Come avevamo riferito nel precedente articolo, alla nazionale di Ralph Krueger bastava battere gli USA x aggiudicarsi il torneo della Nazioni, ed invece i rossocrociati hanno davvero sfoderato una brutta prestazione, venendo superati in tutto e per tutto dalla formazione a stelle e strisce. Il risultato, se vogliamo, stupisce ancor di più alla luce del pessimo inizio di torneo degli statunitensi, capaci di incassare 7 goal dalla Germania e 4 dal Canada…
La partita: pronti via e il nervosismo gioca subito brutti scherzi a rossocrociati e americani… una carica alla balaustra di Forster (mandato anzitempo negli spogliatoi) innesca una bagarre che coivolge 7-8 elementi in pista… dopo aver ristabilito la calma è la nazionale elvetica ad avere la prima grande occasione di segnare, grazie ad una situazione di 5vs3 a proprio favore. E la Svizzera non se lo fa ridire due volte… slap fuori bersaglio di Seger, disco che sbatte contro la balaustra e ritorna indietro, bastone di Romano Lemm per il tap-in vincente. Da questo momento in poi la Svizzera smette di giocare e lascia così troppo spazio alle iniziative dei nord-americani, che dal canto loro ringraziano e vanno in goal a scadenze regolari. Il punto del pareggio USA giunge grazie ad una bella discesa di Swanson, Hiller para ma non trattiene (non eccezionale la sua partita, anche se certo non molto aiutato dalla difesa) e Sloan insacca. Difesa rossocrociata decisamente in ritardo. Ad immagine della serataccia elvetica il 2o goal americano… Goehring appoggia ad Hedlund, questi con 1 passaggio diagonale taglia fuori la difesa svizzera e lancia Drury, che a tu per tu con Hiller realizza. Terza rete USA che arriva invece in situazione di 5vs3, con Di Salvatore che aggira la gabbia e infila tra i gambali di un sorpreso Hiller. A completare la débacle, la quarta rete americana viene realizzata addirittura in shorthand… marcatore Kraft su assist di Drury. A questo punto, siamo solo al 34’, il tempo ci sarebbe ancora per abbozzare una reazione, ma i rossocrociati non riusciranno che a procurarsi qualche buona occasione in powerplay, decisamente troppo poco per impensierire questi Stati Uniti.
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