Olimpiadi: Svezia

Olimpiadi: Svezia

di Brent Robertsson

Portieri:
Stefan Liv
Mikael Tellqvist
Henrik Lundqvist

Quello che fu il ruolo "tallone d’Achille" delle tre corone sembra dare maggiori garanzie in questa edizione dei giochi olimpici. Henrik Lundqvist stà giocando davvero bene con i New York Rangers. Se giocherà ai livelli a cui stà abituando il Madison Square Gardner la Svezia avrà buone chance, se sarà eccezionale per gli avversari fare gol sarà veramente arduo. Il suo backup dovrebbe essere il butterfly Tellqvist con l’estroso Liv ancora a fare da terzo nell’attesa di un’occasione che dovrebbe presentarsi ai prossimi mondiali.

Difensori:
Mattias Ohlund
Nicklas Lidstrom
Christian Backman
Mattias Norstrom
Niclas Havelid
Kenny Jonsson
Daniel Tjarnqvist

Nicklas Lidstrom ha forse bisogno di presentazioni ? Con Mattias Ohlund sono le colonne portanti di questa difesa. Aggiungiamo un non veloce ma pesante davanti allo slot Backman e Mattias Norstrom capace di gestire il disco in maniera perfetta e buon propiziatore di pericolose azioni con passaggi spesso preziosi per i realizzatori. Niclas Havelid sarà certamente prezioso in power-play dove sa gestire molto bene e con proverbiale calma le situazioni a vantaggio del suo team. Daniel Tjarnqvist è stato convocato non senza qualche critica, giocatore difensivo ha mostrato poco in fase di costruzione o offensiva se non in leghe minori o in impegni di valore nettamente più scarso rispetto alle olimpiadi. Kenny Jonsson, per terminare il reparto, arriva dalla Allsvenkan svedese ma la sua scelta di vita non ha giustamente inciso sulla decisione di Bengt-Ake Gustafsson di convocarlo.

Attaccanti:
Daniel Alfredsson
Daniel Sedin
Mats Sundin
Henrik Sedin
Peter Forsberg
Per-Johan Axelsson
Samuel Pahlsson
Fredrik Modin
Mikael Samuelsson
Henrik Zetterberg
Mika Hannula
Jorgen Jonsson
Tomas Holmstrom

Quale sarà la prima linea ? Certo ci sarà Peter Forsberg già eroe olimpico, è lui la stella di questa formazione, l’uomo capace di riregalarsi e riregalarci l’alloro olimpico. Sarà presumibilmente affiancato da Modin, uno dei migliori tiratori del panorama hockeystico mondiale, e Daniel Alfredsson che si candida ad essere uno dei top-scorer del torneo. A seguire i due Sedin da Vancouver con Mikael Samuelsson un role-player che sa ogni tanto dare quel tocco di magia alla sua stecca risultando decisivo per le sorti di match alle quali in NHL spesso da una svolta vincente. Una linea da power-play dovrebbe essere confezionata per la terza Zetterberg – Sundin – Holmstrom con quest’ultimo sostituto, tra gli applausi, di un Naslund che sa giocare solo quando sente profumo di dollari. In nazionale spesso Naslund ha inciso in modo negativo e la sua esclusione libera i tifosi dalla ansia di vedere sul ghiaccio uno svogliato che male si colloca in una formazione olimpica. A chiudere il Mighty Ducks Samuel Pahlsson, uno che sa giocare ovunque e svolgere sempre fino in fondo il compito per il quale viene schierato. L’ingegnere del ghiaccio Jorgen Jonsson, non appare mai stanco alla fine dei match come se potesse giocare ancora per ore, ma lui non si risparmia. Perfetto nei suoi movimenti e vero distruttore di gioco per le squadre avversarie. Sembra aver studiato in modo ingegneristico il match e capire sempre dove andare ad intervenire senza movimenti in più. Per-Johan Axelsson ci metterà il cuore, difensivo come pochi al mondo, non permette all’avversario di ragionare. L’uomo aggiunto, la riserva pronta per ogni evenienza, sarà Mika Hannula. Non uno sniper ma un giocatore duttile dalla pattinata eccellente che potrà ritagliarsi i suoi spazi soprattutto se ci sarà da giocare fisico.

Ultime notizie
error: Content is protected !!