di Diego Frigeri
Milano,Cortina,Alleghe e Renon: queste le 4 squadre che hanno conquistato l’accesso alle semifinali, dopo aver raggiunto i primi due posti dei rispettivi gironi finali.
Il Milano, già qualificato dopo le prime 3 giornate, ha utilizzato gli ultimi 3 turni per far riposare alcuni giocatori, pareggiando sia in casa con il Fassa, che nelle trasferte di Cortina ed Asiago: obbiettivo primario per la squadra di Adolf Insam era quello di recuperare energie fisiche e mentali in vista del delicato impegno di semifinale contro l’Alleghe. Anche il Cortina, dopo la sofferta vittoria di Asiago, quando in vantaggio per 3 reti ha dovuto resistere al ritorno degli stellati, siglando poi l’Empty goal net del 4-3 a pochi secondi dal termine, ha approfittato della favorevole situazione di classifica per dare qualche minuti in più di ghiaccio ai giocatori locali meno utilizzati nel corso della stagione, accontentandosi del secondo posto. L’Asiago, annunciato come avversario agguerrito degli scoiattoli, è sicuramente mancato nel girone finale: solamente due infatti i punti conquistati nelle 6 partite; discreto il contributo del gruppo storico asiaghese, sono venute a mancare le prestazioni di molti stranieri di poca o scarsa qualità.
Buono il girone finale del Fassa (8 punti), che ha pagato i pochissimi punti racimolati nel girone di qualificazione con una scontata eliminazione.
Nel girone B il Bolzano non è riuscito a colmare l’iniziale margine di svantaggio nei confronti di Renon ed Alleghe. Il Renon, battuti meritatamente i rivali nel derby del Palaonda (ancora una volta grandissima prova di Rymsha), ha potuto giocarsi le proprie carte di vincere il girone in casa contro l’Alleghe: 8-2 il risultato finale a favore degli uomini di Ivany, capaci così di riscattare la sonante sconfitta rimediata all’andata e di aggiudicarsi la prima piazza, evitando il Milano e, soprattutto, ottenendo il vantaggio del fattore campo nella sfida di semifinale contro il Cortina. L’Alleghe, persa la possibilità di vincere il girone dando vita ad un infuocato derby di semifinale contro il Cortina, è andato a vincere nettamente al Palaonda contro un Bolzano ormai completamente alla deriva.
Moltissimi gli errori pagati dalle volpi: quello più grave, come spesso accaduto negli ultimi anni, è stato quello di costruire la squadra in corsa, non riuscendo poi a raddrizzare l’inevitabile inizio ad handicap nel corso della stagione; una volta spentesi le stelle dell’ultima ora, è emersa chiaramente la mancanza di affiatamento (e non potrebbe essere altrimenti) del team, gestito come peggio non si poteva dai vertici societari (molti i casi in cui sono emerse lacune inconcepibili per una società storica del panorama nazionale: dall’addio di Zamuner, alla risoluzione del contratto con Alderucci proprio all’inizio dei play-off per una banale controversia).
All’ultimo posto ha chiuso il Val Pusteria, che ha potuto togliersi la soddisfazione di battere nuovamente il Bolzano nel penultimo turno di play-off per cinque reti a due.