La NHL approfondisce l’offerta fatta dalla NHLPA

La NHL approfondisce l’offerta fatta dalla NHLPA

di Alessandro Seren Rosso:

"Riconosciamo che il 9 dicembre ci è stata presentata una buona offerta e dopo che questa è stata ben analizzata la nostra risposta è una contro-offerta basata sui seguenti punti". Queste sono le parole espresse all’incirca dall’NHL nell’incontro di ieri. Andiamo ad analizzare questi punti premettendo che qualche imprecisione ci sarà di sicuro dato che non sono laureato in economia e comunque non svolgo studi economici.
1. La proposta di un abbassamento del 24% di tutti i salari è piaciuta molto nella stanza dei bottoni dell’NHL ma l’offerta è stata rielaborata in questo modo: una riduzione del 0% in tutti i contratti fino a 800.000 dollari, del 15% di tutti i salari da 800.000 a un milione e mezzo, del 20% dal milione e mezzo ai due milioni, del 24% dai due ai quattro milioni, del 30% dai quattro ai cinque milioni e del 35% per i contratti che dichiarano più di cinque milioni di dollari
2. La seconda proposta, l’arbitrazione "al contrario" per i giocatori troppo pagati, non è invece stata troppo gradita da Bettman e soci, perchè "è solo un modo di tenere i contratti allo stato attuale" e senza stare a perderci in complicati e noiosi calcoli diciamo che l’NHL ha detto che il sistema economico si può cambiare pur tenendosi sui livelli alti di stipendi dando più premi legati al rendimento
3. La cosiddetta luxury-tax è stata rispedita al mittente, in quanto, sempre secondo Bettman e compagni, sarebbe stata una mossa che avrebbe svantaggiato certe squadre, probabilmente le squadre legate ai piccoli mercati.
4. L’offerta di un cambio alle offerte qualificanti è stata rifiutata e verrà probabilmente mantenuta come l’attuale, a mio parere più vantaggiosa per i giocatori
5. Il quinto punto forse sarà il pomo della discordia: l’NHL ha proposto addirittura l’eliminazione dell’arbitrazione, cioè la clausola che permette ai giocatori in scadenza di contratto di ambire a un contratto più alto grazie a una specie di giudice che avrebbe giudicato la stagione appena passata e deciso il giusto compenso per la stagione successiva. L’arbitrazione probabilmente è ciò che ha più contribuito al grosso incremento dei salari avvenuto negli ultimi anni
6. La proposta sui nuovi contratti più bassi per gli esordienti è stata sostanzialmente accettata, anche se l’NHL ha offerto la possibilità di un bonus di 212.500 dollari per le migliori performances.
7. Questo settimo punto è la parte più interessante dell’offerta dell’NHL. Non un salary cap ma qualcosa di più intricato e difficile da gestire: un massimo delle spese per i salari dei giocatori in base alle entrate delle squadre. L’NHL ha proposto che ogni squadra potrà spendere per i salari e i conseguenti bonus fino al 54% delle entrate. Dalla parte dei giocatori c’è anche il fatto che se una squadra spenderà meno del 54%, le squadre rivedranno i contratti in modo da raggiungere comunque quel tetto percentuale. A mio parere è un ottima proposta.
8. L’ottavo punto propone una divisione delle entrate tra le squadre, di modo da equilibrare ulteriormente il campionato
9. L’età minima per diventare unrestricted free agent sarebbe di 30 anni invece dei 31 annuali
10. L’NHL ha inoltre non solo accettato l’aumento dei salari minimi da 185.000 a 250.000 dollari, ma ha proposto un minimo di 300.000 dollari.
11. L’NHL vorrebbe eliminare il concetto di salario medio.
Concludendo, secondo me le contro-proposte avanzate dall’NHL sono ottime e anche vantaggiose per i giocatori e per l’intero sistema economico dell’NHL. Ho visto anche una voglia di venirsi incontro tra le parti. Ora bisogna vedere se l’NHLPA accetterà.

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