Torino – Fassa: intervista a Erik Johansson

Torino – Fassa: intervista a Erik Johansson

di Alessandro Seren Rosso:

Hockey Time: Cosa ne pensi della partita di questa sera?

Erik Johansson: Oggi è arrivato un nuovo difensore così abbiamo giocato in sedici per la prima volta da quando Rickard (Oqvist, ndr) è a casa. Questo fatto ci ha aiutato molto perché ora possiamo rilassarci e concentrarci ad ogni cambio di linee, non siamo stanchi ogni volta che torniamo sul ghiaccio e quindi è proprio un’ottima cosa

HT: La seconda domanda è sempre riguardo alla partita di oggi. Ovviamente avete giocato una buona partita in attacco, ma non così bene in difesa, concedendo tre gol evitabili.

EJ: Sono d’accordo con te. Abbiamo concesso un paio di goals in cui Kris (Kristoffer Martin, portiere del Torino, ndr) non è stato proprio attentissimo e magari stava pensando al goal precedentemente subito, ma Kris è il miglior portiere che abbia mai avuto come compagno di squadra, giochiamo insieme da quando avevo quindici anni, ho giocato con lui a Stoccolma e sono stato felicissimo quando è arrivato lui al posto di Salminen (il portiere che aveva iniziato la stagione a Torino come titolare, prima di lasciare il posto proprio a Martin, ndr). Oggi non ha giocato la sua miglior partita, ma è un ottimo portiere e sono felice di averlo qui, mi piace davvero e, come si può vedere, faccio un sacco di cariche sugli avversari proprio per aiutarlo nel miglior modo possibile.

HT: Bè, alla fine anche se avete concesso tre goals evitabili…avete vinto la partita ugualmente.

EJ: Si, questa è la cosa più importante, sono davvero contento della vittoria di stasera, specialmente dopo le ultime due partite.

HT: Anche il Fassa ha concesso goals evitabili, la prestazione dei loro portieri non è stata buona.

EJ: Si, però abbiamo giocato un’ottima partita, questo è il modo in cui dobbiamo giocare, stasera abbiamo messo il disco nell’angolo e giocato in modo semplice, mentre spesso non abbiamo fatto le cose semplici che abbiamo bisogno di fare. Abbiamo dei giocatori talentuosi in squadra ma stasera abbiamo dimostrato a tutti in Serie A che sappiamo davvero giocare e, se continuiamo a giocare con sei difensori e un paio di attaccanti che segnano senza sprecare occasioni, possiamo vincere e magari andare ai playoffs.

HT: Ho notato che stasera avete segnato praticamente in tutte le opportunità, non ci sono stati problemi davanti alla porta avversaria.

EJ: No, infatti. Sono davvero contento di questo fatto, che dimostra che molti giocatori qui a Torino hanno un sacco di grinta e questo è importante perché in certe partite non c’è stata la giusta grinta, siamo rimasti delusi da qualche partita ma stasera, ripeto, abbiamo fatto vedere a tutti in Serie A, a voi e ai tifosi che sappiamo giocare bene.

HT: Mi piacerebbe farti una domanda che ho fatto anche a Taras Foremsky: nelle partite in casa giocate un ottimo hockey con molte vittorie, ma in trasferta il record non è così buono. Come mai?

EJ: Ho pensato più di una volta a questo fatto e penso che sia…davvero, non lo so, ma penso che quando giochiamo in casa vogliamo dimostrare al pubblico, alla gente che conosciamo, a Claudio il guidatore della Zamboni e tutti quelli che ci aiutano…perché in trasferta abbiamo solo una persona tra tutte queste, l’allenatore, e a volte il Presidente; ora Marco Moisio è via così in trasferta abbiamo solo due persone che seguono la squadra: il Presidente e l’allenatore. In casa abbiamo molto aiuto da Claudio, dal personale e noi ci teniamo a fargli vedere che sappiamo giocare bene a hockey e che apprezziamo il loro aiuto.

HT: Penso che un altro fattore sia che il Torino è l’unica squadra in Serie A a fare sempre delle trasferte così lunghe, spesso di sette, otto ore. Può essere un’altra causa?

EJ: Sì, i viaggi sono sempre molto lunghi, nel senso che a parte Milano, che sono due ore di viaggio, quando passiamo da Milano significa che ci sono altre cinque ore. Spesso partiamo all’una per giocare alle 20.45 e non abbiamo il bagno sul pullman… il budget della squadra purtroppo è molto basso, ma sono comunque molto contento di essere qui e cerco di fare tutto ciò che è nelle mie capacità.

HT: Ora dimentichiamoci temporaneamente della partita di stasera e parliamo un po’ di te: ti andrebbe di prenderti due minuti per parlare della tua carriera?

EJ: Ok. Ho iniziato a giocare a quattro anni a Stoccolma, in Svezia…

HT: Taras ti batte! (risate) Aveva tre anni!

EJ: Davvero? (risate) Comunque non me lo ricordo nemmeno quando ho iniziato a giocare, ma comunque gioco a hockey da quando partono i miei ricordi.

HT: Hai imparato a pattinare prima di camminare? (risate)

EJ: Si, qualcosa del genere. Abitavo a cinque minuti dalla pista e i miei genitori quando non sapevano dov’ero…sapevano che ero alla pista di pattinaggio. Ho imparato a giocare a hockey sul serio con Kris all’Hammarby, che è una delle migliori squadre svedesi. Eravamo in settanta ma dopo le selezioni siamo rimasti in quindici; è stata dura e l’ultimo anno siamo arrivati alle finali del campionato svedese juniores. Ho giocato con Johnny Oduya, che è stato più volte convocato nella Nazionale svedese; con Martin Samuelsson,che gioca in NHL con i Boston Bruins; con Andreas Holmqvist dei Tampa Bay Lightning. Ho giocato con molti Giocatori NHL e questa gente ha aiutato molto la mia carriera e continuiamo a passare le vacanze estive insieme e ci alleniamo. Altri miei amici ora fanno il militare, ma siamo sempre amici perché è gente con cui ho giocato a hockey per anni.

HT: C’è una piccola differenza proprio tra l’Italia e la Svezia. (risate)

EJ: Si è vero. (risate)

HT: Nel senso qui in Italia non c’è una vera e propria scena hockeystica.

EJ: Ma devo dire che l’hockey italiano…ho giocato due anni in America e quando mi hanno proposto di giocare in Italia ho sentito dire che in Italia si gioca un buon hockey; non intendo dire che l’hockey qui è incredibile, ma alla fine affrontiamo Giocatori NHL in quasi tutte le partite, quindi è un’ottima competizione. Il campionato italiano è molto molto buono.

HT: Ti aspettavi un livello così alto del campionato italiano?

EJ: Si, il livello qua è molto alto. Ho giocato nella seconda lega svedese, l’Allsvenskan, per due anni e siamo anche arrivati ai playoffs per la promozione e devo dire che il campionato italiano è migliore dell’Allsvenskan secondo me. Ogni partita è speciale per noi, giochiamo con otto attaccanti e,stasera con sei, ma di solito con cinque, difensori e io quando gioco non mi fermo mai, mi prendo un sacco di tiri sulle gambe e ho anche avuto un piccolo infortunio.

HT: Ok. Avevi sentito parlare di Torino prima di venire qui?

EJ: Certo! Torino è la città della Fiat. Io stesso guido una Fiat Punto di cui sono molto soddisfatto. Inoltre ho sentito parlare di Torino per via delle Olimpiadi ed ero entusiasta di venire a giocare nell’arena dove si sarebbero svolte le partite delle Olimpiadi, avremmo dovuto iniziare a giocare lì a Novembre ma…(risate)

HT: In Italia queste cose sono normali. Non ti preoccupare. (risate) E’ tutto ok. (risate)

EJ: Ah, ok (risate). Poi mi piace molto il cibo e mi piace molto stare qui e finora si sono tutti comportati molto bene con me.

HT: Hai progetti per la prossima stagione?

EJ: La prossima stagione la vorrei passare ancora in Serie A e non vorrei giocare per nessun’altra squadra al di fuori dei Torino Bulls. Ci terrei molto a tornare il prossimo anno, specialmente pensando alle Olimpiadi, e mi piacerebbe giocare nell’arena delle Olimpiadi quando tutto sarà pronto e organizzato e roba del genere.

HT: Sappiamo che avete giocato un’ottima partita stasera, ma la classifica piange e penso che non potremo raggiungere una qualsiasi posizione più elevata e quindi quasi sicuramente bisognerà giocare i playouts, contro l’Alleghe probabilmente. Contro di loro in casa avete avuto vita facile, ma ad Alleghe la situazione è sempre stata diversa. Cosa pensi di questo? Mi piacerebbe molto vincere questi playouts!

EJ: A dire il vero spero ancora che potremo partecipare ai playoffs, ma qualsiasi cosa succeda dovremo giocare come stasera, giocare duro, giocare semplice, giocare nel modo in cui siamo capaci. Se a questo aggiungeremo delle buone prestazioni da parte di Kris, non vedo come potremmo retrocedere dalla Serie A; perché amo davvero questa squadra, sono felice di essere qui e farò tutto il possibile, come faranno i miei compagni, per rimanere in Serie A; questa non dovrebbe nemmeno essere una domanda!

HT: Che squadra pensi vincerà il campionato?

EJ: Milano Vipers o Cortina.

HT: Per me è tutto, grazie!

EJ: Grazie a te!

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