Ritten Sport Hockey:dopopartita Milano-Renon – intervista telefonica ad Emanuel Scelfo.

Ritten Sport Hockey:dopopartita Milano-Renon – intervista telefonica ad Emanuel Scelfo.

di Filippo Restelli

HOCKEYTIME:”Iniziamo da ieri sera, parlando di hockey giocato:la vostra partenza a razzo ha stordito il Milano e siete poi riusciti a contenere la rimonta, concordi?”

EMANUEL SCELFO:”Si, siamo partiti benissimo, al secondo cambio abbiamo fatto gol, e poi altri tre nelle successive tre occasioni, praticamente 4 tiri 4 gol. Siamo stati bravi e forse anche fortunati”

HT:”La rissa che poi si è vista nel terzo tempo è stata di portata eccezionale, come forse non se ne vedevano da anni. Vecchi conti da regolare, errori degli arbitri, giocatori nervosi…quale può essere stata la causa”?

ES:”Ieri sera sembrava nell’aria, anche se non pensavo che la rissa avrebbe avuto uno sviluppo tale. Forse la valutazione errata di alcuni falli da parte degli arbitri ha innervosito i giocatori, poi da ambo le parti ci sono state reazioni dei giocatori ad altrettante cariche e da li poi si è degenerato. Ho visto molto nervoso Felicetti nel Milano:”

HT:”In virtù delle inevitabili squalifiche, credi che sabato contro l’Alleghe il vostro atteggiamento sul ghiaccio potrebbe cambiare?”

ES:”No, non credo che cambierà tantissimo, visto che avremo comunque a disposizione tre linee. Non dovremo far altro che avanzare la quarta linea in terza, quindi potremo permetterci di giocare come sempre.”

HT:”Recentemente Mantese ha deciso di mollare l’hockey per dedicarsi allo studio e ad una attività più tradizionale:quali sono le tue riflessioni?”

ES:”Innanzitutto credo che di base ci voglia una predisposizione caratteriale, se si ama l’hockey si cerca di fare qualunque sacrificio. Però ammetto che spesso si pensa a cose più importanti, per alcuni, e quindi inizi a guardarti intorno. In Italia purtroppo nessuno vive di hockey, tutti hanno un altro lavoro, me compreso. Se fossimo in Canada sarebbe ovviamente tutta un’altra faccenda…io cerco di non pensarci e di andare dritto per la mia strada.”

HT:”Come mai hai iniziato a giocare ad hockey”?

ES:”Io inizialmente giocavo a calcio. Poi un giorno andai a pattinare sul ghiaccio e mi piacque subito, da li cominciai a cercare di costruire la mia carriera anche se avevo già 11 anni e poteva essere un po’ tardi per iniziare.”

HT:”Ti sei mai posto il problema su cosa farai dopo la tua carriera?”

ES:”Qui a Renon ho un ottimo lavoro, ma sicuramente rimarrò nell’ambito dell’hockey. In particolare mi piacerebbe allenare i giovani, e fargli capire quanto è bello questo sport.”

Si ringrazia Emanuel Scelfo e la società per la disponibilità.

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