Elitserien 2005-06: presentazione campionato: i top teams

Elitserien 2005-06: presentazione campionato: i top teams

di Ste’e Davide:

campionato più povero di stelle, come tutte le top leagues in Europa, ma da molti anni uno dei più interessanti del panorama continentale: anche quest’anno l’Elitserien promette spettacolo di alto livello ai tifosi.

Le favorite sono ancora le finaliste dell’ultima stagione, il Frölunda campione ed i vice del Färjestad, ma alle loro spalle si presenta molto agguerrito un pacchetto di squadre decise a dare battaglia.
Non bisogna dimenticare però che non tutto è rose e fiori nemmeno in un campionato così seguito come la SEL: due delle squadre più famose, MODO e Djurgården, sono infatti in grave crisi economica e sono destinate quest’anno a tenere d’occhio più il portafoglio che la pista. Il MODO ha chiuso la scorsa stagione con un deficit di 2,6 milioni di corone, che porta le perdite degli ultimi 3 anni alla preoccupante cifra di 18 milioni. Peggio ancora sta il Djurgården, che ha annunciato per questa stagione un taglio del 25% nei salari, misura che naturalmente ha provocato l’esodo dei migliori giocatori. Solo un’emissione di azioni ha potuto garantire un minimo di movimento sul mercato.

Ma veniamo all’analisi delle singole squadre, grazie all’aiuto del "superesperto" Ste’ che ha classificato le squadre secondo un possibile ranking finale:

Färjestad:

un primo e quattro secondi posti (di cui tre consecutivi)fanno dei gialloviola ormai un favorito d’obbligo nei pronostici di inizio anno. Un po’ meno "svizzeri" degli anni scorsi – con le partenze del goalie Gerber e di quel Marcel Jenni che era diventato un top player con il passare degli anni e che potrebbe essere una perdita non da poco – hanno rafforzato il roster con gli ottimi difensori Thomas Rhodin, di ritorno dall’esperienza in NLA, e Rami Alanko, dall’Espoo Blues, che va a completare una difesa fortissima con Jonas Frögren, Radek Hamr e Per Hållberg. L’attacco, detto di Jenni, ha perso anche Oscar e Calle Steen, al Leksand e Christian Berglund, al Rapperswill, rimane comunque fortissimo: interessante l’arrivo di Per Ledin dal Lulea, reduce da un’ottima stagione. In porta, partito Gerber, il ruolo di titolare di Daniel Henriksson potrebbe venire "minacciato" dal giovane Christopher Heino-Lindberg, alla sua prima esperienza in SEL, ma con ottime referenze.

Frölunda:

naturalmente il punto interrogativo per i campioni si trova fra i pali della porta: saprà Tommy Salo rimpiazzare il key player Henrik Lundqvist? Molti dubbi rimangono sulla condizione del goalie, non troppo amato dai tifosi (ricordate Svezia – Bielorussia ai giochi olimpici? Beh, se lo ricorda anche ogni svedese…), ma che sicuramente garantisce esperienza e un buon "glove" ai biancorossi. In difesa le tre colonne Ronnie Sundin, Tom Koivisto e AJ Niemi si completano ottimamente a vicenda: molto fisico il primo, eccellente in fase offensiva il secondo, gran difensore "puro" l’ultimo. Accanto a loro è arrivato dal Djurgården l’interessantissimo Johnny Oduya, giovane ma gran fighter, ottimo nella Ceska Pojistovna Cup di inizio mese con la nazionale. In attacco esiste solo l’imbarazzo della scelta, in quello che probabilmente è il miglior reparto offensivo d’Europa: Niklas Andersson, Jonas Johnson, Tomi Kallio, il folletto svizzero Martin Pluss e quel Magnus Kahnberg che ha rifiutato la NHL (Carolina) per continuare a migliorarsi in patria. Dal sempre prolifico settore giovanile, il migliore di Svezia, arriva quest’anno in prima squadra il fratellino di PJ Axelsson Anton, mentre è atteso alla conferma delle qualità fatte vedere nelle 9 presenze dell’anno passato il difensore 19enne Richard Demén-Willaume.

Linköping:

secondo nella regular season dell’anno passato, non ha camnbiato molto nel roster, inserendo giocatori di qualità in ogni reparto: accanto al goalie Frederik Norrena, titolare della nazionale in diverse occasioni, è arrivato Jonas Fransson, già nazionale juniores, in difesa il finnico Mikko Luoma, ex Malmo, si integra bene in un reparto già molto forte; in avanti è lo scorer finlandese Sami Torkki il giocatore che potrebbe assicurare una buona quantità di punti accanto ai key players Jussi Tarvainen, Mikko Peltola e Tim Eriksson

HV71:

dopo il titolo di due anni fa e la deludente stagione scorsa (10° posto), l’estate a Jönköping è stata davvero movimentata e l’HV71 ha vinto sicuramente la palma del miglior mercato.
Il pezzo da 90, nonchè uno dei colpi del mercato estivo, è rappresentato dall’arrivo del velocissimo difensore Lars Jonsson dal Timrå, quando in molti pronosticavano per lui un viaggio oltreoceano. Insieme a lui altri acquisti di qualità: il duro David Petrasek ed il veloce finlandese Mika Hannula dal retrocesso Malmö e l’interessante prospetto Jens Karlsson dal Frölunda. Una difesa rivoluzionata totalmente, ma di grande qualità, a cui manca forse un difensore puro, che ruoterà intorno al goalie Stefan Liv, il classico portiere "matto" capace di prodezze come di topiche clamorose. In attacco un’altra infornata di giocatori dal Malmö: l’interessante centro Björn Melin, che torna alla casa madre dopo un anno e il finnico Mika Hannula, veloce e prolifico. Tra i giovani attenzione al difensore Niklas Hjalmarsson, classe 1987

Timrå

troppe partenze nel roster di Kenta Johansson? E’ questo l’interrogativo che fa collocare il Timrå ai margini della zona alta della classifica: se ne sono andati Niklas Nordgren (Carolina Hurricanes), Jonathan Hedström (Anaheim Mighty Ducks), Yared Hagos (Dallas Stars), Kimmo Kapanen (KalPa),Lars Jonsson, si sono ritirati Valeri Krykov e Tommi Rajamäki, praticamente mezza squadra. I sostituti? Il portiere finlandese Mika Oksa è una mezza scommessa, l’unico difensore titolare arrivato è Carl-Johan Johansson (dal Diusburg) che non vale i partenti e in attacco Janne Laakkonen (dal HPK) è un interessante assist-man, ma non un goleador, mentre gli altri arrivi sono giovani di belle speranze, attenzione ai prospetti Peter Regin e Anton Strålman. Così toccherà alla vecchia guardia superstite, Teemu Aalto e Kalle Koskinen in difesa – Christian Söderström e Kent Manderville davanti, fare da chiocce a queste promesse

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