di Davide
gara quattro di semifinale sorride solo al Färjestad, che risolve con qualche patema, soprattutto in questo match, la pratica Södertälje e vola in finale per il quinto anno consecutivo, aspettando di conoscere l’avversario. L’altra semifinale, infatti, ha visto il Frölunda, avanti 3-0 nella serie, sprecare il primo match point, facendosi battere in casa dal Djurgården, in quella che è stata anche la prima sconfitta in questi playoffs.
Il Södertälje conclude quindi una stagione che può considerarsi assolutamente soddisfacente per un team che aveva acciuffato i playoffs solo per differenza reti dopo un annata piena di problemi (cambio di allenatore a metà stagione, abbandono di Olli Jokinen e dei gemelli Ferraro)e che ha recitato la parte del "giant-killer" nei quarti, eliminando il super favorito Linköping, con una prestazione monstre del proprio goalie Rastislav Stana, ritrovandosi in semifinale come il classico vaso di coccio tra quelli di ferro.
Ma vediamo le partite nel dettaglio:
Färjestad – Södertälje 4-3 (2-2, 1-0, 1-1)
03:18 0-1 Anders Burström (T. Pettersson)
05:39 0-2 Anders Burström (Norbäck, Bemström)
07:37 1-2 Jonas Höglund (Berglund, Grönvall)
14:02 2-2 Radek Hamr (Jenni, M. Johansson)
37:45 3-2 Pelle Prestberg (Höglund, Chara) PP2
42:31 4-2 Oscar Steen (Grönvall) GWG
58:51 4-3 Petri Liimitainen (M. Samuelsson) PP1
Davanti a 8.200 spettatori il Färjestad, come detto, completa il poker di vittorie necessarie per approdare in finale, ma gli ospiti, che non hanno nulla da perdere, vendono cara la pelle e scappano subito avanti 0-2, dopo appena 5 minuti con una doppietta di Anders Burström, che trafigge il portiere svizzero Martin Gerber prima riprendendo una respinta su tiro da lontano di Timmy Pettersson,poi con un tiro da distanza ravvicinata,finalizzando al meglio un centro di Erik Norbäck. Rischia lo 0-3 il Färjestad, quando Gerber para su una conclusione a colpo sicuro di Carlsson, e trova invece il goal che riduce le distanza con un’ azione di Jonas Höglund, favorito però da uno scivolone di Niclas Havelid. Qui la partita cambia, o forse comincia davvero, perchè i padroni di casa premono sull’acceleratore e, dopo un palo di Mathias Johansson, trovano il pari con Radek Hamr, servito da un magnifico assist di Jenni, che batte Rastislav Stana da pochi passi, infilando il disco tra i gambali del portiere. Stana, vero protagonista di questi playoffs, si riscatta all’inizio del secondo periodo con un miracoloso intervento su Marcel Jenni, mentre non può nulla su una conclusione di Pelle Prestberg, coi gialloviola in doppia superiorità numerica, servito però da un Jonas Höglund probabilmente in off-side. Proteste vibranti da parte della panchina ospite e arbitro che espelle il tecnico Mats Hallin. Il 4-2 nasce invece da una clamorosa topica del portiere slovacco, che si fa passare sotto i gambali un tiro senza pretese da oltre la linea blu del giovane Oscar Steen, che festeggia così nel migliore dei modi la fresca, ed un po’ imprevista, nomina a rookie dell’anno. A poco più di un minuto dalla fine, in superiorità numerica, Petri Liimitainen risolve una mischia davanti a Gerber per la rete del definitivo 4-3.
Frölunda – Djurgården 3-4 (1-0, 1-2, 1-2)
13:03 1-0 Daniel Alfredsson (Axelsson)
23:18 1-1 Marcus Nilsson (Tjärnqvist)
28:06 1-2 Nils Ekman (Tjärnqvist)
33:16 2-2 Niklas Andersson (J. Lundqvist, Alavaara)
44:24 3-2 Daniel Alfredsson (N. Andersson) SH1
45:44 3-3 Patrick Thoresen (Ekman, M. Nilson)
52:07 3-4 Daniel Tjärnqvist (Ekman) SH1-GWG
Se nell’ultima sfida a Stoccolma era stato il Djurgården ha buttare via la gara con un errore marchiano di Dan Boyle (ironicamente premiato come miglior difensore del campionato perima del match) a 14 secondi dal termine; questa volta è il Frölunda a scivolare sulla classica buccia di banana, subendo il goal decisivo di Daniel Tjärnqvist in superiorità numerica e perdendo, come detto, la prima partita in questi playoffs, fino ad ora immacolati. L’impressione però è che si tratti davvero di un incidente di percorso e che i vincitori della regular season possano chiudere a loro favore la serie.
Si parte con la festa dei 9.000 spettatori della Scandinavium arena e con due occasioni per il Frölunda: un palo pieno di Niklas Andersson dopo che Theodore aveva dovuto spazzare il puck su un’altra leggerezza di Dan Boyle e una paratona dello stesso goalie canadese su Tom Koivisto. Logica conseguenza di questa "produzione" di occasioni da rete, il goal di Daniel Alfredsson, nato da un recupero "alla Gattuso" di Per-Johan Axelsson, che offre al capitano dei Senators un puck da scaricare alle spalle di Theodore. Poco dopo è però il portierone di Montreal ad avere la meglio sullo stesso Axelsson: in questo clima da assalto a forte apache è quindi inaspettato, ed anche un po’casuale, il pareggio di Marcus Nilsson, all’inizio del secondo periodo, che "si trova" a ribattere un missile dalla distanza di Tjärnqvist, micidiale questa sera da lontano. Cinque minuti dopo però, Nils Ekman (nella foto con Tjärnqvist), con un tiro che passa in mezzo alle gambe di Henrik Lundqvist, avvisa che il Djurgården non è a Goteborg in gita di fine campionato. Ed un minuto dopo ci vuole il miglior Lundqvist, che para da terra allungando il bastone, per evitare il 1-3 ancora di Nilsson. Il 2-2 dei padroni di casa nasce dalla tenacia di Jan-Axel Alavaara, che va a recuperare un disco nell’angolo e lo offre a Niklas Andersson per un facile tap in. Lo stesso Andersson serve poi ancora Alfredsson, che realizza un goal bellissimo con un tiro dal basso verso l’alto che Theodore non vede nemmeno. 3-2 Frölunda nel terzo periodo e finale che sembra assicurata per i rossi, ma il Djurgården mette in campo la tranquillità (o la disperazione?) di chi non ha più nulla da perdere e trova il pareggio con il norvegese Patrick Thoresen, ben servito da Ekman, e poi, come detto, trova addirittura il goal della vittoria in inferiorità: Ekman, ancora lui, ruba il puck a Andersson, si accentra e serve all’indietro l’accorrente Tjärnqvist: tiro forte e preciso a superare Lundqvist. Il Frölunda ha ancora un’occasione per pareggiare la partita: ancora un tiro fortissimo di Alfredsson, Theodore non trattiene, ma il disco che sta per finire inporta viene salvato sulla linea da Mikael Johansson.