Milano-Cortina : il commento.

di Filippo Restelli

H.C.J. Milano Vipers – S.G. Cortina Segafredo Zanetti 4-2 (3-1/0-1/1-0)

La partitissima della prima giornata del terzo girone di andata di regular season è sicuramente quella dell’Agorà di Milano. Di fronte le due finaliste dell’anno scorso, che continuano ad essere protagoniste quest’anno visto che occupano i primi due posti in classifica, con il Milano a fare da capolista. Proprio per questo domenica le due formazioni si rincontreranno sullo stesso ghiaccio per la finale di Coppa Italia, che quest’anno verrà decisa con partita secca.
Il Milano si presenta al gran completo, anche Strazzabosco, uscito malconcio per un colpo ai denti lunedì sera, è regolarmente sul ghiaccio. Tra gli ampezzani pesanti le due assenze di Tuzzolino (fuori rosa , pare, per motivi disciplinari) e Gordon.
Nei primi minuti il Milano prova a scaldare la pinza di Gravel, con due tiri rispettivamente di Helfer e Borgatello. Al 5:31 ci prova con un po’ più di convinzione Joseph dalla blu, ma il goalie franco-canadese è attento e para. Al 5:45 prima penalità della partita e del Milano, è lo stesso Joseph ad accomodarsi per due minuti in panca puniti, il Cortina ne approfitta per cercare di chiudere il Milano nel suo terzo ma non riesce a procurare eccessivi grattacapi ad Eriksson e soci. Diversa la situazione all’8:29, quando ad uscire, sempre per due minuti, è Christie. Infatti passano poco più di 30 secondi ed il Cortina concretizza il suo assedio grazie ad Ekelund, che si fa trovare libero a pochi passi da Eriksson e lo fulmina.
Il Milano ferito decide che è giunta l’ora finalmente di dare notizie di sé sui tabellini. E’ la terza linea, che si rivelerà decisiva per questa partita, a confezionare il pareggio in soli 24 secondi. E’ Felicetti ad essere abile ad insinuarsi nella difesa biancoceleste e beffare un non incolpevole Gravel sul primo palo, di rovescio.
I vicecampioni d’Italia a questo punto provano a ritornare all’attacco. Il Milano, di contro, da l’impressione di attendere l’avversario per cercare poi di sorprenderlo in ripartenza. Così si corre il rischio di lasciare all’avversario troppe occasioni, e per poco ciò non accade al 12:30, quando ci vuole un ottimo intervento di Eriksson per dire di no a De Bettin.
Al 13:50 si presenta il primo powerplay per i rossoblu, a finire in panca è Stevanoni per gancio con bastone, ma i milanesi non producono occasioni clamorose. Il primo drittel sembra doversi trascinare sul pareggio quando al 18:01 Casparsson viene punito con un 2+2 che permetterà a Milano di chiudere in superiorità il tempo. I Campioni d’Italia non si lasciano sfuggire la ghiotta occasione. Al 18:45 è Joseph a violare la gabbia difesa da Gravel dalla media distanza. Si rimane in cinque contro quattro, visto che Casparsson deve scontare gli altri due minuti, ed Andrea Molteni ne approfitta per concludere in gol, appostato sul secondo palo, un bellissima triangolazione della solita terza linea. Siamo al 19:43, ed il tempo quindi si chiude sul 3 a 1.
Il secondo periodo sarà caratterizzato dalle penalità. Dopo soli 26 secondi tocca a Christie per due minuti, nessun eccessivo grattacapo per il Milano. Dopo un bel tiro, al 5°, di Da Corte dalla linea blu ben parato da Eriksson nonostante una deviazione, il nervosismo comincia a farla da padrone. Al 5:29 Ciglenesky ed Helfer vengono alle mani, e solo l’intervento degli arbitri impedisce l’inizio di una rissa. Viene sanzionato ad entrambi un 2+2, che però verrà scontato con le squadre al completo in quanto l’infrazione è avvenuta a gioco fermo. Al 6:42 altra penalità, questa volta a Lisak e molto rara, visto che viene sanzionato un gioco del disco con la mano. Appena finita la superiorità del Cortina è De Bettin ad avere un’ottima occasione, ben fermato dall’estremo difensore milanese. Il Milano attende sornione, forte del doppio vantaggio, la terza linea fa fuoco e fiamme, mentre appare poco ispirato Tkaczuk. Il Cortina ha ottime idee ed ottimi movimenti ma, sembrerebbe, poche gambe e poco fiato.Al 10:51 sfuma un attacco dei rossoblu, sulla ripartenza buona conclusione di Grossi chiuso ancora una volta dal numero 33 milanese. Al 12:11 un nervoso Ciglenesky prima si becca ancora con Helfer e subito dopo carica irregolarmente Tkaczuk, il quale decide di reagire. Ne nasce un piccolo parapiglia, subito sedato. Due minuti di panca puniti ad entrambi per sbollentare. Al 13:00 capitano sulla stecca di Lehtonen due ottimi dischi. Sul primo il tiro è fiacco, sul secondo è bravo Gravel. Si torna cinque contro cinque, al 16:35 un’ottima occasione capita sulla stecca di Borgatello, Gravel pinza da campione. Quando sembra che il secondo drittel si concluderà a reti bianche, ecco giungere il gol cortinese forse nel loro momento meno brillante ed un po’ fortunosamente. Hammar ed Helfer lottano su un disco sulla blu milanese, il difensore spinge il puck oltre la linea di fondo contro la balaustra. Hammar va a recuperarlo e lo indirizza immediatamente contro Eriksson. Il rimbalzo sul fianco del portiere svedese favorisce il biancoceleste ed è gol.
Il tempo si chiude, manco a dirlo, con due penalità, a Mansi al 18:52 ed a Mulick sulla sirena.
L’ultimo drittel inizia con un grave errore difensivo del Milano che libera De Bettin ottimamente neutralizzato da Eriksson. Tre minuti dopo, al 3:37, è Lysak ad impegnare Gravel, il quale pinza il tiro del canadese. Al 7:18 il Milano torna a far male, grazie forse anche al miscuglio di linee operato da Insam nell’intenzione di togliere punti di riferimento ad Hult e soci. Una veloce triangolazione tra Busillo e Felicetti, un perfetto assist per Strazzabosco che di prima, dalla blu, fa partire un missile rasoghiaccio che fulmina Gravel. Il Cortina probabilmente inizia a crederci di meno, prova ne è che all’11:21 dimenticano Tkaczuk tutto solo davanti a Gravel, in effetti anche grazie ad un contrasto fortunoso. Il portiere decide però che per stasera la saracinesca resterà chiusa fino alla fine. Al 13.46 De Bettin viene punito con due minuti di penalità per ostruzione, il PP del Milano non produce occasioni sensazionali. Di peso ben diverso i due minuti dati a Tkaczuk al 17:52 per un ingenuo colpo di bastone. Nilsson decide infatti di togliere Gravel e giocare in doppia superiorità. In due occasioni, tra il 18:57 ed il 19:15, il Cortina va molto vicino al gol del 4 a 3, in particolare con una conclusione di Ciglenesky deviata che esce di poco, ma il punteggio resta sul 4 a 2 ed il Milano può festeggiare il consolidamento del momentaneo primato in classifica.