Bolzano-Cortina: la cronaca

Bolzano-Cortina: la cronaca

di Gianpaolo

Bolzano-Cortina 7-3 (3-1, 3-0, 1-2)

BOLZANO – Non avremmo mai voluto farlo, ma dobbiamo aprire questa cronaca sportiva con una notizia tragica. Un’ora prima dell’inizio della gara Andreas Pfeifer, 39 anni, da lungo tempo addetto al controllo dei biglietti, si è accasciato al suolo vicino al cancello posto oltre la biglietteria del Palaonda. Il pronto intervento dei soccorritori non ha potuto evitare il decesso. Prima dell’incontro è stato osservato un minuto di silenzio e per tutta la durata del match non c’è stata la musica durante le pause. Il primo tempo si è giocato in un Palaonda ammutolito, senza nessun coro di incitamento proveniente dalla curva delle Mele Marce dove non sono stati esposti striscioni.
Sul ghiaccio il Bolzano ha dilagato contro il più brutto Cortina della stagione infliggendo un pesantissimo passivo agli uomini di Nilsson. La fase difensiva, che ha spesso fatto la differenza in positivo in questa stagione, è stato invece questa sera il punto debole. Non è giusto gettare la croce addosso ad Andrea Alberti, il diciannovenne portiere chiamato questa sera a sostituire Francois Gravel, che pure in alcune circostanze è stato tradito dall’emozione e dalla mancanza d’esperienza, perché i suoi compagni di squadra non sono stati in grado di proteggerlo adeguatamente dalle folate offensive di un Bolzano ben disposto sul ghiaccio dal tecnico Riccardo Fuhrer che questa sera ha indovinato la giusta composizione delle linee. Schaefer e Belanger in prima linea hanno entusiasmato per la terza volta il pubblico del Palaonda, ma anche in seconda si è visto un certo Scott Beattie che al rientro dall’infortunio ha fatto vedere che la classe c’è ancora nonostante gli anni che passano.
Nelle fasi iniziali della gara le due formazioni si studiano: i pochi pericoli arrivano dopo pregevoli iniziative dei due giocatori NHL Belanger e Cullen.
Il Cortina ottiene l’illusorio vantaggio con la prima azione ben congegnata: Strom vince l’ingaggio e dopo un dribbling si presenta solo davanti a Muzzatti battendolo con un rasoghiaccio nell’angolino basso alla sua sinistra (7’13’’).
Neanche un giro di lancetta ed arriva il pari: Belanger si libera con una finta di un difensore, si accentra e tira. Alberti è messo fuori tempo dal velo involontario di Bernardi ed è 1-1 (7’59’’).
La tensione del match gioca poco dopo un brutto scherzo al portiere del Cortina, che manca goffamente la presa con la pinza su una conclusione velleitaria di Zisser regalando il vantaggio (8’55’’). Dopo essere passato a condurre, il Bolzano sembra deconcentrarsi e lascia parecchi varchi agli avanti ampezzani, ma Muzzatti appare in serata e non si lascia sorprendere. L’intervento più difficile al 15’ su Hult liberato sull’ala destra da un cambio di linee effettuato male. Non perdona invece la seconda linea formata da Tuzzolino, Beattie e Timpone: è il capitano bolzanino a smarcare Scott davanti alla gabbia, un paio di finte ed Alberti crolla subito sul ghiaccio consentendo il facile appoggio in rete (15’38’’). Nel finale è ancora il giovane portiere ampezzano a far venire i brividi ai suoi tifosi accorsi al Palaonda rischiando di farsi infilare da una liberazione di Quint in inferiorità numerica.
All’inizio della frazione centrale il Cortina spreca una grossa occasione per riaprire l’incontro: sono quasi quattro consecutivi i minuti di doppia superiorità, ma il powerplay non funziona a dovere per poter impensierire l’ispirato Jason Muzzatti. Gli ampezzani non si demoralizzano e continuano ad attaccare, ma Muzzatti sembra quello dei playoffs, ovvero un muro impenetrabile.
Il Bolzano chiude definitivamente l’incontro con un gol in powerplay. Alberti para molto bene su Florian Ramoser e Leo Insam, ma nulla può sulla deviazione di stecca di Timpone che corregge una conclusione dalla blu di Quint (35’26’’).
Neanche mezzo minuto dopo la quinta rete: i terzini Da Corte e Ciglenecki sono troppo larghi, Beattie si infila nel corridoio e viene servito da una precisa verticalizzazione di Kiki Timpone presentandosi solo di fronte ad Alberti
Qualcuno sulle tribune grida già al goal e non può essere altrimenti vista la differenza di esperienza tra il piccolo grande Scott ed il giovane portiere cortinese (35’54’’). Sul ghiaccio ora c’è solo una squadra e le occasioni fioccano: al 38’ è Quint dalla blu a colpire il palo e a vedersi respingere da Alberti un tiro a botta sicura servito da dietro la gabbia ancora una volta da Beattie. A dieci secondi dalla sirena la sesta marcatura: Black serve il disco davanti allo slot, Da Corte devia col pattino proprio sulla stecca di Belanger che a mezzo metro dalla gabbia vuota non può sbagliare. Alla ripresa del gioco bella azione di Schaefer che si libera della difesa ampezzana e dà il settimo dispiacere al povero Alberti (40’17’’). Da qui in avanti l’intensità della gara logicamente va scemando. Con Tuzzolino in panca puniti Boman smarca Pettersson davanti alla scatola di Muzzatti (50’21’’), poi De Bettin lasciato libero da Alderucci fa partire un tiro sotto la traversa imparabile (56’29’’). Punteggio un po’ meno pesante, ma non è una gran consolazione per il Cortina raggiunto in vetta alla classifica dal Milano che ha vinto largamente a Torino ed ha giocato una partita in meno. Per gli ampezzani una partita da dimenticare al più presto.

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