News – Milano acquista Daniel Tkaczuk

News – Milano acquista Daniel Tkaczuk

di Ste’

Entry Draft del 1997, si inizia e Boston sceglie Joe Thornton, poi é il turno di San José che sceglie Patrick Marleau, terza scelta Olli Jokinen, quarta Roberto Luongo, quinta Eric Brewer e Calgary alla sesta sceglie Daniel Tkaczuk, ovvero il nuovo centro del Milano. Mai la SAIMA era salita così in alto nel Draft. Il migliore fu Bryan Fogarty, sempre scelto al primo giro ma con il numero 9. Nato a Toronto il 10 giugno del 1979, si mette in mostra sin da ragazzino nella Toronto Hockey League realizzando la bellezza di 117 gol e 96 assist in 69 partite. Nel 1996 alla Nation Cup, una sorta di Mondiale under 18, risulta come MVP del torneo. A 19 anni difende i colori della nazionale Canadese ai Mondiali junior di Helsinki e l’anno successivo anche a quelli di Winnipeg. I primi riconoscimenti a livello di club arrivano in OHL con i Barrie Colts che lo scelgono al primo giro, come numero 1, il secondo fu Joe Thornton, dove alla seconda stagione é già Capitano a soli 17 anni, risultando così il più giovane di sempre a portare la C sul petto nella storia della Lega. In 4 anni mette a segno 362 punti in 272 partite, collezionando il titolo di "player of the year" nella stagione 1997/98. Nel 1999 i Flames lo parcheggiano a Saint John dove in 83 gare realizza 25 gol e 41 assist, la stagione successiva la C sul petto e già sua e lui si divide tra AHL e NHL, dove con Calgary realizza 11 punti in 19 partite, partecipando anche all’All Star Game della AHL. Nell’estate del 2001 però viene scambiato e insieme a Fred Brathwaite prende la strada di Saint Louis, a Calgary arriverà Roman Turek più la quarta scelta nell’Entry Draft che si sarebbe svoltò pochi giorni dopo. I Blues non credettero molto in lui e lo lasciarono in AHL senza dargli possibilità di riprovare il ghiaccio della NHL. La scorsa stagione ha così deciso di emigrare in SM-Liiga con il Lukko Rauman dove ha realizzato 18 punti in 40 incontri. Daniel Tkaczuk ha le caratteristiche del grande playmaker, letale per gli avversari di fronte alla gabbia, veloce con un gran tiro one-timer e perfetto stickhandling. Non disdegna, solo se necessario, il gioco fisico e una delle sue maggiori peculiarità é l’ottima gestione di gioco durante la fase difensiva, grazie ad un solido forechecking. Altra fase nella quale é risultato sempre prezioso é il penalty-killing situazione di gioco che ne esalta la tenacia, caratteristica che Tkaczuk non ha mai mancato di mettere in mostra. Il Coach Bert Templeton, un grande plasmatore di prospetcs, lo ha così definito :"Daniel é il giocatore che ogni Coach vorrebbe avere quando si trova a dover gestire un penalty-killing, soprattutto con due giocatori in meno".

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