Dopopartita Milano – Asiago: intervista a Gianfilippo Pavone

Dopopartita Milano – Asiago: intervista a Gianfilippo Pavone

Il ghiaccio dell’Agorà è ormai divenuto il palcoscenico preferito per le prime apparizioni di nuovi e giovani portieri italiani. Dopo Kerschbaumer del Bolzano ecco Gianfilippo Pavone, 17 anni.

HockeyTime: Con l’uscita repentina del portiere titolare Lobbia ecco che a sorpresa devi debuttare in una partita difficile ed impegnativa buttandoti nella mischia ad incontro iniziato…raccontaci allora questa tua prima esperienza”

Gianfilippo Pavone: E’ stata molto dura, quando ho visto uscire Nicola (Lobbia ndr) le mie gambe hanno cominciato a tremare. Ero spaventato e molto emozionato, non mi capita tutti i giorni di giocare di fronte a tante persone e contro una squadra del livello dei Vipers che vanta un roster eccezionale. Sono ancora emozionato anche adesso che la partita è finita. Sono comunque orgoglioso per quanto ho fatto questa sera.

HT: Sei partito molto convinto e nei primi minuti sei stato molto efficace a difendere la tua gabbia e abbiamo notato che i tuoi compagni di squadra ti incitavano e ti facevano i complimenti ad ogni intervento, come giudichi la tua prestazione?

GP: I compagni mi hanno molto aiutato sia dal punto di vista del gioco che mentale e devo ringraziarli tutti per tutto il sostegno che mi hanno dato. Hanno capito perfettamente la mia situazione e si sono fatti in quattro per me.
Devo anche ringraziarli in quanto se non ho preso più di quattro gol è merito loro. Hanno difeso più del solito e questo perché hanno voluto a tutti i costi cercare di non farmi prendere troppi gol alla mia prima apparizione.

HT: Parliamo un po’ della partita che ti ha visto protagonista. Un inizio buono per l’Asiago; sotto di due marcature in una partita che era tutta da giocare alla fine del primo periodo. Poi però la squadra si è un po’ persa fino a giungere ad un passivo un po’ pesante….

GP: E’ stato un calo di tutta la squadra, loro (il Milano ndr) hanno un gioco molto veloce e distribuiscono il puck in modo eccellente. Noi abbiamo visto che in certi momenti della partita potevamo giocare alla pari ma il più delle volte era evidente una certa differenza tra le squadre. Poi loro hanno anche Eriksson che nei momenti che serve è sempre pronto ed efficace.

HT: Passiamo ai playoff che vi vredranno opposti al Fassa o al Varese, come vedi tu la prima sfida della fase finale?

GP: Se potessi scegliere sicuramente preferirei il Fassa anche perché Varese è una trasferta molto lunga ed alla fine i tanti chilometri potranno incidere parecchio sulla freschezza del roster, per il resto staremo a vedere contro chi ci dovremo scontrare.

Ringraziamo Gianfilippo Pavone e la società A.S. Asiago per la disponibilità.

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