Intervista a Mickey Goulet

Intervista a Mickey Goulet

di Ste’

Hockeytime:"E’ contento di quanto visto in questi 3 incontri disputati dalla sua giovane squadra ?"
Mickey Goulet:"Non sono semplicemente contento, sono entusiasta, i ragazzi hanno giocato molto bene. Era molto difficile questo test per loro soprattutto perché avevanonelle gambe solo una settimana di ghiaccio. Poi questi sono stati 3 incontri molto duri, fisici e noi abbiamo molti giovani giocatori in squadra. Ma loro voglio che si abituino anche a giocare duro. In Italia dobiamo abituare i ragazzi anche di 18/19 anni a questi duri test estivi. Questo da loro maggior confidenza con l’hockey."

HT:"In Italia però é molto raro vedere giovani schierati in 1a o 2a linea, cosa che aiuterebbe notevolmente sia la loro crescita che quella dell’intero movimento."
MG:"Si, ma molti di questi ragazzi potrebbero tranquillamente giocare nelle prime 2 linee delle loro squadre. Sono ragazzi molto intelligenti e questo é importante per la loro crescita. Bisogna dar loro la possibilità di giocare."

HT:"Pensa che un eventuale lockout NHL con il conseguente arrivo di giocatori, non solo della massima Lega Mondiale, di qualità possa essere un ulteriore problema per l’impiego stabile di questi ragazzi?"
MG:"no, spero di no. Spero sia una base per un ulteriore sviluppo. Confrontarsi con i migliori ti porta solo a migliorare. Prendi questi 3 matches, abbiamo affrontato uno dei migliori team francesi, questo capita raramente in Italia."

HT:"Quindi lei invita ad affrontare più spesso team di buon livello soprattutto con selezioni formate da giovani. Magari durante l’anno contro formazioni come Milano o Bolzano tanto per citarne 2 delle nostre ?"
MG:"Si, una delle 2 andrebbe bene, l’importante é affrontare sempre un valido avversario. Questa é la chiave per migliorare, per crescere. Tu migliori e impari molto di più se giochi partite contro un avversario forte. Abbiamo bisogno di fare esperienza. Una situazione di power play la puoi allenare tante volte, ma devi imparare ad applicarla in partita, e contro un avversario vero, per fare questo hai bisogno di una partita contro una squadra forte meglio. Dobbiamo imparare e per farlo dobbiamo giocare tante partite. Questo ultime 3 sono state importantissime per capire e correggere alcuni errori. I ragazzi lo hanno capito, infatti la loro prestazione é cresciuta di livello ad ogni incontro."

HT:"Parlando dei singoli, stasera hanno certamente disputato un’ottima partita Baur e Toletti, due giovani su cui puntare per il futuro."
MG:"Si, Baur sta’ prendendo maggiore confidenza, ma io voglio soprattutto che lui faccia esperienza, che giochi molto. Ma abbiamo altri giovani di ottimo livello che già dalla loro prima apparizione ad un raduno della nazionale hanno saputo sorprendermi. Ho provato tanti giocatori tra partite e camps come nell’ultimo di Vipiteno. E loro mi stanno dimostrando che hanno voglia di crescere, di lavorare duramente anche diverse ore al giorno. Abbiamo bisogno di sviluppare i giovani, e loro t’assicuro che questa responsabilità l’hanno capita e la sentono, stanno lavorando duramente."

HT:"Lei ha portato in Italia una nuova mentalità e un nuovo modo di operare con dei programmi ben definiti che opuntano sui giovani da lei definiti base per costruire il futuro dell’Italia hockeystica. Ritieni di aver trovato una buona cooperazione da parte non solo della Federazione ma anche dei clubs ?"
MG:"Si, sono molto soddisfatto della loro collaborazione. Volevo aggiungere una cosa nonostante sia passato qualche mese. Agli ultimi Mondiali ritengo l’Italia abbia messo in mostra un cuon hockey giocando davvero bene. Tutti hanno dato il massimo e ti dirò di più, gli Italo, a volte accusati di essere solo mercenari hanno messo il medesimo cuore e la medesima passione di tutti gli altri. Sono soddisfattissimo di questo anno, abbiamo lavorato bene nonostante molto ci sia ancora da fare. Fabio Polloni é un ottimo assistente, é un piacere lavorare con lui. Stiamo lavorando tutti insieme per le Olimpiadi perché noi dobbiamo arrivare a giocarci il Medal Round, questo é l’obiwttivo, poi quel che succederà lo vedremo una volta arrivati, ma ripeto questo é l’obiettivo".

HT:"Spostando il discorso anche su giocatori d’esperienza come ad esempio Mario Chitarroni, lei ha dimostrato di saper mixare attentamente veterani e giovani. Ritiene di mantenere invariata questa sua ricetta anche per i momenti che conteranno ? Senza dimenticare poi l’imminente inserimento di giocatori come Giulio Scandella e Carter Trevisani, 2 prospects che la sua squadra deve far fruttare."
MG:"Si, continuerò a provare sia giovani che giocatori d’esperienza negli Euro Hockey Challenge. Giulio Scandella é un ottimo giocatore, ma nessuno qui ha il posto assicurato. La mia squadra é formata da diversi tasselli, io ho bisogno sia di giocatori d’esperienza, per gestire i momenti chiave della partita, sia del giocatore che sappia essere spietato in power play, e perché no anche di quello prettamente fisico qualora la partita lo richieda. Ognuno ha le sue caratteristiche da mettere al servizio della squadra, Nicola Fontanive, ad esempio, ha un’incredibile energia e questo aiuta molto, Armin Helfer ha disputato 2 partite travolgenti in questi 3 giorni, perfette, lui a breve sarà il miglior difensore di cui potremo disporre, lui ha talento vero talento.

HT:"Ritiene importante per questi ragazzi un’esperienza estera in una delle nazioni al top dell’hockey su ghiaccio?"
MG:"Si, però non tutti accettano questo. Tragust per fortuna il prossimo anno avrà l’opportunità di giocare a Merano come titolare, ma a questo punto dovrà essere il giocatore chiave della sua squadra. Baur anche lui é chiamato ad un buon test, lui é il numero 1 del Brunico é giocherà in un torneo di ottimo livello che lo aiuterà a crescere e fare esperienza. Alessandor Re é in Finlandia. Luca Zandonella e Andreas Lutz hanno fatto un ottimo camp e il secondo é stato notato da uno scout NHL. Ma loro devono giocare, devono avere una vetrina che li faccia conoscere anche al di fuoi dell’Italia. Vincere 3 volte consecutivamente contro uno dei migliori team francesi, che vedeva tra le sue fila giocatori di discreta esperienza, non é un caso, vuol dire che sei pronto per giocare. Ma a loro vanno date queste chances, i loro teams devono dar loro la possibilità di dimostrare che valgono, che su di loro si può contare. Ma per fare questo bisogna dar loro la possibilità di giocare, di dimostrare il loro reale valore. Io credo molto in questi ragazzi."

Ringraziamo Mickey Goulet e la FISG per la cortese disponibilità.

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