di Paolo "pasha" Pozzi
Igor’ Shabdurasulov, direttore generale del Fondo di Sostegno della squadra popolare "Spartak" (questa la denominazione ufficiale; ufficiosamente e con minor precisione lo si potrebbe definire grossomodo il "proprietario" della squadra moscovita) è tornato a commentare più diffusamente il progetto della EAHL, la nuova lega proposta da Fetisov la scorsa settimana a proprietari e management dei club di superliga. Ecco la mia traduzione/riassunto delle dichiarazioni rilasciate da Shabdurasulov al magazine "Futbol+Hokkej":
"Per dirla tutta, non è che sia stato difficile convincere noi rappresentanti dei club a firmare una dichiarazione d’intenti sul futuro ingresso nella EAHL, a patto che la nuova lega sia migliore della precedente. Insomma, come dire…’ca nisciuno è fesso! Se ai gestori di un business, per quanto chiamare ’business’ tout court il nostro hockey mi piaccia poco, viene proposto un prodotto nuovo, più efficiente ed economicamente vantaggioso, è normale che la cosa possa interessarci. Ancor di più se poi il nuovo progetto aiuterà, come dicono i promotori, anche a sviluppare l’hockey professionistico russo.
A tutti i club era stato inviato un fascicolo sulla EAHL ancora prima della presentazione ufficiale al ministero dello sport. Peccato che all’incontro siano mancati alcuni proprietari, come quelli del Salavat, del Sibir’ e del Novokuzneck. C’erano sì i manager di quelle squadre, ma in assenza dei proprietari non hanno voluto assumersi la responsabilità di firmare la dichiarazione congiunta.
Sia quello che sia, il progetto della EAHL dovrà ora essere sviluppato, tempo un mese. Infatti al momento non è ancora pronto, e i promotori non ci hanno nascosto che vorrebbero da noi non solo consigli, ma anche proposte concrete.
Da parte nostra abbiamo detto che valuteremo volentieri qualsiasi proposta di lega migliore di quella attuale. Il punto fondamentale saranno i dettagli del progetto.
Quando ci verrà presentato il progetto dettagliato, solo allora potremo veramente valutare se la EAHL sia o meno migliore della Superliga.
Purtroppo, lo stato attuale del nostro campionato non è idilliaco, prendete ad esempio le recenti vicende del Lada. Ecco perchè alla proposta di progettare qualcosa di meglio, praticamente abbiamo risposto tutti ’sì’.
Ma ci tengo a sottolinearlo ancora una volta, ’ca nisciuno è fesso! Il progetto necessita di essere sviluppato nei dettagli. E se alla fine io e i miei colleghi degli altri club riterremo che la EAHL non porterà altro che nuovi problemi, beh, state pur certi che nessuno di noi vi prenderà parte.
Motivo per cui non bisogna illudersi, nè tantomeno cercare di far passare la nostra semplice dichiarazione d’intenti come un’approvazione bulgara da assemblea dei giovani comunisti dell’URSS. Quei tempi ormai sono passati da un pezzo. Quindi, attendiamo il progetto dettagliato della EAHL, tra un mese, e poi si vedrà."