Ai microfoni Stefan Zisser e Michele Strazzabosco

Ai microfoni Stefan Zisser e Michele Strazzabosco

Di Filippo Restelli

Abbiamo raggiunto telefonicamente Stefan Zisser mentre si trovava a passeggio per le vie di Torino

HOCKEYTIME:”Allora Stefan, che commento si può fare dopo queste prime due partite”?

STEFAN ZISSER:”E’ stato bellissimo giocare contro simili campioni, da giocatore è una bellissima sensazione ed esperienza. Eravamo e siamo consci di avere contro delle stelle, ed abbiamo provato a metterci tutto, credo che la nostra figura l’abbiamo fatta, lasciando una buona impressione. Credo che avremmo potuto far meglio, fino ad ora abbiamo giocato all’80% delle nostre possibilità. Oggi in particolare, inoltre, siamo stati danneggiati dalla tante penalità, come dimostrano i primi cinque gol presi su cinque inferiorità numeriche…siamo da una parte delusi, perché si gioca sempre per vincere, dall’altra fiduciosi, perché crediamo che non sia andata malissimo. Noi comunque siamo qui per cercare di fare bella figura.”

HT:”Piccola parentesi statistica:nell’amichevole di sabato contro la Lettonia, il gol è stato tuo o di De Toni”?

SZ:”Io non ho visto…ho tirato, non so se il disco fosse entrato prima o no, ho visto solo una mischia davanti al portiere! Borgatello mi ha detto che secondo lui era mio…poco importa, basta che sia servito alla squadra.”

HT:”Giocare un evento della portata delle Olimpiadi può distrarre o si riesce comunque a restare concentrati sul gioco?”

SZ:”Cerchiamo di non distrarci. E’ una grandissima manifestazione, ma alla fine sei li per fare il tuo lavoro e giocare. Magari l’emozione c’è, ma non te ne rendi conto…o perlomeno, inconsciamente cerchiamo di far finta di non rendercene conto!”

HT:”Chi toglieresti alla Repubblica Ceca?”

SZ:”Sono tutti superstar…ecco, magari ti dico Jagr, anche contro la Germania ha fatto vedere che dal nulla è in grado di inventare qualcosa, ma tutti i loro giocatori, se fai mezzo errore, ti puniscono. Ecco, Hasek è infortunato…già quello va bene.”

HT:”E’ già un traguardo esserci o è lecito crederci?”

SZ:”Sicuramente ce la vogliamo giocare, e non siamo venuti qui a fare le statuine che hanno avuto il premio di esserci solo in quanto paese organizzatore. La promozione al gruppo A ce la siamo meritata sul campo, d’altronde.”

HT:”La vittoria della Svizzera contro la Repubblica Ceca ridimensiona le nostre speranze”?

SZ:”Credo di no. Sapevamo da subito di dover battere Germania e Svizzera, e giocheremo per questo.Potevamo magari sperare di doverne vincere solo una, beh, ne dovremo vincere due, ora.”

Si ringrazia la FISG ed il giocatore per la disponibilità.

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di Filippo Restelli:

abbiamo raggiunto telefonicamente Michele Strazzabosco mentre si trovava in un bar del centro di Torino.

HOCKEYTIME:”Cosa puoi dirci delle prime due partite? Punteggi larghi, ma forse preventivabili.”

MICHELE STRAZZABOSCO:”Se ti devo dire la verità, mi aspettavo una differenza, ma più marcata di quella effettivamente riscontrata. In particolare abbiamo sofferto molto le penalità in quanto non abituati a questo metro arbitrale, lo dimostra la quantità di gol che abbiamo preso mentre eravamo con l’uomo in meno. Avremmo perso ugualmente, ma magari 3 a 0, rimanendo un po’ di più in partita. Possiamo comunque fare meglio, dovremo dare il 120%.”

HT:”Per quanto riguarda le difficoltà arbitrali, l’arbitraggio durante il campionato italiano avrebbe dovuto essere più mirato, quest’anno, per abituarvi?”

MS:”Gli arbitri italiani han sempre cercato di adeguarsi, ma c’è proprio un metro di giudizio diverso:qui a Torino se fai una carica dura ma bella, pulita, te le lasciano correre, in Italia no, subito due minuti in panca. Poi invece magari ti permettono di fare col bastone quello che vuoi, cosa che invece qui fino ad ora ci ha quasi condannati, visto che ci sono state fischiate soprattutto penalità tipo ganci o colpi di bastone. E’ proprio un metro diverso.”

HT:”Dagli avversari, soprattutto il Canada, pare siano giunti dei complimenti indirizzati in particolare a te:fanno un po’ più piacere, magari, visto da chi provengono?”

MS:”Beh, forse si, visto chi li fa, ma tutti i complimenti fanno piacere. Forse ero un po’ più preparato di altri al livello, avendo giocato nel gruppo A.”

HT:”Chi ti ha impressionato di più nel Canada?”

MS:”Se proprio dovessi dire un nome, direi Nash. Però ti devo dire in realtà che, avendo visto diverse partite, visto che ci fermiamo sempre a palazzo dopo il nostro incontro, secondo me Kovalev è un gradino sopra gli altri, un giocatore incredibile.”

HT:”L’hockey italiano trarrà giovamento da questa Olimpiade?”

MS:”Lo spero, anche se so che sarà difficile perché in Italia l’hockey è poco seguito e c’è anche una situazione economica particolare. Però, per quanto poco possa essere trasmessa rispetto ad altre discipline, una promozione verrà comunque fatta, e può fare solo bene.”

HT:“Chi vincerà l’oro?”

MS:”Sulla carta il favorito è il Canada. Però ho visto molto bene la Russia, pur avendo perso ieri contro la Slovacchia. Son partite secche, le sorprese potrebbero esserci sempre. Dico Canada ma avrei più paura ad affrontare la Russia.”

Si ringrazia la FISG e Michele Strazzabosco per la disponibilità.

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