Super Final: La presentazione delle squadre

Super Final: La presentazione delle squadre

di Davide:

Torna nel prossimo weekend la Continental Cup, secondo torneo europeo per importanza nell’hockey, giunta al suo atto finale che deciderà chi succederà, nell’albo d’oro, agli slovacchi dello Zvolen, vincitori l’anno passato.
Teatro della competizione sarà ancora la Jégcsarnok (Palaghiaccio) di Székesfehérvár, la cittadina ungherese che già l’anno scorso ospitò le finali.
Questa tre giorni di hockey si gioca dopo mesi di polemiche per la scelta di replicare il girone finale nella stessa sede per due anni consecutivi – con relativa automatica qualificazione del team di casa, non esattamente una potenza dell’hockey – ma soprattutto per la formula scelta dalla federazione internazionale, che ha qualificato direttamente al girone finale addirittura tre squadre su quattro, giocando in pratica tutti i diversi turni di qualificazione per promuovere un solo team. Sicuramente un’idea poco rispettosa dello spirito sportivo, ma certamente l’unica possibile per garantire una partecipazione di squadre dei paesi più hockeisticamente evoluti, di solito molto "allergici" alle competizioni europee, considerate un inutile perdita di tempo, energie e soldi. E così mentre Lada Togliatti, Alba Volan e Zurich Lions attendevano "in poltrona", mesi di sfide in giro per l’Europa hanno regalato un biglietto per l’Ungheria ai lettoni del Riga 2000.

Vediamo una rapida presentazione delle magnifiche quattro:

ZURICH LIONS (Svizzera): Gli Zurich Lions (ZSC), squadra dell’omonima citta sulle rive della Limmat, sono uno dei club più rappresentativi del movimento hockeystico elvetico degli ultimi tempi. Vincitori di 2 titoli negli ultimi 6 anni, questa stagione grazie ad una sontuosa campagna acquisti (minata però anche dalle dolorose perdite di capitan Streit e di Robitaille, destinazione NHL) e alla possibilità di giocare nel "mitico" Hallenstadion rinnovato, si presentavano come la grande favorita per la vittoria finale… e invece, al momento, la stagione è poco meno che fallimentare con un misero 10o posto parziale e parecchi punti persi per strada. L’inizio catastrofico di torneo è costato anche il posto al coach Christian Weber, mandato prima in vacanza… e poi sostituito definitivamente dal tecnico finlandese Juhani Tamminen. Dal suo arrivo, il rendimento in casa zurighese è sensibilmente migliorato anche se la squadra accusa ancora parecchi problemi di tenuta. Dèfaillance che al contrario di quanto uno si potrebbe aspettare, colgono spesso i Lions proprio davanti al pubblico di casa (notoriamente esigente), mentre il rendimento in trasferta è più che dignitoso. Che sia quindi di buon auspicio per questa avventura?
All’appuntamento della Continental Cup (competizione già vinta dagli zurighesi nel 2001 e nel 2002 e "guadagnata" in virtù del secondo posto della passata stagione) lo ZSC arriva dopo le importanti vittorie contro Berna e Zugo che hanno contribuito sicuramente a dare un po’ + di morale alla squadra. I giocatori di maggior spicco sono sicuramente il sempreverde portiere Ari Sulander, i 2 difensori Mathias Seger e Severin Blindenbacher, ottimi in fase propulsiva, e infine gli attaccanti Jan Alston, Daniel Steiner e Mikael Karlberg, 3 uomini dal sicuro fiuto del goal.

LADA TOGLIATTI (Russia): Anche il Lada parteciperà a questa Continental Cup in veste di finalista della Russian Superleague dello scorso anno. Dopo il terremoto di novembre con il ritiro di metà budget da parte della casa automobilistica Lada i dirigenti hanno dovuto ricostruire la squadra quasi da zero. La squadra si trova in settima posizione, con 59 punti a sei punti dal Khimik, quinto e a ben 33 dal Metallurg, primo. Il giocatore più importante è il portiere Vasilij Koshechkin, gigante di più di due metri che in 30 partite è riuscito a mettere a referto ben 8 shutouts ed è stato nominato dal sito www.eurohockey.net giocatore del mese europeo per novembre. Koshechkin oltre alle 8 partite con le reti inviolate può vantare un’ottima percentuale di parate, pari al 94.1% e un’altrettanto ottima media di gol subiti, soltanto 1.44 a partita. Backup è il diciannovenne Oleg Belov, lo scorso anno militante nell’CSK VVS Samara che però non ha ancora giocato in questa stagione. In difesa il giocatore da seguire è il gioiellino Aleksej Emelin, che ha appena disputato un grandissimo mondiale junior. Per lui in questa stagione 34 partite con quattro goals e cinque assist, che potranno sembrare pochi ma che per un diciannovenne in un campionato con poche reti segnate come quello russo rappresentano un ottimo risultato e che sono il miglior risultato tra tutti i difensori del Lada. Al mondiale invece Aleksej in sei partite ha registrato tre gol e quattro passaggi decisivi, torneo in cui ha giocato anche Denis Bodrov. Il giocatore più esperto della difesa del Lada è il ventisettenne Kruchinin, seconda stagione al Lada e otto punti segnati in ventiquattro incontri. Da seguire anche il diciassettenne Marat Kalimulin, che in questa stagione ha giocato solo nove partite però mettendo a segno un gol e un assist.
Per quanto riguarda l’attacco il giocatore più pericoloso del Lada e più frequentemente a referto è il ventiquattrenne Aleksandr Buturlin, ex CSKA e Sarnia Sting, giocatore che ha vestito per cinque volte la maglia della nazionale russa senza registrare punti. In questa stagione per Buturlin quindici punti in quaranta incontri. Il Lada è una squadra che comunque segna poco e che fa di Koshechkin il suo punto di forza, però in attacco vi sono altri ottimi elementi come il diciottenne Bumagin, escluso di lusso negli ultimi mondiali, il quale ha messo a segno 12 punti in 29 partite. Un altro giocatore da seguire è il bicampione di Russia Denis Kartsev, che quest’anno non sta avendo una stagione eccezionale ma che è molto importante per il Lada grazie alla sua comprovata esperienza.
Il Lada Togliatti è quindi un’ottima squadra, che fa affidamento su moltissimi giocatori giovani che però mancano forse dell’esperienza necessaria a portare a casa una coppa europea. Nessun dubbio invece sulla bravura del portiere che potrebbe rivelarsi davvero decisivo per l’andamento del Lada e dell’intero torneo.

HK RIGA 2000 (Lettonia): negli anni dell’Unione Sovietica la bandiera dell’hockey lettone era tenuta alta dalla mitica Dynamo Riga, che alla fine degli anni ’90 (e dell’URSS) ha espresso i talenti di Znarok,Belyavsky, Fanduls e di Arturas Irbe, il portierone che è tornato in Lettonia per condurre il Riga 2000 fino alle finali di Continental, prima di accettare l’offerta dei Red Bulls Salzburg. Poi quella squadra sparì, inghiottita dalla crisi post-prerestroika e il centro dell’hockey lettone si spostò nella vicina Liepajas, dove il Metalurg, supportato dall’omonima acciaieria, dominò i primi campionati post-indipendenza. Intanto nella capitale, dove l’hockey è popolarissimo tanto da organizzare un seguitissimo campionato cittadino, nasceva il Riga 2000, un modesto club rimasto tale fino all’"incontro" con Viesturs Koziols, ricchissimo costruttore edile e appassionatissimo di hockey (gioca in una squadra di veterani), che ha dato ai gialloneri la forza economica necessaria per diventare il club più importante (e ricco) del paese. I migliori giocatori lettoni rimasti in patria giocano in pratica tutti nel Riga e le giovanili continuano a produrre ragazzi interessanti.
L’altra colonna del Riga 200 è il coach Julius Šupler, 56 anni, uno dei santoni dell’hockey slovacco, ex head coach della nazionale dal 1993 al 1996.
Come detto a dicembre Irbe è partito e la dirigenza ha scelto di sostituirlo con il canadese Jeff Maund (ex Renon), che non ha convinto a Vienna: insieme al goalie è arrivato anche il difensore americano, classe ’81, Beau Geisler, ex Reading Royals (ECHL), subito a segno nel match d’esordio nella Belarussian Open League, il campionato bielorusso a cui partecipa anche il Riga 2000, insieme ai rivali del Metalurgs e agli ucraini del Sokol Kiev. Dopo 3 partite Maund si è infortunato e si sta facendo di tutto per recuperarlo almeno per il match contro il Lada, considerato fondamentale, mentre nelle altre due sfide dovrebbe partire titolare, secondo quanto dichiarato nell’ultima conferenza stampa, il 21enne Martins Raitums, per cui ha pronosticato un futuro in NHL anni fa addirittura Martin Brodeur. Non ha mai convinto invece lo slovacco Matús Kostúr, draftato nel 2000 da New Jersey, ma ormai considerato terzo portiere, che gioca soprattutto nel campionato nazionale lettone, competizione in cui il Riga 2000 partecipa con le riserve.
Stelle della formazione giallonera sono il capitano Aigars Cipruss, 34 anni, tornato quest’anno a Riga dopo una carriera da giramondo nelle minors americane, in Finlandia e Russia, il difensore Ronalds Ozolins (32 anni) e l’attaccante Artis Abols (32 anni), entrambi non al meglio della condizione fisica e la punta Aleksejs Hromcenkovs (ex Alleghe, 32 anni) realizzatore sempre puntuale. Tra i giovani da seguire con interesse le stelline Kaspars Daugavins, mancino classe ’88 provato l’anno passato dal CSKA Mosca, e soprattutto Kaspars Saulietis, rapidissimo attaccante 19enne, cresciuto a Riga e formatosi a Des Moines in USHL, due giocatori dati per sicuri drafts NHL nei prossimi anni.
Una buona squadra insomma, ricca di esperienza sia in pista che alla balaustra, con alle spalle l’entusiasmo di tutta una nazione che sta vivendo una vera e propria luna di miele con l’hockey, e che sicuramente porterà molti fans in Ungheria. Probabilmente non saranno i gialloneri a vincere la Coppa, ma sicuramente potranno essere la sorpresa della manifestazione, perchè, come ha detto il capitano Cipruss: "sarà un torneo molto interessante, non perchè i favoriti possono vincerlo, ma perchè tutti possono vincere contro i favoriti"

ALBA VOLAN (Ungheria): classico vaso di coccio tra vasi di ferro, l’Alba Volan si ripresenta alle finali di Continental Cup con il sogno, difficilmente realizzabile, di migliorare il terzo posto dell’anno passato. Il team di Pat Cortina, vero "padrone" dell’hockey magiaro – guida infatti anche la nazionale, oltre al club – è in questo momento la squadra di punta (5 titoli negli ultimi 6 anni e una vittoria nel 2003 in Interliga, il torneo che raggruppa squadre ungheresi, slovene e croate) di un movimento hockeistico in grande ascesa, che trova sempre più spazio sui media e nell’interesse dei tifosi e che coltiva il sogno di portare i mondiali di elite a Budapest nel 2011, in un progetto che prevede la promozione della nazionale magiara nel gruppo mondiale entro quell’anno. Oggi gran parte dell’Ungheria è l’Alba Volan: Svasznek, Kangyal, Tokesi, Palkovics, Fodor, Ocskay, Kovacs, Groschl, Majoross e Csibi il goalie Budai sono tutti regolari "frequentatori" delle competizioni internazionali.
Gli stranieri sono tutti slovacchi non di primo piano, tra cui l’ex Appiano Michal Stastny e l’esperto difensore Vladimir Buril (38 anni), nel roster della Slovacchia alle Olimpiadi di Lillehammer. Due sono i giocatori che possono fare la differenza: il difensore canadese di passaporto magiaro Omar Ennaffati (26 anni), arrivato quest’anno da St. Francis Xavier University, con esperienze anche in ECHL e una convocazione per l’All Star Game della lega universitaria e soprattutto l’attaccante classe 1980 Tamás Gröschl, una stagione ottima nelle giovanili del Leksands in Svezia nel 1999-2000 che gli è valsa il draft di Edmonton, anche se poi l’esperienza americana si è limitata ad una stagione in ECHL agli Augusta Lynx.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 13.01.2006
17:00 Alba Volan – ZSC Lions
20:30 Riga 2000 – Lada Togliatti

Sabato 14.01.2006
17:00 Lada Togliatti – Alba Volan
20:30 ZSC Lions – Riga 2000

Domenica 15.01.2006
17:00 Alba Volan – Riga 2000
20:30 Lada Togliatti – ZSC Lions

La presentazione dello Zurigo è di Oltre
La presentazione del Lada Togliatti è di Alessandro Seren Rosso
Si ringrazia Kaspars Dzenis per la collaborazione alla presentazione del Riga 2000

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