“ Caso Vitolinsh”: il club leventinese non si dà per vinto, ma deve fare i conti con una direttiva emanata lo scorso mese di aprile dopo l’assemblea della Lega Nazionale, in base alla quale i lettoni non sono ancora considerati stranieri- UE.
“ Caso Vitolinsh”, secondo giorno.
Nulla di concretamente nuovo, parecchio invece di concretamente interessante. Perché dopo la comprensibile confusione delle prime ore, scatenatasi non appena lo staff tecnicodirigenziale dell’HCAP s’è accorto di averla fatta grossa, ieri le idee sono state messe finalmente in ordine, e lo stesso HCAP è partito al contrattacco. Dopo aver ammesso in un primo tempo di aver schierato a Losanna l’attaccante lettone senza aver valutato a fondo la sua posizione in ambito UE, la dirigenza biancoblù ha infatti – e dal suo punto di vista giustamente, ci mancherebbe – cambiato strategia, e sembra ora pronta a passare da un atteggiamento difensivo ad una posizione decisamente più offensiva.
La posizione dell’HCAP « Le indicazioni che fanno stato – ci dice il vice- presidente avv. Davide Mottis – sono quelle contenute nelle direttive della Lega Nazionale emanate lo scorso anno e che parlano di 4 stranieri in campo, almeno uno dei quali cittadino UE. La Lettonia da maggio 2004 fa parte dell’Unione Europea, Vitolinsh è lettone e quindi è cittadino UE: il fatto che per i nuovi Stati comunitari questo sia un periodo di transizione – che cioè la loro libera circolazione non sia ancora stata ratificata dalla Svizzera – non cambia lo statuto giuridico dei loro cittadini. Del resto, non ci risulta che il documento concernente il “ gentlemen agreement” definisca nei dettagli eventuali differenze tra i vari cittadini UE. Siamo insomma convinti che nessuno possa toglierci i due punti conquistati domenica a Losanna.
Per ora aspettiamo comunque che venga eventualmente aperta una procedura su richiesta, come pare, del Losanna: a quel punto sarà il giudice unico della LN a richiedere una nostra presa di posizione e noi saremo senz’altro pronti a fornirla in questi termini » .
La posizione della Lega Discusso e allestito nell’ambito di uno specifico “ workshop”, il nuovo regolamento concernente i giocatori stranieri è stato sottoposto una prima volta ai club di LN sotto forma di “ gentlemen agreement” il 26 marzo 2004. Al punto 2.1 – articolo 2 si leggeva la seguente proposta (“ Vorschlag”): « Sono considerati stranieri- UE i cittadini di Stati dell’UE. Fanno eccezione i cittadini- UE di Polonia, Cechia, Slovacchia, Ungheria, Estonia, Lituania, Lettonia, Cipro, Malta e Slovenia fin tanto che gli accordi bilaterali tra la Svizzera e questi Paesi non richiedono al datore di lavoro l’assoluta equiparazione » .
In data 30 aprile 2004, ai club di LNA e LNB la Lega Nazionale aveva poi inviato una direttiva in cui, ribadendo – in poche parole – che le trattative tra Svizzera e UE concernenti la libera circolazione, si sarebbero protratte almeno fino a maggio 2005, « fino ad allora i cittadini dei dieci Stati nuovi membri dell’Unione Europea in Svizzera vengono considerati extra comunitari. Per la stagione 2004/ 2005 fanno dunque stato il regolamento e gli accordi presi dall’assemblea dei delegati » .
Quindi, per la LNA, 3 stranieri + 1 straniero- UE.
fonte GDP