Una testa, un voto

Una testa, un voto

di Claudio Merlo

“Lasciateli votare”. A poche ore dalla fumata nera dell’ultimo incontro a Washington tra proprietari ed NHLPA, Eugene Melnyk lancia la sua provocazione. Il patròn degli Ottawa Senators, in un’intervista concessa al quotidiano canadese Globe and Mail, si dice convinto che se i 700 giocatori dell’NHL avessero l’opportunità di votare individualmente e segretamente sull’adesione o meno all’ultima proposta delle franchigie nordamericane, il risultato della consultazione riserverebbe una bella sorpresa per gli uomini del sindacato, motivo per il quale L’NHLPA si guarda ben dal metterlo in atto. Questo a rincarare la dose rispetto a quanto avesse già sostenuto il collega dei Dallas Stars, Tom Hicks, secondo il quale i giocatori si erano appena lasciati sfuggire la migliore proposta che potesse mai uscire dal fronte dei proprietari.
I giocatori non sembrano aver accusato il colpo: per Scott Walker, che rappresenta in sede di trattative i colleghi dei Nashville Predators, non solo la stagione è già saltata, ma il lockout potrebbe proseguire anche nella prossima. Ancor più drastica l’icona dei Detroit Red Wings, Brendan Shanahan, che in un’intervista ad ESPN non ha escluso che questo stallo possa proseguire per tre stagioni.

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