I Nottingham Panthers puntano in alto

I Nottingham Panthers puntano in alto

di Paolo F.:

Nottingham sembra voler mettere paura ai Vipers. I Panthers di coach Adey (rossoblu ai tempi del torneo italo-franceese), stanchi di veder vincere i rivali di Sheffield puntano alto per la prossima stagione. Confermati i migliori della stagione passata come il finlandese Kim Ahlroos, ormai un veterano della lega britannica, John Craighead, il coloured topscorer della passata stagione, rinforzata la batteria di indigeni, su tutti il ventenne ragazzo di casa Paul Moran, i gialloneri della città di Robin Hood hanno fatto il grande passo ingaggiando un pezzo davvero pregiatissimo per l’attacco. Si tratta dello Slovacco Roman Tvrdon proveniente direttamente dalle arene della NHL. Tvrdon è, per gli amanti delle statistiche, l’ottavo giocatore che arriva nel campionato UK direttamente dall’attico dell’hockey mondiale, ma se per gli altri sette si trattava di onesti coprotagonisti in cerca di un crepuscolo dignitoso, il caso di Tvrdon è decisamente diverso perchè ha solo ventitrè anni e la sua carriera non è dunque in fase calante.
Nove le gare giocate con i Capitals in una stagione passata per la maggior parte a Portland in AHL. Giunge dagli USA segnalato come un giocatore scaltro e molto veloce, prettamente difensivo, ma in grado di essere efficace se impiegato in fase offensiva.
A parte le “note ufficiali”, l’arrivo di un giovane di tale calibro, nazionale juniores, è forse il preludio di quello che il lockout NHL potrà significare per le leghe europee. Tvrdon, inserito nel giusto contesto, può fare la differenza a prescindere dalle sue caratteristiche.
Allargando lo sguardo sulla seconda stagione della Elite League c’è da segnalare la prima defezione: Manchester a discapito del nome, Phoenix, dopo la resurrezione dello scorso anno rimane ancora senza hockey. L’affitto “mostruoso” della Manchester Evening News Arena e la scelta di investire i soldi che sarebbero serviti per questa stagione nella costruzione di un rink da seimila posti, hanno convinto la dirigenza di Manchester a mantenere la squadra in standby per un anno scartando l’ipotesi di disputare un’intera stagione in trasferta. Molte critiche sono state indirizzate all’amministrazione della metropoli che è sempre stata insensibile alle richieste di aiuto da parte dell’hockey cittadino e molto meno alle pretese del Manchester United, vero padrone dello sport cittadino. Saranno dunque sette le compagini al via considerando anche Londra o Lee Valley, franchigia considerata spacciata dopo la stagione disastrosa ed invece ripresasi e pronta se non proprio a combattere con Sheffield almeno a giocare ancora.

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