Merano-Gherdeina: la cronaca di gara 3

Merano-Gherdeina: la cronaca di gara 3

di Gianpaolo

Merano-Gherdeina 4-5 (1-0, 3-4, 0-0, 0-0, 0-1)

MERANO – Il Merano fallisce clamorosamente la prima occasione per chiudere i conti e si fa superare ai tiri di rigore da un Gherdeina che pur dimostrandosi nettamente inferiore ha imbroccato una di quelle serate in cui tutto va per il verso giusto. La sconfitta ha l’amaro sapore della beffa per i padroni di casa che al 26’ erano avanti di tre reti dopo aver fallito almeno una decina di occasioni e poi sono inspiegabilmente crollati dal punto di vista mentale consentendo all’avversario di segnare quattro volte e di ribaltare l’esito della gara. Una reazione d’orgoglio ha portato al pari, ma da lì in poi è iniziata la serata di grazia di Walter Ploner che ha parato l’impossibile ma è stato aiutato spesso anche dalla fortuna, questa sera non certo dalla parte del Merano. E pensare che il primo tempo era stato un autentico monologo degli uomini di Stefan Mair: sbloccato il risultato al 7’16’’ con Hinks su azione di contropiede assistito da Huber, si è giocato praticamente ad una sola porta. Pochi secondi dopo Gallo è solo davanti a Ploner, ma il portiere si distende ottimamente sul ghiaccio e chiude lo specchio. Al 12’ una lunga ed insistita azione della prima linea si conclude con un tiro ancora di Massimiliano Gallo che colpisce il palo esterno. Tre minuti dopo anche Hinks si ritrova tutto solo davanti al goalie del Gherdeina ma non riesce a realizzare. Nel proseguo Ansoldi liberato benissimo da Fraser sbaglia anche lui un gol già fatto. Seguono due buone occasioni per Hinks e Pixner, ma il puck non vuole saperne di entrare di nuovo. Il secondo drittel si apre con la rete di Gallo che buca Ploner tra i gambali (21’04’’), pochi instanti dopo è Hinks che solo davanti al portiere indugia troppo e consente all’estremo di pinzare un attimo prima che il disco superi la riga. Il canadese si rifà al 25’02’’ finalizzando finalmente un "uno contro zero" su imbeccata di Fraser. Qualcuno pensa che il discorso qualificazione sia già chiuso, ma 23 secondi dopo Peach ben servito da Smith accorcia le distanze. Il Gherdeina ci crede e trova la seconda rete in situazione di quattro contro quattro ancora con Peach (29’33’’): la deviazione di Pircher mette Tragust fuori causa. Neppure un giro della lancetta dei secondi ed il gardenese completa l’hattrick sfruttando un rebound lasciato da Tragust. I ladini rischiano di tornare subito sotto: Hinks per la quarta volta in questa gara si trova a duello con Ploner, ma esce sconfitto. Sugli spalti si inizia a temere la beffa e al 36’16’’ Manuel Demetz dalla blu indovina l’incrocio dei pali alla sinistra di Tragust che coperto non può intervenire. Ansoldi in doppia superiorità numerica scaccia l’incubo al 38’13’’, ma il terzo drittel si preannuncia carico di tensione. Le occasioni per segnare sono ancora tutte del Merano, ma Walter Ploner decide di chiudere a chiave la porta del Gherdeina. Qualche volta non è perfetto nella parata, ma nessun avversario è mai pronto a sfruttare i rimbalzi che lascia e i suoi compagni riescono a liberare il terzo ogni volta. La più nitida occasione è per Rossi De Mio solissimo al 52’, ma anche stavolta il goalie avversario dice no e respinge il tiro. Nel finale possibilità per Hinks e Huber di chiudere il match, ma manca sempre quel pizzico di fortuna necessario per superare un portiere in serata di grazia. Si va all’overtime e dopo tre minuti Ansoldi si libera della difesa del Gherdeina, ma all’ultimo momento viene steso da Brugnoli. Ci potrebbe stare il penalty, ma l’arbitro Pichler si limita ai due minuti. Con l’uomo in più il Merano fa girare bene il disco, va al tiro in maniera pericolosa, ma la gara sembra proprio segnata. I dieci minuti trascorrono senza reti: il vincitore lo decideranno i tiri di rigore. Hinks e Peach sbagliano, Ansoldi perde all’ultimo momento il controllo del disco e Smith segna. Sembra già tutto finito per il Merano, ma Lutz infila sotto la traversa di Ploner e Tragust dice di no ad Ivan Demetz. Poi è Pixner a farsi ipnotizzare e l’esperto Brugnoli non si lascia sfuggire l’occasione. L’ultimo rigore lo tira il coraggioso capitano Andreas Huber, ma non è il suo mestiere e si vede. Perchè Fraser si è tirato indietro? I ladini fanno festa per una vittoria alla quale non credevano neanche loro. Magari era proprio destino che finisse così, ma per il Merano molto da meditare. Bisognerà capire come sia stato possibile smarrire quella concentrazione in fase difensiva che aveva limitato ad una le marcature subite nelle prime due gare della serie e soprattutto come si possano sbagliare così tante occasioni da rete. Mercoledì sera si torna a Selva di val Gardena, l’esito della serie è ancora in discussione.

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