Torino – Egna: Intervista ad Adam Russo

Torino – Egna: Intervista ad Adam Russo

di Alessandro Seren Rosso

Hockey Time: Ciao Adam, la prima domanda riguarda la partita di stasera. Cosa puoi dire?

Adam Russo: Si, questa è stata una bella partita, abbiamo giocato bene e alla fine, a solo un minuto dalla fine abbiamo sbagliato un po’ e loro hanno segnato. I punti che abbiamo perso saranno difficili da riprendere ma andiamo avanti per la partita di venerdì.

HT: Durante tutto l’arco della partita loro ti hanno fatto un sacco di tiri, e tu li hai presi tutti. L’ultimo però purtroppo è entrato. Cos’è successo? Non avevi difensori davanti? Il disco era troppo alto?

AR: No, un nostro difensore ha deviato il disco.

HT: In generale dall’inizio del campionato abbiamo visto che la squadra è migliorata, nel gioco soprattutto. Sei d’accordo?

AR: Non lo so…è una cosa buona da sentire. Se noi giochiamo bene sono contento.

HT: Lo sei anche delle tue prestazioni?

AR: Si (detto in tono decisamente convinto, ndr), ora sono contento. Ho cominciato a giocare bene, la squadra anche ha iniziato a giocare bene e tutti sono migliorati. Noi giochiamo a due linee, non più di 10-12 giocatori e quando giochiamo in dodici giochiamo meglio di quando siamo in 15-20.

HT: Tornando un attimo indietro agli anni passati, giocare l’anno scorso in una realtà solida come è l’Alleghe e venire in una squadra come la nostra, che difficoltà e differenze ci sono?

AR: Non lo so, loro mi hanno dato la fortuna di giocare sempre. Asiago non mi ha fatto giocare troppo e non mi ha dato la fiducia che mi dovrebbero fare. Mi hanno sempre fatto giocare un po’ si e un po’ no e allora gli ho detto "io voglio giocare e quando gioco sono buono. Io devo giocare sempre per essere buono perchè se gioco solo una partita su due, su tre non riesco a prendere il ritmo". Adesso gioco tutte le partite e sono in forma, mi sento bene.

HT: Forse il tuo bisogno di giocare così tanto deriva dal fatto che tu giocavi in Nordamerica, dove la norma è giocare ogni due o tre giorni.

AR: Si, infatti io gli ho detto di voler andare a giocare negli Stati Uniti. L’anno scorso mi hanno detto che avrei potuto giocare in nazionale per le Olimpiadi di Vancouver 2010, ma adesso non so, vediamo cosa vogliono fare, se restare qua per tutto l’anno. Non lo so. Io voglio sempre giocare, sono buono quando gioco e mi sento bene adesso perchè ho cominciato a giocare sempre.

HT: Quindi qua stai bene giusto? Anche se non è come là, non avere paura di dirlo.

AR: No, questo non è…a me piace giocare per la gente che mi apprezza. Quando le persone mi apprezzano io gioco per loro e provo sempre a dare il meglio, per loro e per me. Quando mi dicono di aver disputato una bella partita, questo mi fa sentire bene.

HT: Ho capito cosa intendi dire comunque. Ora ho un’altra cosa da chiederti: hai giocato diverse stagioni, qual è stata la migliore per te?

AR: Quando ho giocato nei juniors a 19 anni.

HT: In che squadra?

AR: Si chiama Acadie-Bathurst Titans (una squadra della Quebec Major Junior Hockey League, la maggior lega giovanile del Quebec, ndr). Alla fine dell’anno abbiamo perso alle semifinali ma tre settimane dopo mi hanno chiamato e mi hanno detto di aver vinto il trofeo di Miglior Portiere del Canada. Questo per me è stata una grandissima cosa perchè solo un portiere su sessanta o settanta può dire lo stesso.

HT: Prima hai detto di non sapere se rimani qua tutto l’anno. Quali sarebbero le possibilità?

AR: No, no. Io voglio stare qui tutto l’anno ma non so se loro hanno problemi. Noi giochiamo con nove giocatori e non so se vogliono giocare con nove giocatori tutto l’anno e considerare la squadra finita.

HT: Va bene, ti chiedo solo più due cose: la prima è chiederti qual è la cosa più importante per te quando giochi in porta

AR: Essere concentrato e divertirmi. Quando sono in porta sono contento e gioco bene.

HT: La seconda cosa che volevo chiederti è se nel pre-partita fai qualcosa di particolare.

AR: No, non cambia niente per me. Quando parlo con gli altri e mi diverto va tutto bene.

HT: Grazie mille Adam!

Ringraziamo Adam Russo e l’HC Torino Bulls per la disponibilità

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