Martin Pavlu: il Merano può arrivare fino in fondo

Martin Pavlu: il Merano può arrivare fino in fondo

di Gianpaolo

Meranarena, ore 21. Vedere Martin Pavlu sul ghiaccio, il modo in cui dà indicazioni e spiegazioni ai giocatori del Merano, ti fa intuire come si sia calato nel nuovo ruolo con la stessa passione e lo stesso impegno che ci metteva quando giocava ad hockey. Proprio come te lo immaginavi da coach, pronto a dare la carica giusta che servirà per arrivare fino in fondo a questa serie A2. Lo abbiamo incontrato al termine dell’allenamento.

HockeyTime "Sei rimasto alla finestra per i primi mesi di questa nuova stagione, poi una settimana fa hai accettato l’offerta del Merano ed ora sei assistant coach della squadra con la quale l’anno scorso hai concluso una carriera da giocatore che resterà probabilmente unica nel panorama hockeystico nazionale. Nel tuo futuro ti farai valere anche come allenatore?"

Martin Pavlu "No, non ho deciso che nel mio futuro ci sarà per forza una carriera di allenatore. Per me si tratta di un’interessante esperienza che ho intenzione di fare da qui alla fine di questo campionato di A2 con il Merano. Stefan Mair mi ha chiesto di dargli una mano ed ho accettato volentieri, anche perchè sento di avere un debito con il Merano visto che nella stagione scorsa non ho potuto dare il mio apporto da gennaio in poi".

HockeyTime "Ti stai riferendo all’infortunio che purtroppo ti ha tenuto fuori nelle fasi conclusive dello scorso torneo e di fatto ha segnato la fine della tua lunga avventura sulle piste ghiacciate italiane. Quanto ti è dispiaciuto dover terminare in questo modo la tua carriera?"

Martin Pavlu "Mi è dispiaciuto moltissimo, sia per me sia per tutta la squadra perchè abbiamo ottenuto poco rispetto alle nostre reali potenzialità. Eravamo una delle formazioni migliori come punti ottenuti, poi in pochissimi giorni Cardarelli ha abbandonato Merano ed io e Massimo Ansoldi ci siamo infortunati. Nello spogliatoio il contraccolpo psicologico si è sentito, perdere una linea intera di attaccanti così crea una situazione non semplice da gestire. Peccato, perchè se non avessimo incontrato il Milano nei quarti avremmo avuto tutte le possibilità di raggiungere la semifinale".

HockeyTime "Visto come sono andate le cose, non ti ha sfiorato neppure per un momento il pensiero di giocare un altro campionato, anche in considerazione del fatto che il Merano per questa stagione ha scelto di disputare la A2?"

Martin Pavlu "No, non ci ho mai pensato. La decisione di chiudere la carriera l’avevo già presa prima che iniziasse la scorsa stagione, ci ho riflettuto a lungo perchè volevo essere sicuro di non avere rimpianti e non avrei cambiato idea in nessun caso. L’infortunio che ho avuto è stato un segnale ulteriore: ho capito che arrivato a 42 anni il mio fisico non era più quello di un tempo e che era arrivata l’ora di chiudere con l’hockey giocato".

HockeyTime "Come vi dividerete i copiti tu e Stefan Mair?"

Martin Pavlu "Sia io che Stefan andremo in panchina. Lui continuerà a fare quello che ha fatto fino ad ora, io cercherò di dargli una mano, facendo attenzione a determinate situazioni che un allenatore non ha sempre il tempo di notare perchè è impegnato a disporre sul ghiaccio nella maniera migliore i suoi uomini. Come gli avversari impostano il powerplay ad esempio, oppure come si muovono in penalty killing".

HockeyTime "Nella tua carriera hai avuto tanti allenatori. Da chi hai appreso qualcosa, a chi ti ispirerai di più in questa tua avventura sia dal punto di vista umano che da quello più prettamente tecnico?"

Martin Pavlu "Dal punto di vista umano direi Brian Lefley, che è stato mio allenatore in Nazionale. Aveva un ottimo rapporto con tutti i giocatori, sapeva che cosa erano in grado di dare alla squadra ed era capace di motivarli. Riguardo l’aspetto tecnico, di allenatori che abbiano lasciato veramente il segno non credo che ce ne siano stati in Italia nel periodo in cui ho giocato io".

HockeyTime "Come valuti il cammino del Merano in questa stagione?"

Martin Pavlu "A mio parere il Merano ha disputato un buon torneo fino a questo momento. Sono tutti giocatori abituati ad una categoria superiore, avere le giuste motivazioni quando ci si trova improvvisamente in A2 non è semplice. Poi non dimentichiamo che tutte le altre squadre contro il Merano si impegnano al massimo per centrare una vittoria di prestigio. Ritengo che abbiamo tutte le carte in regola per andare fino in fondo. Stefan ha fatto un ottimo lavoro, in particolare lanciando giocatori di talento come Thomas Tragust ed Andreas Lutz".

HockeyTime "Il Merano sta lottando per il primo posto in regular season con l’Egna. Che impressione ti ha fatto questa squadra con la quale, tra l’altro, hai disputato un incontro di beneficienza qualche tempo fa?"

Martin Pavlu "L’Egna è una squadra che ha sorpreso tutti in questo torneo. Hanno avuto la fortuna di avere un centro come Armando Chelodi che è in grado di passare molto bene il disco ed un attaccante come Milan Blaha capace di finalizzare i passaggi e garantire un buon numero di reti. Ma anche se si riescono a neutralizzare, non è detto che altri giocatori dell’Egna non si assumano le loro responsabilità e prendano in mano la squadra".

HockeyTime "Un’altra squadra di cui ultimamente si è parlato molto è stato il Vipiteno, in particolare alla luce dei nuovi acquisti. Piano piano stanno risalendo la classifica, quali sono le loro potenzialità?"

Martin Pavlu "Il Vipiteno sarà la squadra che tutti vorranno evitare, perchè hanno un ottimo portiere e se troveranno la concentrazione giusta potranno fare molta strada e dar fastidio a tutti".

Si ringraziano Martin Pavlu e l’Hockey Club Merano per la disponibilità.

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