La nuova Rivoluzione d’Ottobre…?

La nuova Rivoluzione d’Ottobre…?

di Paolo “pasha” Pozzi

La lotta di potere tra Vjacheslav Fetisov, ministro dello sport russo, e Aleksandr Steblin, presidente della FHR, la federhockey russa, potrebbe essere giunta al momento culminante.
Fetisov ha sferrato giovedì l’attacco decisivo, togliendo il velo al suo progetto di una nuova lega hockeystica.
Ecco le mie traduzioni dagli articoli di Sport-Ekspress e Gazeta.ru. Cominciamo da Sport-Ekspress:
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11 club di Superliga hanno firmato ieri da Fetisov per la creazione della Lega Eurasiatica

Giovedì, all’incontro col capo dell’agenzia federale per lo sport e la cultura fisica, Vjacheslav Fetisov, i dirigenti di 9 club della Superliga hanno firmato una dichiarazione comune impegnandosi alla realizzazione della Lega Hockeystica EurAsiatica (EAHL, Evro-Azjatskaja Hokkejnaja Liga). Hanno messo la loro firma i dirigenti di Spartak, CSKA, SKA, Avangard, Severstal’, Metallurg Magnitogorsk, Himik, HK MVD, Molot-Prikam’e, insieme al ministro dello sport del Tatarstan, Marat Bariev, in rappresentanza dei club tatari dell’Ak Bars e del Neftehimik. Si può quindi parlare di un accordo a 11 squadre. Uno dei presupposti fondamentali del progetto è il sostegno da parte dello Stato. Ci sarà ora un mese per discutere tutti i dettagli. Nei piani, la EAHL comincerà a funzionare già dalla prossima stagione.
Alcuni dirigenti delle varie squadre hanno concesso questi commenti a Sport-Ekspress:

Igor’ Shabdurasulov, presidente del Fondo di Sostegno della squadra popolare “Spartak”:

“La riunione con Fetisov è durata circa tre ore, c’erano rappresentanti dei management di tutte le squadre e più di metà dei proprietari. All’incontro c’era anche il presidente della FHR (la federhockey russa), Aleksandr Steblin. Il solo fatto che si sia giunti ad un accordo è senza dubbio un grande passo avanti per il nostro hockey, da più di due anni non si tenevano simili riunioni dei vertici dell’hockey russo. Il merito di tutto ciò va allo stesso Fetisov, che ha diretto la riunione. Quanto ai risultati del meeting, è stata presa la decisione di creare una nuova struttura hockeystica che riguarderà non solo la Russia, ma anche altri paesi. Entro un mese un pool di esperti dovrà affinare alcuni dettagli tecnici del progetto, che è interessante dal punto di vista economico. Credo sarete d’accordo sul fatto che bisogna poggiare il nostro hockey su dei saldi binari economici, sarebbe stato molto stupido, per i dirigenti dei club della Superliga, rifiutare questo invito.”

Konstantin Potapov, presidente dell’Avangard:

“La riunione è stata divisa in due parti, alla prima hanno preso parte i proprietari di 12 club, o loro rappresentanti, alla seconda i dirigenti delle squadre.”

Valeri Vasil’ev, direttore sportivo dell’HK MVD:

“All’incontro è stato proposto un nuovo “prodotto”, che ci farà rispettare anche dalla NHL. La situazione attuale andava corretta, capiscono tutti che così non si poteva continuare – bisgona provare ad abbassare i costi. Ci hanno già proposto alcune possibili varianti di questa EAHL, ci hanno spiegato i piani che riguardano il numero di club che vi prenderanno parte. Tutti devono capire che questo prodotto è migliore di quello che abbiamo oggi.”

Anatolij Harchuk, presidente della Dinamo:

“Oggi ci hanno illustrato il modello di una nuova lega hockeystica. Basandoci sulla posizione del management, la presentazione è stata di ottimo livello. Sono state spiegate le posizioni essenziali per quanto riguarda il rilancio dell’hockey, il miglioramento dell’arbitraggio e tutti i sistemi che possono servire a questo sport. Ma la cosa principale è che nell’incontro si sono mostrate quelle fonti di finanziamento che potranno diventare centralizzate, non per questo o quel club quindi, ma per l’intera Lega.Tutto questo al momento è ancora al livello di proposta. Gli autori del progetto sono estremamente grintosi, e i loro tempi di realizzazione saranno certamente molto diversi di quelli visti finora nella Superliga. Noi stessi avevamo già preso in considerazione alcune di quelle idee, ma questo o quel club avevano sempre impedito che si giungesse ad una decisione.
Nella presentazione del progetto EAHL tutto è mostrato e scritto assai chiaramente. Certo, ci sono alcuni dettagli che ancora vogliamo capire meglio, ma gli avvocati dicono che quanto mostrato finora dovrebbe essere perfetto dal punto di vista legale. Verrà ora approntato un regolamento molto dettagliato di circa 400 pagine. Si studierà anche un nuovo tipo di contratto per i giocatori, comparabile a quello in uso nella NHL.
Quanto alla dichiarazione finale, la Dinamo non ha firmato perchè non eravamo nel gruppo delle squadre che erano state invitate a farlo”.

Anatolij Tenickij, direttore del Severstal’:

“Ora come ora per mantenere un club servono mezzi enormi”.

Jurij Jakovlev, presidente del Lokomotiv:

“Io ho la mia posizone quanto alla prospettiva di creare una nuova lega. Non ho voluto firmare una dichiarazione in nome del club, sebbene non abbia mai nascosto che al nostro hockey servono delle riforme. Più volte ho detto che è necessario separare chiaramente lega e federhockey. Tuttavia ritengo che per prima cosa bisognerebbe consolidare quanto abbiamo ora, e solo in un secondo momento realizzare una nuova struttura. Altrimenti potrebbe accadere che, dopo aver distrutto la vecchia lega, si resti con un pugno di mosche. Ci aiuteranno a risolvere i nostri problemi la Bielorussia, l’Ucraina, il Kazahstan? Penso che sia poco probabile. Avrei piuttosto consigliato di cominciare a decidere bene quello che davvero vogliamo. Le questioni serie non si risolvono in cinque minuti.”

Aleksandr Gornostaev, vicepresidente del governo della regione di Mosca, curatore del Himik:

“Al momento le parti hanno deciso di firmare un accordo per il miglioramento dello stato delle cose dei club. Cioè, abbiamo deciso di migliorare il regolamento, di provare a regolarizzare i budget, ridurre gli altissimi stipendi dei giocatori e fare moltre altre cose che faranno progredire il nostro hockey. Per ora il discorso non ha toccato nè la distruzione della Superliga, nè la sua sostituzione con un altro campionato.”

Shamil’ Husnutdilov, direttore dell’Ak Bars:

“La Lega Hockeystica EurAsiatica darà la possibilità di allargare gli spazi alle attività commerciali dei club. E’ una buona idea e, tutto sommato, direi che è andata a genio ai partecipanti all’incontro. Da tempo è maturata una domanda di riforme: bisogna fare qualcosa, migliorare, consolidare, al fine di riportare all’hockey nazionale quella popolarità che aveva ai tempi sovietici.”

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Questo invece l’articolo di Gazeta.ru:

9 club di Superliga hanno firmato giovedì una dichiarazione comune per la creazione della Lega Hockeystica EurAsiatica. La metà esatta dei club del campionato russo hanno quindi accettato il progetto del ministro dello sport, Vjacheslav Fetisov, sulla creazione di una nuova struttura per l’hockey di club.

Si prepara quindi una rivoluzione per l’hockey russo. Giovedì Fetisov ha finalmente presentato il progetto, di cui si era cominciato a parlare già due anni fa, ma di cui finora si erano sentite solo voci. Lo stesso autore del progetto, Fetisov, ha deciso di rompere il silenzio e per questo ha invitato al ministero dello sport i rappresentanti dei club della Superliga.
Nonostante si trattasse di un evento epocale, si è deciso di non invitare giornalisti.

Dopo la presentazione del progetto, Fetisov ha deciso di passare dalle parole ai fatti e ha proposto di firmare una dichiarazione congiunta. Per ora 9 club – la metà esatta – ha deciso di intraprendere questo passo. Come ci comunica l’agenzia RIA-Novosti, si tratta di Spartak, CSKA, SKA, Avangard, Severstal’, Metallurg Magnitogorsk, Himik, HK MVD e Molot-Prikam’e. Insieme ad essi, ha firmato anche il ministro dello sport del Tatarstan, Marat Bariev. Entro un mese si dovranno appianare tutte le questioni ancora aperte.

Ma cosa propone Fetisov?

Come si evince dalla dichiarazione congiunta, le priorità della EAHL sono: la formazione di condizioni per lo sviluppo e la popolarità dell’hockey nelle regioni che prendono parte alla nuova lega, il consolidamento dell’organizzazione dell’hockey di club, lo sviluppo di rapporti internazionali tra strutture sportive, e la creazione di un sistema arbitrale indipendente.

Inoltre bisogna sottolineare che la EAHL non si considera un’alternativa alla PHL (Professional’naja Hokkejnaja Liga, la Lega Hockeystica Professionale, da cui dipende la Superliga), ma come un concorrente della NHL. Sebbene non si possa escludere a priori che in seguito la EAHL possa modificare la PHL.

La nuova lega metterà insieme club dalla Russia, dall’Europa occidentale ed orientale, e anche squadre dell’estremo oriente. Al momento, la EAHL interesserà tutte le squadre della Superliga e cinque della Vysshaja Liga (la “serie B” russa): Amur, Kryl’ja Sovetov, Torpedo, Traktor e Mechel.

Per la prima stagione, che si progetta di iniziare già a partire dal prossimo autunno, verranno invitati a far parte della lega 9 club russi più una squadra bielorussa, una ucraina e una kazaka. Le voci indicano come scelte più probabili il Sokol Kiev, il Keramin Minsk e il Kazcink-Torpedo di Ust’-Kamenogorsk. L’anno successivo la lega verrà allargata a 16 squadre. Si aggiungerà un club lettone, una squadra dell’Europa occidentale e altre due squadre russe. La squadra lettone avrebbe già potuto partecipare dall’inizio, ma per alcune difficoltà organizzative si è deciso di rinviare la loro partecipazione di un anno. Nel caso le prime squadre della Superliga si rifiutassero di partecipare alla EAHL, verrebbero invitate le squadre che seguono nel rating, aggiornato settimanalmente sulla base di nove criteri: risultati sportivi degli ultimi cinque anni, fama internazionale, sviluppo delle infrastrutture del club, media spettatori, tradizioni, budget, supporto da parte dei poteri locali o del grande business, prospettive della partecipazione alla EAHL e valutazioni economiche da parte delle regioni.

Per il momento il rating dei candidati è mantenuto segreto. Da informazioni ufficiose, in testa dovrebbe esserci il Lokomotiv, mentre in fondo alle prime nove dovrebbero trovarsi CSKA, Lada e Severstal’.

Al terzo anno, la lega si allargherà a 20 squadre. Difficile dire con esattezza quali. Si parla anche di squadre cinesi, coreane e giapponesi.

Si propone poi che a capo della EAHL sia l’autore del progetto, Vjacheslav Fetisov. Ma sono altresì possibili alcune varianti. Per esempio, si parla anche di un amico intimo di Fetisov, Igor Larionov. Una cosa è certa: alla guida della EAHL ci sarà una persona che fa capo al ministero dello sport russo.

Per quanto riguarda la parte economica della nuova lega, si consiglia l’adozione di un salary cap sul modello della NHL. Infatti obiettivo principale della EAHL è l’aumento dei redditi delle squadre e del loro prestigio.

Simile al modello nordamericano sarà anche il sistema di draft, seguendo il quale gli juniores potranno entrare nella lega a 17 anni. In cambio, le squadre giovanili riceveranno una solida compensazione economica per la preparazione del giovane giocatore.

Questo quadro idilliaco viene però rovinato da due circostanze non di poco conto.

Per prima cosa, contro il progetto della EAHL c’è il principale avversario di Fetisov, il capo della FHR, Aleksandr Steblin. A quanto ha dichiarato già mercoledì al giornale economico “Kommersant”, Steblin semplicemente non vede alcuna necessità sportiva per la creazione della nuova lega. Ed evidentemente alcuni club della Superliga sono d’accordo con lui. Solo nove dei diciotto club, infatti, hanno firmato la dichiarazione congiunta. Per cui sulla bilancia c’è una pefetta parità: 50% pro, 50% contro.

In secondo luogo, bisogna ricordare che dopo lo scioglimento dell’URSS vi furono diversi tentativi di creare strutture simili alla EAHL. Dapprima fu il turno della MHL (Mezhnacional’naja Hokkejnaja Liga, Lega Hockeystica Sovranazionale), in cui partecipavano, oltre alle squadre russe, anche club da Lettonia, Bielorussia, Ucraina e Kazahstan. Ma in seguito le squadre non russe furono costrette, soprattutto per motivi economici, ad uscire dalla lega. Dopodichè si propose di creare una lega che includesse anche squadre dell’Europa dell’Est, ma anche quel progetto fallì.

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Insomma, Fetisov ha dato la sua stoccata.
Al di là delle belle parole e dei fiumi di burocratese, bisognerà però vedere cosa verrà davvero realizzato, ma soprattutto occorrerà attendere quale sarà la contromossa di Steblin. In assenza di reazioni da parte di quest’ultimo, vorrà dire che Fetisov ha avuto partita vinta.
Se poi questo sarà per l’hockey russo un bene o un male, lo si vedrà col tempo.

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