Mondiali Div. I: L’Italia liquida la Lituania in due minuti

Mondiali Div. I: L’Italia liquida la Lituania in due minuti

di Mary Alberghina

Italia – Lituania 5-1 (0-0; 5-1; 0-0)
20:11 Parco in PP, 20:21 Parco, 20:32 Margoni, 22:47 Peca in PP, 33:16 L. Ansoldi, 38:37 Kuliesus (L).

Primo tempo all’insegna dei colori azzurri che dominano l’intero periodo senza però concretizzare in alcuna occasione, nonostante i tentativi di Strazzabosco, De Bettin e Felicetti che si sono resi davvero pericolosi davanti ad Aleinikovas che però non lascia spazi agli avversari.
Il secondo tempo vede l’Italia partire in quarta segnando il primo gol dopo soli 11 secondi dall’avvio della frazione; Parco in posizione centrale infila il disco tra le gambe dell’estremo lituano.
Passano solo 10 secondi quando è di nuovo Parco che, dal punto di ingaggio alla sinistra di Aleinikovas posizionato sul palo, lancia il disco sul palo destro che va ad insaccarsi in rete.
Al 0’32 è Margoni a marcare la terza rete per gli azzurri che al lato sinistro del portiere avversario approfitta del palo lasciato libero.
L’Italia non si ferma e senza lasciare un attimo di respiro ai lituani segna la quarta rete ad opera di Peca che di polso da metà area sfrutta al meglio una superiorità numerica, che vedeva Bernatavicius fuori per gancio con bastone, superando nuovamente il goalie avversario.
Il coach lituano decide, all’ottavo minuto, di sostituire il portiere e fa scendere in campo Dauksevicius che viene messo subito alla prova da Margoni che però colpisce il palo.
Gli azzurri aumentano il vantaggio con Ansoldi al 13’16 che riceve il passaggio ad opera di Felicetti e davanti al portiere infila il disco sul palo destro.
La Lituania segna il gol della bandiera al 18’37 ad opera di Kuliesius in superiorità numerica che in uno contro zero supera Muzzatti.
La terza frazione vede solo una serie di penalità all’Italia che però non vengono sfruttate dalla Lituania; finisce così sul 5-1 come al termine della seconda frazione una partita dominata dagli azzurri, nonostante nella terza frazione l’Italia abbiano concesso più spazi rispetto ai due tempi precedenti.

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