Derby piemontese: intervista con Mirko Bianchi

Derby piemontese: intervista con Mirko Bianchi

di Alessandro Seren Rosso

Il derby è appena finito e tra gli ultimi tifosi della Valpe che sfilano via e un gruppetto di supporters locali che si attarda fuori dal Tazzoli a scambiarsi le impressioni sull’impresa dei ragazzi gialloblu intravediamo il protagonista della serata, il giovanissimo Mirko Bianchi parlare con i propri familiari, che lo riempiono di complimenti. Mirko è al settimo cielo: parla, ride, sorride facendo trapelare il suo entusiasmo adolescenziale e l’euforia di una magnifica vittoria appena conquistata. Quando gli chiediamo se si sente di concederci un’intervista stava spegnendo l’ultimo sorriso dedicato ai genitori per andare a finire il festeggiamento negli spogliatoi e lui, emozionatissimo, risponde di si energicamente. Ci spostiamo in un posto un po’ più tranquillo e dopo le presentazioni e i complimenti da ambo le parti iniziamo a parlarci:

Hockeytime: Una bellissima vittoria al derby con te stesso grande protagonista. Emozionato?

Mirko Bianchi: Si, sicuramente si. E’ stata una bellissima vittoria anche grazie alla squadra che mi ha aiutato tanto, mi ha tenuto su di morale. Siamo cresciuti bene e abbiamo fatto una bella partita.

HT: Cos’è stato decisivo stasera?

MB: Forse siamo partiti con un po’ di tensione dato che era il derby. Nel primo tempo eravamo un po’ sotto pressione ma siamo riusciti ad emergere bene, li abbiamo messi sotto e siamo riusciti a tenere il risultato giocando bene di squadra.

HT: Qual è stato il momento più difficile dell’incontro invece?

MB: Il più difficile è stato sicuramente alla fine. Hanno tolto il portiere e giocavamo sei contro cinque…è stato incredibile: mancava un minuto e sembrava interminabile.

HT: Oggi credo sia stata la prima volta per te giocare con un pubblico così folto e rumoroso. Cos’hai provato?

MB: E’ stata un’emozione bellissima. Il pubblico ci ha sostenuto tanto, non ho mai provato una cosa di questo tipo è stata proprio una bella esperienza.

HT: E invece stare sotto la curva dei tifosi della Valpe?

MB: Sinceramente ero talmente concentrato che non li ho sentiti molto.

HT: Cosa ti ha insegnato l’esperienza che hai fatto con la Nazionale under 18?

MB: Mi è servita a capire che bisogna continuare ad allenarsi sempre e non mollare mai perchè c’è sempre qualcuno più forte di te. Se si vuole arrivare a risultati massimi bisogna continuare a lavorare sempre e non fermarsi mai anche se arrivano vittorie come queste o altri bei risultati bisogna sempre continuare a lavorare sodo perchè se no non si arriva da nessuna parte.

HT: La vicenda-Russo ti ha condizionato in qualche modo?

MB: Assolutamente no. Lui è stato un grande, mi aiutava moltissimo. Mi dispiace che se ne sia andato proprio da questo punto di vista educativo però lui ha fatto una scelta e diciamo che ne sono stato avvantaggiato.

HT: Non ti spaventa il fatto che magari adesso arriverà un nuovo portiere?

MB: Assolutamente no. Ho 17 anni e questa è la mia prima esperienza seria anche se l’anno scorso ho fatto il terzo portiere con la Serie A. Quindi decisamente no, io continuo a lavorare sodo per ottenere risultati migliori.

HT: Parlando invece del tuo futuro, cosa vuole fare Mirko Bianchi da grande?

MB: Bè voglio continuare questa carriera e come ti ho detto prima continuerò a lavorare sodo per cercare di ottenere i massimi risultati.

HT: Secondo te come può continuare la stagione del Torino?

MB: Noi siamo fiduciosi: siamo una squadra che in casa riesce a fare dei buoni risultati. Qui i punti li abbiamo sempre guadagnati quindi secondo me vedendo le altre squadre riusciremo a piazzarci bene.

HT: Chi sono gli attaccanti più pericolosi che hai affrontato?

MB: Nella mia squadra o in generale?

HT: In entrambe

MB: Nella mia squadra sono tutti bravi. La linea d’attacco, da Romano a Hajduk a Kurdna, che adesso purtroppo è infortunato, è proprio una bella squadra. Contro non ti saprei dire…potrei mettere nomi come Stricker, nomi importanti come Arno Oberrauch. Ce ne sono tanti non uno in particolare.

Dopo questa domanda spengo il registratore e ringrazio ancora Mirko, dimostratosi serio, gentile, disponibile e dotato di un’encomiabile serietà professionale che gli fa scegliere il basso profilo tipico di noi torinesi invece di abbandonarsi a facili ma dannosi entusiasmi.

Si ringraziano Mirko Bianchi e l’HC Torino Bulls per la disponibilità

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