Intervista a Paul Giandomenico

Intervista a Paul Giandomenico

di a.te.:

Italo-americano di Boston, Massachusetts, Paul Giandomenico è stato il capocannoniere dell’ultimo scudetto del Cortina: 40 goal e 35 assist in 40 incontri il suo score conclusivo. Troppo piccolo (165 cm) e leggero (68 kg), per ambire alla NHL, dopo 4 stagioni a Boston University, l’arrivo in Italia: "Conoscevo il coach del Team USA che mi propose di trasferirmi in Europa – ricorda – così si mise in contatto con varie squadre italine, finchè il Cortina rispose dicendo che avevano bisogno di un giocatore. Avendo già sotto contratto due stranieri, di cui non erano soddisfatti, non avevano soldi per ingaggiarmi e così mi proposero un tryout. Sarei venuto a Cortina a mie spese e mi avrebbero poi pagato il viaggio in caso di un provino positivo. Così è successo". Insieme a Joe Bertagna (da lui consigliato alla squadra), contribuì all’ultima vittoriosa stagione della "banda Da Rin", poi il ritorno oltreoceano: "Avrei voluto stare di più. Mi avevano assicurato che con una nuova dirigenza a Cortina avrei avuto modo di essere riconfermato. vennero però presi due giocatori austriaci e il campionato successivo cominciò male, con una serie di sconfitte. Mi richiamarono per vedere se optevo giocare come oriundo, avendo il passaporto italiano, solo che allora c’era molta confusione in materia e non si capiva bene cosa si poteva e cosa non si poteva fare. Alla fine ho preferito smettere di giocare anche se avrei voluto andare avanti". Una sola stagione, ma tanti ricordi ancora impressi nella mente: "E’ stata una delle esperienze migliori della mia vita. Adoro Cortina e mi ci sono trovato benissimo; come fossi a casa. La squadra era fantastica; tutti si aspettavano vincesse e così accadeva regolarmente. Mi ricordo tra gli altri i fratelli Da Rin, Mario Lacedelli, che contribuì non poco a farmi arrivare in Italia, Savaris, Costantini, Fabio Polloni e Renato Lacedelli". Una breve esperienza come allenatore a Boston e Philadelphia e quindi l’inizio di una nuova vita, mettendo a frutto la laurea conseguita alla Boston University: "Non sono più coinvolto nel mondo dell’hockey. Adesso faccio il consulente finanziario". Sull’hockey attuale la susa idea è molto chiara: "Ci sono giocatori molto più veloci e forti fisicamente, anche perchè ci sono diversi metodi di allenamento rispetto a trent’anni fa. Penso però che molti giocatori di adesso abbiano nemo talento di quanto ne avevano quelli dei miei tempi". Un solo ritorno da "turista" a Cortina, ma tanta voglia di ripeterlo: "Purtroppo ho avuto modo solo una volta di tornarci. Da tempo vorrei organizzare una partita con i miei ex compagni di squadra. Di sicuro sarò ad agosto a Venezia; spero di riuscire a fare un salto per salutare i vecchi amici".

si ringrazia Paul Giandomenico per la disponibilità

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