Elitserien 2005-06: presentazione campionato: le altre squadre

Elitserien 2005-06: presentazione campionato: le altre squadre

di Ste’ e Davide:

proseguiamo la presentazione delle squadre che parteciperanno all’Elitserien 2005-06, esaminando i teams classificati da Ste’ dal sesto posto in poi.

MODO:

detto dei problemi finanziari che affliggono il team, sul piano tecnico la squadra del nuovo coach Harold Lückner (ex Mora) si presenta con un roster molto giovane in difesa, che ruoterà quindi intorno agli esperti Jesper Damgaard, Hans Jonsson e Mattias Timander e senza particolari stars in attacco. Curiosità per i tanti slovacchi arrivati, tutti di buon livello: menzione speciale per Jan Pardavy e Rostislav Pavlikovsky, buoni attaccanti, e per il goalie Karol Krizan, che dovrebbe essere il titolare, anche se il back up di origine polacca Michael Zajkowski ha disputato un’ottima pre-season.

Södertälje:

ha sorpreso un po’ tutti l’anno scorso arrivando fino alle semifinali, ma per molti si è trattato di un exploit difficile da ripetere per il nuovo coach Ulf Taavola, arrivato dallo Skellefteå. Il team gira intorno al goalie slovacco Rastislav Stana, eccezionale la stagione passata, e naturalmente alla star slovena Anze Kopitar, primo europeo scelto al draft di quest’anno, che dovrebbe partire in seconda linea. Praticamente identica la difesa, dove arriva solo il finlandese Pasi Petriläinen, è in attacco che "sprizzano" le novità: dal norvegese Per Åge Skrøder (ex HV71) agli austriaci Brandner e Kollar. Molte aspettative sono concentrate sul cecchino ceco Petr Leska, che potrebbe, come tutta la squadra, diventare la sorpresa del campionato.

Leksand:

inesperienza è la prima parola che viene in mente guardando al roster del neo-promosso Leksand. Tanti giocatori "medi", diversi esordienti a questo livello, molto entusiasmo..ecco quello che può mettere sul ghiaccio attualmente la compagine di Per-Arne ’Pirro’ Alexandersson.
Titolare in porta dovrebbe essere lo slovacco Tomas Duba, in difesa spiccano i nomi di Ladislav Benysek (ex HIFK), del russo Yan Golubovsky (ex SKA) e del finlandese Kimmo Lotvonen, fresco di titolo con il Karpat, mentre le reti in attacco dovrebbero arrivare da Niklas Persson, Mike Watt e Jiri Bicek. Attenzione al centro Jimmie Eriksson, ex Skellefteå, uno dei migliori giocatori della seonda divisione l’anno passato.

Mora:

da Marian Hossa a Peter Fabus…sono entrambi slovacchi ma non è proprio la stessa cosa!
Scherzi a parte, nel Mora di quest’anno sembra essere calata la qualità complessiva del roster, anche se la dirigenza ha investito in molti (troppi?) giocatori stranieri di buon livello. Tra questi spiccano il goalie finnico Petri Vehanen, i difensori Petr Smrek,slovacco, Ross Lupaschuk,canadese e Jarno Kultanen, finlandese e i forwards Jordan Krestanovic e Marko Tuokko. L’attacco non sembra molto produttivo in termini di goals, mentre la difesa è di buon livello, se il nuovo coach Harry Rindell riuscirà a trovare un buon equilibrio, il Mora potrebbe dare fastidio.

Luleå:

attenzione al Luleå: con un roster di buoni nomi questa squadra potrebbe collocarsi stabilmente nella parte alta della classifica. Il portiere potrebbe essere un punto debole del team guidato quest’anno dal coach slovacco Slavomir Lener: troppo giovane il back up David Rautio, spesso insicuro il finnico Tero Leinonen, ex Mora. Ottima invece la difesa, dotata di grandi individualità: allo slovacco Jaroslav Obsut, uno dei migliori nel suo ruolo in Svezia, si affiancano il giovane ed interessante prospetto Johan Fransson, autore di una buona preseason, ed i due nuovi acquisti: l’altro slovacco, il solido Pavel Skrbek (ex Mora)ed il nazionale finnico Pekka Saravo(dal Tappara). Il giudizio sull’attacco ruota inevitabilmente intorno alle condizioni fisiche di Mikael Renberg,molto soggetto ad infortuni; se sta bene l’ex Maple Leafs è ancora un giocatore decisivo. Ma la sorpresa della pre-season è stata il ceco 35enne Vladimir Machulda, arrivato dai norvegesi del Vålerenga, e subito a segno con continuità. Attenzione anche al playmaker Jonas Nordquist. Quando arriverà poi la star Lubos Bartecko, allora alla COOP Arena ci si divertirà.

Brynäs:

un po’ il contrario del Luleå: ottimo in porta, mediocre nelle altre parti della pista, il Brynäs ha probabilmente la miglior coppia di portieri della SEL: Markus Korhonen (se rimarrà) – Johan Holmqvist sarebbero titolari sicuri in quasi ogni altro club. Medio-bassa la difesa, che ha dovuto sopportare oltretutto la defezione di un uomo chiave come Sebastian Sulku, il cui infortunio alla mano ne mette addirittura in dubbio la carriera. Qui spiccano i nomi dell’eterno Tommy Sjödin e dell’interessante Jörgen Sundqvist, ottimo l’anno passato in seconda divisione. Più competitivo l’attaco, con la star NHL Andreas Dackell, il playmaker Mikael Lind ed i due finlandesi: il talentuoso Tommi Miettinen e il prolifico Vesa Viitakoski. Molto molto interessanti due giovani a cui tutti pronosticano un luminoso futuro: il norvegese Erik Spets e Niklas Bäckström, entrambi dovrebbero essere nomi presenti nel prossimo draft NHL.

Djurgården:

il team più vincente dell’hockey svedese (16 titoli, 2 Coppe Campioni) sta fronteggiando una gravissima crisi economica e già il vederlo ai nastri di partenza è un grande successo: la qualità del roster non può che risentire di questa "povertà" e il terzo posto dell’anno passato rimarrà un miraggio: quest’anno il titolo sarà salvarsi (e salvare la società). Promosso in panchina Hans Särkijärvi, coach dell’under 18, ad una lunga lista di cessioni si contrappone ad pochi e modesti arrivi: il goalie finlandese Teemu Lassila dal TPS, già parso inadeguato in preseason, l’attaccante 36enne Per Eklund sono i migliori. I pochi soldi in cassa sono serviti per cercare di trattenere almeno alcuni dei giocatori migliori, come i difensori Ronnie Pettersson e Mika Strömberg e le puinte Kristofer Ottosson, Jimmie Ölvestad e Marcus Kristoffersson. Rimasto anche il norvegese Patrick Thoresen, il migliore in questo inizio stagione.

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