Preziosa vittoria esterna per lo Spartak

Preziosa vittoria esterna per lo Spartak

di Paolo "pasha" Pozzi

La partita tarda un po’ a decollare, con l’MVD che mostra fin dall’inizio un gioco piuttosto rude e lo Spartak che cerca di giocare con più attenzione del solito in difesa, provando a colpire con profondi passaggi, ma senza troppa convinzione. La squadra di casa entra un po’ più spesso nel terzo avversario, ma un solo debole tiro in porta nei primi 5’ è tutto quello che ne ricava.
Al 5’10" capitan Poddjakon sbaglia l’appoggio in difesa e libera pericolosamente Cvetkov nello slot, ma Zimakov è bravo a toccare il disco col bastone quanto basta per risolvere la situazione. Nel prosieguo dell’azione, Cvetkov entra ancora una volta nel terzo biancorosso e tira con forza verso la porta difesa da Barulin, che blocca senza grossi problemi.
Il gioco fisico dei padroni di casa viene sanzionato di lì a poco, quando Velikov spintona da dietro Radulov nei pressi della balaustra: 2’ di superiorità numerica per gli ospiti al 6’03".
Il powerplay moscovita mette fin da subito una grande pressione nel terzo avversario, e dopo appena 31" Radulov confeziona uno splendido assist per Klimovich: il disco attraversa veloce in diagonale lo slot, e il #17 spartakista è tanto rapido quanto bravo ad infilare Charpenter da posizione non facilissima. 0-1 al 6’34".
I biancoazzurri tentano una reazione, ma devono stare attenti alle rapide verticalizzazioni degli ospiti, sempre pronti a ribaltare il fronte e colpire in velocità.
All’11’ Subbotin da vicino impegna Barulin, e sul finire dell’azione, a gioco ormai fermo, Bucaev colpisce al volto Ostroushko col bastone. Il difensore spartakista reagisce, e l’arbitro Cyplakov manda entrambi in panca puniti per 2’. I moscoviti provano subito ad approfittare degli spazi dati dal 4 contro 4, e appena uscito dal proprio terzo, Semin lancia magnificamente Kopejkin, che cala velocissimo verso lo slot e viene sgambettato da Shaldybin, che si guadagna così una penalità al 12’02". Nel powerplay, Kopejkin impegna subito Charpenter, ma il suo tiro di polso non è abbastanza forte da superare il portiere canadese. Pochi secondi dopo Bondarev perde il momento giusto per colpire da distanza ravvicinata. La pressione degli ospiti è molto forte, e l’MVD reagisce ancora una volta giocando duro. L’arbitro non vuole infierire e perdona un paio di interventi duri alla balaustra, ma non può ignorare il brutto fallo di Zabolotnev contro Grot’ al 13’13". Il biancoazzurro riesce in un’unico movimento a colpire il giovane biancorosso, agganciarlo fino a fargli perdere l’equilibrio e spingerlo con forza contro la balaustra. Roba da Hanson Brothers!
Purtroppo per lo Spartak, essendo partiti da una situazione di 4 contro 4, tutte queste penalità non consentono comunque la doppia superiorità. Nondimeno gli ospiti organizzano un buon powerplay, e Litvinenko imbecca bene Radulov che però non riesce a concludere da brevissima distanza. Cambio di linea, e la premiata ditta Jun’kov-Ling mette in seria difficoltà la difesa di casa. Il canadese tocca col bastone Charpenter chinato a bloccare il disco e ne nasce un accenno di rissa, subito sedato dalla terna arbitrale, che manda fuori quindi al 14’42" sia Ling che Subbotin. Al successivo ingaggio, Babenko beffa tutti e s’invola solitario nello slot spartakista, cogliendo un palo e costringendo Ostroushko alla trattenuta e ai conseguenti 2’ di penalità al 14’49". Squadre in 4 contro 4 fino al rientro di Zabolotnev, quando comincia il powerplay casalingo, che però è davvero poca cosa. Poco dopo Barulin viene sorpreso da un violento e inatteso tiro di Babenko da fuori della blu, non trattiene ed è costretto ad un tuffo spettacolare per togliere il disco al sopraggiungente Cvetkov.
Sul ribaltamento di fronte, Radulov confeziona un altro splendido passaggio per Poddjakon: l’assist è quasi la fotocopia di quello del gol, ma il capitano spartakista diversamente da Klimovich non è un attaccante e non riesce a concludere a rete.
Manca ormai poco alla prima sirena, l’ultimo minuto scorre senza nulla da segnalare: tutti negli spogliatoi.

Il secondo periodo è iniziato da appena 12" quando Jun’kov commette uno sciocco fallo su un giocatore senza disco, concedendo quindi subito un powerplay all’MVD. Il boxplay dello Spartak è però molto attento e libera in più occasioni senza grosse difficoltà. La penalità di Jun’kov volge ormai al termine quando Babenko aggancia col bastone il viso di Maljushkin. 2’ al biancoazzurro al 21’59".
Il powerplay spartakista fatica ad organizzarsi nel terzo avversario, e Gorbunov è bravo ad impegnare Barulin in break. Nell’azione successiva però gli ospiti riescono a schierarsi, e con una ubriacante serie di veloci e precisi passaggi nel miglior stile CCCP, raddoppiano al 23’37" con il solito Ling, stavolta ottimamente servito da Semin e Bondarev.
La reazione biancoazzurra non si fa attendere, Barulin si tuffa stavolta fuori tempo, il disco gli sfugge da sotto il corpo e per Bucaev è un gioco da ragazzi insaccare da un metro a porta ormai sguarnita. 1-2 al 24’09". Cyplakov controlla al replay che l’attaccante non fosse nell’area di porta, ma così non era e il gol viene subito convalidato.
Dopodichè, il gioco si fa confuso e spezzettato, con molte lotte alle balaustre e continue interruzioni. L’MVD prova ad attaccare con maggior convinzione, ma Barulin prima blocca con sicurezza, poi perde di vista il disco ma viene salvato dal pronto intervento dei suoi difensori.
Arrivano ancora un paio di tiracci dalla blu, ma sono entrambi abbondantemente fuori misura e non impensieriscono il portiere biancorosso. Gli ospiti comunque capiscono che è un po’ troppo presto per accontentarsi di difendere l’esiguo vantaggio, e tornano finalmente ad affacciarsi nel terzo avversario. Al 32’07" Velikov atterra Klimovich e concede 2’ di superiorità allo Spartak. Ling serve bene Ostroushko, ma nello slot dalla blu questi rompe il bastone ed il tiro risulta fuori misura. Poco dopo è Korsunov ad impegnare Charpenter dalla blu, e infine Bondarev. Ma il disco non entra e si torna a ranghi completi a risultato invariato. I biancorossi non si fanno più schiacciare nel terzo ed anzi tengono la difesa alta ad impedire l’ingresso avversario nel proprio terzo, e tentando al contempo di lanciare dei veloci break. In uno di questi, Zajnullin manca di poco lo specchio della porta con Charpenter già inginocchiato, e poco dopo è Maljushkin ad impegnare in due successive occasioni il portiere canadese. Mancano ormai 3’ alla fine del periodo, quando Jun’kov, ben imbeccato da Jakubov, costringe Charpenter ad un intervento spettacolare. Nel prosieguo dell’azione l’incursione di Ling scombussola la difesa di casa che ricorre al fallo: 2’ contro Poleshchuk al 37’05". Inizia forte il powerplay moscovita, che tira prima con Ostroushko e poi con Semin, ma Charpenter ancora una volta è pronto. Il boxplay dell’MVD si fa più attento e Jakubov viene mandato in panca puniti al 38’33" per aggancio. La squadra di casa può così chiudere il periodo in powerplay, ma la difesa biancorossa è ben schierata e non arrivano grossi pericoli.

Proprio all’inizio del terzo finale, la penalità di Jakubov è quasi terminata quando Poddjakon viene colpito al volto dal disco ed è costretto ad uscire anzitempo.
Al 42’ Klimovich aggira la porta di Charpenter e serve bene Pavlov nello slot, ma questi non riesce a concludere, e sul ribaltamento di fronte Grot’ trattiene un avversario concedendo un’altra superiorità all’MVD.
Il boxplay moscovita è efficace e si torna a ranghi completi senza grossi pericoli per Barulin.
Al 46’ Luchinkin ha una grossa occasione ma Litvinenko è bravo a tuffarsi impedendogli la conclusione da distanza ravvicinata.
Poco dopo Kopejkin cade male dopo uno scontro di gioco ma per fortuna non vi sono gravi conseguenze per il #15.
Passano alcuni secondi e Radulov ha una buona occasione, ma è brava la difesa di casa ad impedirgli la conclusione; nel successivo attacco biancoazzurro Babenko colpisce Grot’ alla schiena ma viene graziato dall’arbitro, comunque bravissimo fin qua.
Siamo ormai a metà del terzo e l’MVD prova a premere sull’acceleratore, ma prima Jun’kov e poi Klimovich mostrano che è bene non sottovalutare i break moscoviti: nell’azione lanciata dalla discesa di Klimovich, Pavlov tira da vicino ma non gli riesce di superare il bravo Charpenter.
I padroni di casa tentano ancora un paio di attacchi, ma la difesa ospite è attenta e reattiva. Dopodichè, il gioco comincia a rallentare, con lo Spartak che può con una certa calma limitarsi soprattutto a difendere il vantaggio. Si segnala al 55’ un pericoloso tiro dallo slot di Zevahin deviato da Bondarev, il disco s’impenna ed è bravo Litvinenko ad allontanare. All’interruzione del gioco scoppia una breve rissa che vede coinvolto ancora Ling, attaccato insieme da Babenko e Luchinkin. Il canadese non si tira indietro (e a giudicare dal labiale fa abbondante uso della "f-word"…) e l’arbitro salomonicamente penalizza sia lui che Babenko al 55’47".
In 4 contro 4 l’MVD fatica ad entrare nel terzo spartakista, ed è quindi Semin a rendersi molto pericoloso con un’ottima azione personale, ma non gli riesce di realizzare.
Si torna a squadre complete, manca ormai pochissimo alla sirena ma il forechecking biancorosso impedisce ai padroni di casa di togliere il portiere, e si giunge così alla sirena finale.

Tre punti d’oro per i biancorossi, utili anche per risollevare il morale dopo l’inattesa sconfitta col Vitjaz’. Il risultato non tragga in inganno, i gol biancorossi avrebbero potuto essere molti di più se non fosse stato per Charpenter, oggi migliore sul ghiaccio dell’MVD, insieme a Bucaev e Babenko.
Quanto ai biancorossi, ottima prova praticamente di tutti, con menzioni particolari per la grinta e l’inventiva di Ling, per i precisi passaggi di Radulov e le incursioni di Jun’kov, Semin e Klimovich. Buona anche la prova di Barulin, tornato sul ghiaccio dopo la deludente prestazione di Moss, che evidentemente appena rientrato dal lungo infortunio è lontano dalla condizione che aveva felicemente impressionato tutti ad inizio stagione. Fuori anche in questa partita Zubov, forse non molto in forma al momento.
Da segnalare la folta presenza di forze dell’ordine a Tver’, dopo gli scontri che si erano verificati durante il match tra MVD e CSKA, anche se i tifosi biancorossi ieri erano appena un centinaio e sono stati molto tranquilli. Tra l’altro non di rado la "curva" spartakista paga lo scotto della brutta fama degli ultras calcistici. Esempio eclatante, che ha fatto molto discutere e pare stia avendo un seguito anche in tribunale, sono stati gli scontri verso la fine del macth Severstal’-Spartak. Le forze dell’ordine, che il giorno prima avevano avuto qualche problema durante l’incontro di calcio Shinnik-Spartak, hanno deciso di rivalersi sui pochi moscoviti appassionati di hockey che avevano fatto la trasferta in quel di Cherepovec. Chi scrive non vuole certo difendere i comportamenti spesso beceri di molte curve, ma dopo aver visionato un filmato girato da alcuni tifosi del Severstal’ (con cui tra l’altro i biancorossi sono in ottimi rapporti) bisogna proprio dire che in quel frangente sono state le forze dell’ordine a comportarsi da hooligans, seminando il panico senza motivo in un settore ospite decisamente tranquillo: terribili soprattutto le immagini di un agente che si accaniva contro un tifoso, "reo" di aver cercato di fare scudo alla propria ragazza, prendendolo a manganellate sui denti.
Lo "spettacolo" ha inorridito gli stessi tifosi di casa, che hanno preso subito le distanze da quanto accaduto, fornendo appunto aiuto e prove filmate ai "colleghi" moscoviti per l’individuazione degli agenti/hooligans.
Tornando all’hockey giocato sul ghiaccio, prossimi turni davvero impegnativi contro il Magnitogorsk in stato di grazia e contro la Dinamo che è sì in crisi, ma non è detto che ci rimanga ancora per molto.

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