Dynamo – Karpat: il commento della finale

Dynamo – Karpat: il commento della finale

Di Carlo Palazzolo:

Dynamo – Karpat: 5-4 (1-0; 1-2; 2-2; 0-0) SO

Finale di questa edizione della Super Six 2006 con il Karpat alla seconda finale in due anni, avversaria di turno la favorita del torneo; la Dymano di Mosca.
Pronostico rispettato ma con grandissima fatica e risultato determinato soltanto ai rigori.
Dopo una penalità la formazione russa inizia la sua marcia consapevole della propria superiorità tecnica. Il Karpat invece rimane sornione in attesa di qualche errore della difesa avversaria.
La difesa dei finnici fa buona guardia anche in fase di inferiorità mentre la Dynamo non riesce a trovare la chiave di lettura di questo match nei primi minuti di gioco; il puck rimane comunque in gestione alla Dynamo ma il portiere Backstrom non deve certo fare gli straordinari per fermare gli avanti avversari.
Il contropiede rimane l’unica arma disponibile per i finnici che regalano brividi a Zvyagin.
La Dymano rimane comunque padrona del ghiaccio e paradossalmente al decimo passano in vantaggio proprio in contropiede; Mirnov da dietro gabbia – dopo una bella discesa – passa a Kharitonov che realizza la prima marcatura.
La pressione continua complice anche un momento di sbandamento del Karpat compreso Backstrom ma nulla accade.
Al 15’40” è Vishniakov ad avere una grande opportunità ma il suo tiro è fuori bersaglio. Il primo periodo si chiude con le squadre a ranghi ridotti con quattro giocatori di movimento e la sirena segna la fine del drittel iniziale.
Il secondo si apre con una penalità ai danni della Dymano ma il pericolo è ancora per gli ermellini grazie al contropiede di Mikhailov.
La pressione finnica si fa sentire ed è questa volta la formazione russa a divenire attendista in attesa degli eventi. Il Karpat non risulta essere troppo pericolo e così il gioco riprende la sua normale corsa.
Al 05’28” è Pletka a mancare un invito delizioso ma priprio nel momento migliore per la formazione russa il Karpat trova il pareggio in power play grazie ad un tiro dalla blu di Ari Vallin che supera intoccato parecchie stecche per infilarsi nell’angolo in alto a sinistra di Zvyagin.
La Dynamo non ci stà ed inizia a pressare con ancora più energia producendo molte penalità che colpiscono gli avversari che usano tutte le maniere per difendersi dalle folate avversarie.
Al settimo Kanareikin ha la migliore occasione ma il palo ed il portiere avversario gli negano la gioia del gol.
Il Karpat sbanda vistosamente ma Kazionov e Grabovski non riescono a risolvere la questione soli di fronte a Backstrom.
La Dymano comunque continua la sua azione offensiva che a tratti pare inarrestabile ma che pecca proprio nell’ultimo tocco decisivo.
Il Karpat invece risponde solo in superiorità numerica come all’undicesimo minuto grazie ad una doppia superiorità ma spreca questa ghiotta occasione. I tiri arrivano solo dalla linea blu e non sono certo un grosso problema per Zvyagin, la Dynamo invece si avvicina molto di più al portiere degli ermellini colpendo un ancora palo con Sushinsky dopo una ribattuta avversaria. Il gol è comunque nell’aria ed arriva puntale al sedicesimo in superiorità numerica proprio grazie all’attaccante della Dynamo che da pochi passi devia alle spalle di Backstrom.
La partita sembra prendere la strada russa ma il Karpat non si arrende e con un po’ di fortuna trova il pareggio allo scadere, un tiro dalla blu al 19’58” viene deviato da Haataja alle spalle di Zvyagin per il momentaneo pareggio.
Tutto da rifare quindi per i campioni russi che iniziano in superiorità ma non riescono a concretizzare. La fatica comincia a farsi sentire e le conlusioni pericolose latitano nei primi minuti.
Il Karpat cerca di uscire dal proprio terzo spostando il proprio baricentro di gioco per scrollarsi di dosso la pressione avversaria.
Il terzo drittel inizia con la Dymano ancora in avanti a mettere pressione alla difesa avversaria. Il frutto di tutto il lavoro arriva al 04’32” grazie a Grabovsky che recupera un rebound di Backstrom dopo un tiro dalla line blu di Kanareikin.
Il Karpat non ci stà e reagisce con una grande pressione ma che non produce dei seri tiri e relativi pericoli alla gabbia russa. Produce invece un grave errore di impostazione che Grabovsky sfrutta alla grande involandosi verso la gabbia offrendo un assist impeccabile a Kanareikin per il 4 a 2.
Sembra la fine per i finlandesi ma la reazione, a tratti scomposta, mette in crisi Bykov e compagni.
Al tredicesimo coach Jalonen chiama il time out ma è Shitikov a ripartire verso Backstrom.
Al sedicesimo però arriva il miracolo, fuori Vyshedkevich per una gomitata Pyorala riesce ad infilare immediatamente Zvyagin.
Non c’è il tempo di esultare che un minuto dopo ancora Pyorala devia sotto gabbia un tiro dalla lunga distanza riportando le squadre in parità e rimandando il discorso vittoria all’over time.
Il tempo supplementare inizia ancora sotto il segno della Dymano che però coimcia ad accusare la stanchezza. Può così venir fuori il Karpat che staziona nel terzo offensivo per gran parte del tempo.
Al terzo è Kukkonen ma Zvyagin ci mette una pezza, passano pochi minuti ed è invece Junnila ma ancora il portiere si dimostra imbattibile.
Nulla accade fino alla sirena finale che segna l’inizio dei rigori. Una serie fantastica che regala la vittoria ai rigori grazie a Mirnov che segna il quinto ed ultimo rigore.

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