Renon – Cortina: la cronaca di Gara 4

Renon – Cortina: la cronaca di Gara 4

di Alberto Manaigo

Renon – Cortina 3-7 (2-1; 0-4; 1-2)

Ritten Arena gremita in ogni ordine di posti ieri sera a Collalbo per una sfida determinante ai fini dell’equilibrio di questa sfida nei quarti di finale.
Assenti nei padroni di casa Stevanoni e Daccordo (stagione finita per loro), mentre il Cortina deve fare a meno di Zandonella.
Dopo 3 minuti e 39 secondi il Renon torna a dare sfoggio del proprio cinismo sotto porta: con Adami in panca puniti per scontare una penalità inflitta da Masè a Gravel, Malone riesce a portarsi verso la gabbia ampezzana e a infilare il puck nel piccolo spazio lasciato da Gravel tra gambale e palo. Gli uomini di Nilsson, però, non cadono nell’errore commesso nelle partite precedenti e tornano a giostrare il disco con lucidità, tanto che al 6 minuto con una bella azione la prima linea ampezzana raggiunge il pareggio: Boman imposta lasciando a Pettersson che con una finta mette fuori causa la difesa del Renon. Il disco giunge ad Hult che dopo aver fatto sedere Maund, insacca alle sue spalle. Il forechecking del Cortina si fa letteralmente asfissiante ma è ancora il Renon a passare: nell’unica azione concessa dagli ampezzani agli uomini di McKay negli ultimi 10 minuti è ancora Malone ad insaccare un rebound lasciato da Gravel su tiro di Senoner dalla blu. Il copione sembra essere lo stesso delle altre sfide e l’intervallo arriva provvidenzialmente a far tirare il fiato alle due squadre.
La seconda frazione si apre con gli ampezzani in situazione di inferiorità: il Renon prova a far male con Blanchard e con Ansoldi che colpisce un palo, ma al 2:13 Pettersson recupera un disco dietro alla propria porta e se ne va in contropiede offrendo al centro per Ström la più ghiotta delle occasioni. E’ proprio Peter Ström a salire in cattedra e a portare la propria squadra per mano prima al pareggio e poi in vantaggio grazie al suo personale hat-trick in 5 minuti e mezzo di gioco: dopo aver raggiunto il pareggio, lo svedese concede il bis concretizzando una azione ben manovrata dalla seconda linea ampezzana e perfeziona il 2-4 battendo ancora Maund. La sete di rivincita degli ampezzani, però, non è ancora appagata e dopo aver continuato a schiacciare il Renon nel proprio terzo arriva anche la marcatura di Pettersson: Mosnar fa partire un missile dalla blu che lambisce il palo e, rimbalzando dietro alla gabbia di Maund trova un prontissimo “Duracell” a recuperarne il rimbalzo e ad insaccare sul primo palo.
Partita, quindi virtualmente chiusa. Tanto che nel terzo periodo Maund lascia il posto a Kelleher. C’è tempo, però per confezionare un altro hat-trick: è quello di Hult che al 3:03 mette a segno la propria seconda marcatura personale concretizzando l’ottimo lavoro di un Pettersson mai domo.
Il terzo sigillo personale dello svedese avviene al 13:46 con un empty net goal: con il Renon in superiorità numerica, McKey decide di togliere Kelleher per avere il doppio vantaggio di uomini sul ghiaccio. Hult, però, è bravo a recuperare il disco dopo in ingaggio e a depositare il puck nella rete sguarnita. C’è spazio, dunque, anche per la questa linea ampezzana composta da Menardi, Federico Adami e Alberti che conclude la partita regalando un po’ di fiato ai propri compagni.
La partita si chiude sul 3-7 in virtù della marcatura di Ansoldi che, al 19:31, batte Gravel con un bel rovescio dopo un’azione di contropiede.
Equilibrio ristabilito nella serie, dunque, con un Cortina che, recuperata la lucidità persa in gara 2 e in gara 3, ha indubbiamente dominato la partita continuando a fare il proprio gioco risultando molto più concreta del solito a fronte degli ormai consueti 50 tiri a partita scagliati contro la gabbia avversaria. Il Renon dal canto suo, costretto a dover recuperare, ha dovuto snaturare il proprio gioco e non ha più trovato il bandolo della matassa per rimettere in piedi la partita.
Gara 5 di si disputerà all’Olimpico di Cortina martedì 22 febbraio: saranno sicuramente assenti Scapinello tra gli ampezzani e Stocker tra gli altoatesini, a causa delle penalità partita comminategli da Masè in seguito ad una rissa che ha coinvolto tutti i giocatori delle due squadre al 7:27 della seconda frazione di gioco.

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