Olimpiadi: Russia – roster e commento

Olimpiadi: Russia – roster e commento

di Alessandro Seren Rosso

Il 23 dicembre 2005 la federazione hockey russa ha diramato la lista dei 23 giocatori che disputeranno le prossime olimpiadi a Torino, a cui sono seguite però diverse modifiche a causa dei numerosi infortuni occorsi durante la stagione. Ma vediamo ora i convocati divisi per ruolo.

PORTIERI

Evgeni Nabokov, San Josè Sharks;
Ilja Bryzgalov, Anaheim Mighty Ducks;
Maksim Sokolov, SKA San Pietroburgo

La defezione per infortunio di Nikolai Khabibulin ha spostato gli equilibri nella scelta dei portieri. Il titolare sarà molto probabilmente Nabokov, portiere titolare dei San Josè Sharks, vincitore del Calder Trophy in qualità di esordiente dell’anno in NHL nel 2001. Di conseguenza il ruolo di back-up sarà affidato a Bryzgalov, quest’estate al centro di una disputa contrattuale: voleva andare all’Avangard Omsk ma i Mighty Ducks hanno esercitato l’opzione annuale prevista dal suo contratto ed è stato quindi costretto a tornare in Nord America. Terzo portiere sarà Sokolov, portiere titolare della nazionale russa nei tornei europei.

DIFENSORI

Andrei Markov, Montreal Canadiens;
Vitali Vishnevskij, Anaheim Mighty Ducks;
Darius Kasparaitis, New York Rangers;
Fedor Tyutin, New York Rangers;
Daniil Markov, Nashville Predators;
Anton Volchenkov, Ottawa Senators;
Sergei Gonchar, Pittsburgh Penguins;
Denis Kulyash, Dinamo Mosca

Iniziamo dalle sostituzioni: Kulyash per l’infortunato Bykov e Vishnevskij in luogo di Zhitnik. La prima mossa aggiunge propensione offensiva alla difesa della Russia, difesa che sulla carta sembra inferiore a quella del Canada, ma la copertura difensiva aumenta con l’innesto di Vishnevskij, un difensore molto fisico che fa comodo a una squadra a trazione anteriore come la Russia. A. Markov è ormai uno dei migliori difensori al mondo però Gonchar, Zhitnik e Kasparaitis non sono più quelli di dieci anni fa e nemmeno di cinque e Krikunov avrà sicuramente incontrato qualche difficoltà ad assemblare una difesa in modo equilibrato. Un eventuale successo della Russia dipende però anche dall’aspetto difensivo del gioco: nelle partite equilibrate una buona difesa ha spesso la meglio. Ha stupito un po’ la chiamata di Daniil Markov, che è stato convocato appunto per la sua grinta e la bravura nella fase difensiva, a spese di un Yushkevich che è senz’altro un giocatore più forte in generale, però essendo un difensore offensivo avrebbe rischiato di sbilanciare ancora di più la squadra.

ATTACCANTI

Ilja Kovalchuk, Atlanta Thrashers;
Pavel Datsyuk, Detroit Red Wings;
Aleksei Kovalev, Montreal Canadiens;
Alexander Ovechkin, Washington Capitals;
Alexei Yashin, New York Islanders;
Viktor Kozlov, New Jersey Devils;
Alexander Frolov, Los Angeles Kings;
Evgeni Malkin, Metallurg Magnitogorsk;
Maksim Afinogenov, Buffalo Sabres;
Alexander Kharitonov, Dinamo Mosca;
Alexander Korolyuk, Vityaz Podolsk Chekov;
Maksim Sushinskij, Dinamo Mosca

Anche in questo reparto è stata effettuata una sostituzione: Alexander Korolyuk ha sostituito il centro dei Boston Bruins Alexei Zhamnov. La lista degli attaccanti è una parata di stelle: Kovalchuk, Ovechkin, Datsyuk, Kovalev, Yashin e compagnia sono tra i migliori giocatori al mondo e sarà ovviamente questa parte della squadra russa a fare la differenza, in quanto ognuno di questi giocatori è un giocatore in grado di decidere una partita con una giocata. Resta in ogni caso l’annoso problema della Russia: come far convivere questi enormi talenti nella stessa squadra e farli giocare altruisticamente con profitto, scavalcando le tendenze individualistiche che un po’ tutti questi giocatori hanno. Se coach Krikunov saprà far rimanere uniti i giocatori sul ghiaccio come lo sono fuori la Russia è una delle squadre favorite per l’oro, in quanto è in possesso del miglior attacco. Altra incognita è la difesa che però è in possesso di un’ottima esperienza complessiva.

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