Cortina – Asiago 4-2 (0-0; 1-0; 3-2)
Dopo le prime due semifinali in cui le due formazioni avevano fatto saltare il fattore campo, si torna a giocare all’Olimpico di Cortina. Il Cortina, recuperato Lennartsson da uno stato influenzale, può schierare sul ghiaccio tutti i propri effettivi; l’Asiago, invece, si vede costretto a rinunciare agli infortunati Cirone e Drew Omicioli e allo squalificato Scandella.
L’Asiago parte forte, mostrando, come d’abitudine, un buon forececking sin dai primi istanti di gara: le prime fasi di gioco, però, appaiono abbastanza confuse con entrambe le formazioni che tentano la via del gol senza, però, sbilanciarsi troppo in fase di copertura. La squadra dell’Altopiano prova spesso ad impensierire Gravel con tiri dalla blu, ma l’ex goalie giallorosso si fa sempre trovare pronto su ogni conclusione. L’occasione più ghiotta capita, però, sulla stecca di Ström: al 13:28 Streit esce dalla gabbia per controllare un disco, ma si fa soffiare il disco dall’attaccante svedese che, però, non riesce ad inquadrare la porta da posizione molto defilata.
Gli animi si scaldano e si accende una rissa dopo il suono della sirena: a farne le spese saranno Hard e Lennartsson che si accomoderanno nel penalty-box per i primi 4 minuti della terza frazione.
Passano 3 minuti e 35 secondi e l’Asiago giunge al pareggio: Fata manovra un ottimo disco e lo serve a Quintal. IL difensore asiaghese fa partire un missile dalla blu che, dopo essere passato tra le gambe di alcuni giocatori, si infila a fil di palo alla destra di Gravel. Tutto da rifare quindi per gli uomini di Nilsson che cercano di sorprendere Streit con due tiri in rapida successione di Pettersson. Il gol del vantaggio arriva al 7:11 ad opera di Ciglenecki: Ström e Cullen mettono in difficoltà Streit che para le loro conclusioni concedendo una serie di rimbalzi. Il disco arriva al nazionale sloveno che dopo essersi sistemato il puck regala il vantaggio ai suoi. Il match è entusiasmante, la posta in gioco è alta e nessuna delle due formazioni vuole regalare il vantaggio nella serie all’altra: 30 secondi dopo il vantaggio ampezzano Mike Omicioli sfrutta la sua velocità per sfuggire alla marcatura dei terzini avversari. Giunto al tiro, però, il veloce attaccante viene atterrato da Mosnar che si accomoderà in panca puniti per 2 minuti. Sarà proprio questo powerplay a riportare la partita in parità: Strazzabosco tira dalla blu ed è bravo Luca Rigoni a deviare la conclusione del proprio capitano alle spalle di Gravel all’8:30 anche se la marcatura sembra viziata da un fuorigioco non segnalato dal linesman. Gli animi si surriscaldano ulteriormente: al 10:15 Tommasello, nel tentativo di fermare Da Corte, colpisce al viso il difensore auronzano che rimane a terra sanguinante. Anche in questo caso Masè non vede assolutamente nulla e la partita continua senza alcuna penalità. La svolta del match al 16:32: un’indomabile Cullen va alla caccia del puck perso da un difensore asiaghese al limite del proprio terzo difensivo. Streit perde l’attimo per uscire dalla gabbia per mandare lontano il disco, ma decide di tentare ugualmente sfidando il forececking dello statunitense. Il disco arriva a De Bettin appostato dalla blu che non ha difficoltà ad insaccare il disco con uno slap a porta praticamente vuota. Com’è ovvio gli ospiti tentano il tutto per tutto: al 18:37 Streit si accomoda in panchina per dare spazio ad un uomo di movimento in più, ma è Hult ad uscire dal proprio terzo col disco e ad insaccare al 19:42 per il più comodo degli empty net goals.
Bella partita all’Olimpico. La posta in palio era alta e si sentiva. Un ottimo Cortina senza sbavature in fase difensiva, riesce a mantenere il fattore campo e a portarsi avanti nella serie contro un Asiago dall’indubbio valore e che sicuramente venderà cara la pelle in gara 4 all’Odegar.
Prossimo match, quindi, in programma all’Odegar di Asiago martedì 8 marzo alle ore 20.45.