U.S.G. Zoldo: senza casa, parla la squadra

U.S.G. Zoldo: senza casa, parla la squadra

Dal Gazzettino di Belluno

di Mauro Martini:

L’intera squadra dell’Usg Zoldo è triste ed amareggiata per la notizia dell’anno di stop. Finisce un’epoca, ma la vera paura è che non ricominci. Nel frattempo, i lavori allo stadio del ghiaccio di Soccampo, preannunciati per il 20 luglio, non sono ancora iniziati. Sasha Meneghetti, attaccante zoldano che ha militato due anni a Milano nei Vipers, portando a casa anche uno scudetto, e l’anno scorso tra le fila del Cortina, si scalda subito parlando della grave situazione che coinvolge la sua valle. “E’ come nuotare controcorrente, sembra che a nessuno interessi la questione, soprattutto in Comune. L’unica persona in amministrazione che sembrerebbe prendere un po’ a cuore la nostra causa è il sindaco, Fausta De Feo. I lavori al Palaghiaccio non sono ancora partiti, né si capisce quando partiranno.” Ha lo sguardo arrabbiato Sasha, ma non si risparmia la battuta: “ci metteremo tutti a fare discesa libera”. I fratelli Soccol, da molti anni importanti punti di riferimento per la squadra, sia sul ghiaccio che fuori, sono demoralizzati. Claudio Soccol non sa come cominciare. “Cosa dire, mi sembra impossibile. La società è l’unica che ha sempre provveduto alla manutenzione dello stadio, con tanto volontariato sia da parte dei giocatori sia da parte dei dirigenti. L’impegno per mantenere in vita la struttura è stato costante negli anni. Spesso ci siamo ritrovati, dopo il lavoro, per eseguire riparazioni, ridipingere pareti ed altro. Quel poco di agibile che c’era era dovuto solo ed esclusivamente al lavoro di volontariato della società. Dopo più di 30 anni di storia con questo sistema si rischia di far scomparire la nostra realtà e tutto quello che di buono abbiamo fatto.” “La chiusura di un anno potrebbe significare una chiusura definitiva – gli fa eco il fratello Daniele, attaccante con dodici gol all’attivo nello scorso campionato – sono alcuni anni che tutte le estati si viveva con questa incertezza. Quest’anno il dubbio è diventato realtà. Siamo senza stadio e senza la possibilità di iscriverci al campionato. Certo, alcuni giocatori giovani possono maturare con un’esperienza fuori dalla nostra valle, in un’altra squadra, ma molti miei compagni, magari non più giovani o con una famiglia, dei figli, dovranno rassegnarsi e lasciare i pattini nel ripostiglio.” Un’altra coppia di fratelli che milita nell’Usg Zoldo è quella composta da Daniel e Manuel Rizzardini. Daniel, portiere titolare, soprannominato guanto veloce, è decisamente sbigottito. “Non ho parole per esprimere quello che mi passa per la testa – esclama – sono arrabbiato, e penso che per i miei compagni sia lo stesso. Da quando gioco a hockey non ho mai visto un reale interessamento per il nostro stadio del ghiaccio, eppure è una struttura pubblica, e come tale dovrebbe essere interesse di tutti renderla funzionale. Ma ci sono tempi giusti e tempi sbagliati. E iniziare ora i lavori per protrarli poi per tutto l’inverno, mi sembra una scelta poco razionale.” Manuel invece tocca l’argomento squadre giovanili. “Abbiamo tre squadre di giovani, Under 8, Under 12 e Under 14, per un totale di una quarantina tra bambini e ragazzi. Che faranno? Dove andranno? E’ quasi impossibile portarli tutti in giro per la Provincia, smistarli nelle altre squadre. Ed anche se si potesse, si romperebbe un meccanismo, quello che li fa crescere come gruppo.” Lunedì ci sarà l’ennesima riunione della società per decidere il proprio futuro. Un futuro, che per momento, sembra condurli verso la fine.

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