La “TSN Solution”: i Dettagli

La “TSN Solution”: i Dettagli

di Mork:

Come noto, le partite di NHL in programma per il mese di ottobre sono già state cancellate ed è probabile che nel giro di un paio di settimane, o al massimo tre, la medesima sorte toccherà a quelle di novembre. La cosa che più preoccupa gli appassionati dello spettacolo più bello del mondo è che National Hockey League e National Hockey League Players’ Association al momento pare non si stiano parlando, ed i fan si trovano costretti ad attendere nella speranza di vedere che qualcosa di positivo accada, al più presto.
Nel mentre, il team di esperti di hockey della TSN, guidati da Gord Miller, Pierre McGuire e Bob McKenzie, hanno avuto negli ultimi mesi parecchi contatti e colloqui con i proprietari delle franchigie, i GM, i coach, gli agenti dei giocatori, ed i giocatori stessi discutendo di concetti e nozioni che da ieri sera sono divenuti una seria proposta di risoluzione della diatriba in corso tra Lega e Associazione dei Giocatori: la “TSN Solution”.

Questi i punti principali della proposta:
(1) un tetto rigido al salario del singolo giocatore pari a 6 milioni di USD, ma senza un tetto complessivo a livello di squadra;
(2) una ‘luxury tax’ del 100% sul monte salari di una franchigia per la parte eccedente i 40 milioni di USD: tassa che verrà quindi ridistribuita a favore di quelle franchigie che hanno un monte salari inferiore ai 40 milioni di USD ma superiore ai 30 milioni di USD;
(3) un sistema di ‘salary arbitration’ rinnovato che permetta alle franchigie, così come ai giocatori, di presentare istanza di ‘arbitration’, e un’offerta finale che, ‘mutatis mutandis’, sarebbe quella attualmente presente nel sistema adottato dal baseball;
(4) una ‘free agency’ liberalizzata – lo status di ‘unrestricted free agent’ verrà acquisito al verificarsi della prima delle due seguenti condizioni: compimento del trentesimo anno di età o 10 anni di attività in NHL;
(5) le ‘qualifying offer’ saranno il 75% del livello del più recente salario percepito dal giocatore;
(6) salario “d’ingresso” e relativo bonus non potranno superare, congiuntamente, gli 850.000 USD annui (con un bonus che di per sé non potrà essere superiore al 25% del salario d’ingresso), e altri incentivi di performance che non potranno superare l’ulteriore cifra di 850.000 USD, con un limite massimo di retribuzione iniziale tra salario e bonus vari pari a 1,7 milioni di USD.

Quanto descritto nei precedenti 6 punti non sarà di certo la soluzione che metterà definitivamente la parola fine alla contesa e al lockout, ma di certo è un serio tentativo che, coinvolgendo più menti delle diverse parti della diatriba in corso, tenta di sviluppare delle valide fondamenta di un nuovo sistema economico, ed ‘economicamente sostenibile’ nel tempo.

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