Ghiaccio e Limone: Time Out

Ghiaccio e Limone: Time Out

Martedì sera, al Palaonda e all’Odegar sono state disputate le partite valide per Gara-4 di semifinale, sfide agonistiche che hanno decretato la prima finalista della stagione – Milano – e l’avvicinamento all’agognata meta da parte del Cortina ma andiamo con ordine.

Bolzano – Milano: Milano sigla il 4 a 0 che sancisce l’accesso alla finale da parte dei meneghini. Previsioni rispettate dunque per una squadra che ha ormai consolidato un ciclo vincente portanto la stringa positiva a 5 finali consecutive.
Milano era la squadra favorita all’inizio della stagione e si è dimostrata tale per tutto l’arco dell’anno. Ha un roster di tutto rispetto ed una volontà di ferro nel raggiungere i propri obiettivi.

Il Bolzano ci ha provato ma il divario psicologico era troppo elevato per poter ipotizzare un miracolo delle volpi.
Parliamo di mentalità e non certo di qualità in quanto la formazione bianco rossa può vantare un roster di tutto rispetto in grado di competere con i campioni d’Italia uscenti ma forse – come afferma il portiere bolzanino Gunther Hell – la paura dell’avversario ha portato a questo risultato.
Il Milano invece segna e sovrasta l’avversario con la grande forza che deriva da una determinazione senza pari nel voler raggiungere il proprio obbiettivo che per certi giocatori non deve essere facile.
I tasselli storici – Chitarroni, Busillo per fare un esempio non sembrano certo appagati dalla striscia positiva di questi anni e il merito di questo stato mentale è da attribuire a coach Insam che riesce a tenere la squadra assetata di vittoria.
In questa sfida sono molte le stelle sul ghiaccio ma noi scegliamo al momento un giocatore nostrano, Harmin Helfer, che non ha nulla da invidiare a molti suoi colleghi ben più blasonati. Sull’altro fronte invece le stelle d’oltre oceano hanno illuminato la pista con le loro giocate eccezionali ma – putroppo per loro – poco concrete.
Belanger e Schaefer sono dei grandissimi giocatori e si vede ma – come dice sempre Hell – il Bolzano ha bisogno di un elevatissimo volume di gioco prima di arrivare ad una conclusione veramente pericolosa.

Che aggiunger del Bolzano…. le notizie che giungono non sono certo rosee, l’eliminazione ci sta’, per quanto detto prima forse però il 4 a 0 era un risultato da evitare. E’ un’onta che sarà difficile da digerire perché l’arrendersi di fronte alle innegabili difficoltà non è cosa da poco. Questo discorso vale forse di più per la dirigenza della società, la speranza è che il Bolzano possa trovare la forza – anche economica – per rimanere nel campionato che conta anche l’anno prossimo.

Dall’altra parte invece il Cortina comincia a prendere le misure ad un Asiago rivelazione. Dati per spacciati ed in difficoltà i leoni sono approdati alla semifinale con grande grinta ed esperienza e sicuramente si giocheranno tutte le carte per cercare di trovare l’ennesima finale.
Il giocatore di riferimento rimane Rico Fata, uno che non ha certo bisogno di presentazioni ma tutto l’organico si presenta di prim’ordine. Lascia solo un po’ perplessi la situazione “portieri”. Ieri sera Streit ha chiuso con una media di 0,879 che non è certo una prestazione da play off.
Il Cortina – dal canto suo – ha recuperato la rotta o meglio dire le sue punte di diamante hanno ricominciato a produrre quel gioco efficiente. De Bettin e Cullen hanno ritrovato lo smalto della stagione regolare con l’aggiunta importantissima di Strom che guida la classifica marcatori dei play off con 14 punti in dieci partite ed è in testa alla classifica delle “3 stelle” con un largo margine di vantaggio segno evidente della sua importanza per i cortinesi.
Gara-5 in caso di vittoria tra le mura ostiche dell’Olipico dell’Asiago – la situazione diverrà molto ingarbugliata dove conterà la volontà più che altre qualità siano esse tecniche o tattiche.

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