Milano – Cortina gara-3: la cronaca.

Milano – Cortina gara-3: la cronaca.

di Francesco.

Avevamo definito le prime due gare avvincenti ed emozionanti, quella a cui abbiamo assistito questa sera all’Agorà le batte entrambe. Il Milano ha avuto la meglio ma solo all’over time, dopo che le due squadre si sono rincorse nel punteggio. La formazione di casa parte bene, sembrando più reattivo rispetto alle gare precedendi, passando indenne anche una penalità fischiata ai danni di
Lehtonen per bastone alto. Ma come già capitato quando i Vipers si sbilanciano in attacco alla ricerca del gol il Cortina colpisce e questa volta per ben due volte in un minuto, al 6.37 Pettersson si presenta davanti a Eriksson gli porta via il disco ma serve Hult che appoggia in rete, il secondo parte da Cullen che dopo essere entrato nel terzo avversario passa il disco a Strom, posizionato dietro alla gabbia, serve De Bettin, solo dalla zona dell’ingaggio fredda il portiere rossoblu con un tiro preciso. Il Milano reagisce accorciando le distanze al 11.20 sfruttando al meglio una superiorità numerica, in panca puniti Boman per ostruzione, Helfer serve Savard che con un tiro preciso passa Gravel tra i gambali. I Vipers sfiorano la parità ancora con l’uomo in più sul ghiaccio, prima con Di Maio solo davanti a Gravel spreca mandando fuori, poi con un tiro di Savard e ancora con Adams che manca la deviazione vincente sotto porta. Il gol arriva al 17.45 in penalità
differita Savoia serve Lehtonen che spalle alla gabbia segna in back. Al 19.15 Savoia viene mandato in panca puniti per due minuti per colpo di bastone, dopo la sirena si accende un parapiglia che costerà 2+2 a Smith e Ciglenecki per eccessiva violenza e altri due minuti a Peca per colpo di bastone.
Il secondo drittel si apre così con una doppia superiorità per gli ampezzani, ma è il Milano a sfiorare il vantaggio, Savoia in contropiede finta su Gravel sbilanciandolo per poi servire Helfer che manda fuori a porta sguarnita nell’azione successiva Eriksson si salva dopo un batti e ribatti davanti alla sua gabbia, il golie rossoblu protesta vivacemente per un colpo subito ma Pianezze lo punisce con 10 minuti di penalità. Al 3.30 arriva il terzo gol della formazione di casa ancora in superiorità numerica, penalità per Mosnar, Di Maio nel traffico davanti a Gravel trova l’angolo giusto segnando, ma passano poco più di due minuti e Cullen dopo aver ricevuto da De Bettin fredda Eriksson con una bomba dalla blu. Verso il settimo pioggia di penalità per i Vipers, Chitarroni viene mandato negli spogliatoi reo di aver colpito un avversario con eccessiva durezza in più 5 minuti di penalità per lui e altri due
alla panchina del Milano per comportamento antisportivo, così la formazione di casa inizia un lungo periodo in inferiorità numerica, anche a causa ulteriori penalità ad Adams 2+10 fallo e proteste e a Eriksson per spostamento della gabbia. In questo susseguirsi di avvenimenti il Cortina sfiora più volte il vantaggio, giocando anche con quattro attaccanti ma senza andare a segno. Verso il minuto 12 la situazione si inverte, sono gli ampezzani a trovarsi in doppia inferiorità, fuori prima Pettersson e poi Strom, il Milano ne approfitta andando a segno ancora con Di Maio che dopo aver ricevuto da Tkaczuk mette il disco alle spalle di Gravel con un tiro preciso all’incrocio. Passano pochi minuti quando al 16.37 le Vipere si portano in doppio vantaggio ancora con l’uomo in più sul ghiaccio, fuori Mosnar, è Tkaczuk a segnare dopo un batti e ribatti davanti alla gabbia di Gravel.
Il terzo periodo si apre con il Milano in avanti ma Cullen, servito da Adami si esibisce in una serpentina tra i giocatori rossoblu scartando tutti e superando anche Eriksson, applausi anche dai tifosi casalinghi. Il Cortina continua la rincorsa al gol e lo trova al 7.33 in superiorità numerica Hult mette alle spalle del golie rossoblu dopo due parate su Lennartsson. Le due squadre continuano ad affrontarsi a viso aperto, con occasioni da ambo le parti ma il risultato non cambierà neanche con le penalità inflitte prima a Ciglenecki e poi a Felicetti, mandando così la partita al tempo supplementare.
Come detto il Milano vince, infatti bastano 23 secondi per vedere e Savard fa tutto da solo entra nel terzo ampezzano, salta due avversari e infila Gravel per la gioia della squadra e dei tifosi milanesi.

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