di Diego Frigeri
Dopo le prime 3 giornate dei gironi finali, molti verdetti sono già scritti.
Nel girone A, già qualificato per le semifinali, il Milano di Adolf Insam. Dopo le brutte prestazioni contro Cortina e Fassa, che hanno portato nella classifica dei meneghini due punti frutto di altrettanti pareggi, ottenuti più con la fortuna che con il gioco, la netta vittoria su un Asiago apparso irriconoscibile ha sancito l’ufficiale qualificazione dei campioni d’Italia. Con la vittoria a Canazei anche il Cortina sembra aver fatto un passo importante verso l’ambito traguardo: 1 vittoria e due pareggi nelle prime tre giornate bastano infatti per avere 4 punti di vantaggio a 3 giornate dal termine nei confronti di Topatigh e compagni, vittime di un momento di calo di forma e di gioco nel momento cruciale della stagione. Solo un punto è stato ottenuto dagli stellati nel gironcino, nello scontro diretto per il secondo posto contro il Cortina, quando un superlativo Szuper ha più volte salvato la gabbia ed il pareggio. Pessima invece la partita disputata all’Agorà: l’importanza del match, che rappresentava una sorta di ultima spiaggia, avrebbe sicuramente richiesto maggiore determinazione. Da segnalare la brutta prestazione del portiere ungherese, spesso autore di grandi partite, mai capace di dare sicurezza ed affidabilità all’intero reparto arretrato. Matematicamente estromesso dal prosieguo della stagione un Fassa che vive un buon momento di forma: dopo la vittoria all’Odegar, la squadra di Molin ha sfiorato l’impresa contro il Milano, quando solamente una sfortunata autorete di Dantone ha impedito alla compagine fassana di portare a casa l’intera posta in palio. Discreta prova anche contro il Cortina dove però i goals di Viinikainen e Tommasello, in assoluto gli attaccanti più in forma del Fassa, non sono bastati contro Gravel e compagni.
Nel girone B la lotta per aggiudicarsi il tagliando per le semifinali è apertissima: in vantaggio l’Alleghe, che grazie alle vittorie contro le dirette rivali Bolzano e Renon è riuscito a mantenere l’iniziale vantaggio acquisito per l’ottimo finale di regular season. La larga vittoria con il Renon avvantaggia notevolmente la squadra agordina nel caso di arrivo a pari punti con la stessa compagine dell’Altopiano. Il passo falso contro il Val Pusteria, squadra capace sempre di mettere in difficoltà gli agordini, potrebbe però pesare nel caso in cui Lino de Toni & compagni non riuscissero ad ottenere successi lontano dalla pista di casa (l’Alleghe dovrà infatti far visita sia al Renon che al Bolzano). La squadra ha mostrato, oltre alla consueta compattezza tattica, anche il giusto mix di fisicità e talento (ottimi fino ad ora i play-off di Cadotte) necessari per continuare la strada verso il tricolore. Secondo posto per il Renon, ad un solo punto dall’Alleghe. Alla batosta rimediata al De Toni, ha fatto seguito un pareggio ricco di polemiche contro il Bolzano: la rissa finale, che ha procurato la rottura dei legamenti a Gunther Hell (in bocca al lupo di pronta guarigione!), lascerà sicuramente strascichi destinati a riaffiorare nel match di ritorno, in programma martedì: proprio la capacità di tenere i nervi saldi, non incappando in facili provocazioni, potrà risultare fondamentale in un incontro che il Bolzano deve assolutamente vincere. Non è bastata la stella di Pantelejevs per evitare la sconfitta in terra agordina, dopo la larga vittoria contro Val Pusteria ed il pareggio di Collalbo. Solamente 3 vittorie possono dare speranza alle ambizioni della dirigenza bolzanina, la cui colpa è quella di aver costruito la squadra in corso d’opera, praticamente privandosi della possibilità di avere una squadra ben amalgamata nelle fasi calde della stagione (il talento attuale non manca di certo alle volpi). Un insidia notevole potrebbe essere rappresentata dal match di Brunico: il derby potrebbe infatti rivitalizzare una compagine già in grado di battere il Bolzano nel corso della stagione; gli acquisti di Tessier e Peyton hanno dato maggior profondità ad un roster che è stato capace di battere l’Alleghe al Lungorienza, perdendo invece nettamente contro Bolzano e Renon. Solo l’aritmetica non condanna la formazione pusterese all’eliminazione.