Alessandro Seren RossoCome le altre due squadre della Aleksandr Ragulin Division, che prende il nome dal leggendario difensore del CSKA degli anni ’60, vincitore di dieci mondiali e tre olimpiadi, la Dynamo si trova in un momento fortemente negativo: i ragazzi di Krikunov occupano una poco onorevole ottava posizione, frutto di cinquantacinque punti in trentasei gare.
Ovviamente la carica sarà suonata innanzitutto dal leader e capitano Maksim Sushinskij che con la sua velocità, classe ed esperienza sarà il pericolo numero uno per gli avversari. Un fattore che aumenta il coefficiente di pericolosità di Sushinskij è la grande intesa con il compagno di linea Kharitonov, ventinovenne prodotto della scuola moscovita, specialista delle situazioni difensive ma in grado di far male se ben servito. Un altro giocatore da guardare con molta attenzione è il bielorusso Mikhail Grabovskij, giovane ala molto veloce e in possesso di un ottimo gioco di stecca ma che però pecca un po’ in fase conclusiva. Bisogna comunque fare attenzione alla profondità del roster della Dynamo che annovera nomi come Evgeni Fedorov, l’ucraino Vadim Shakhraichuk e il ceco Pavel Rosa che sta un po’ deludendo, così come il neo-acquisto Vaclav Pletka, che chiude il terzetto di stranieri.
Diversi i giovani inseriti nel roster, tra di essi il più promettente è Dmitrij Shitikov, ala classe 1986.
In porta si alternano il kazako Eremeev e il più esperto Zvjagin, proveniente dal Neftekhimik di Nizhnekamsk. Solitamente è il primo a partire titolare ma la gerarchia non è netta.
La Dynamo è forse la favorita del torneo ma per vincere deve superare il momento di crisi in cui sta versando da diverso tempo a questa parte.
Super Six: presentazione Dinamo Mosca
