Cortina: intervista al Presidente Sandro Moser

Cortina: intervista al Presidente Sandro Moser

di Alberto Manaigo e Luca Zardini Lacedelli

HT: Sicuramente il risultato di quest’ultimo Campionato è stata la soddisfazione più grossa che lei si è tolto da quando è Presidente di questa squadra… ci sono altri risultati ottenuti dalla sua gestione a cui tiene particolarmente?
SM: Questa è stata indubbiamente la soddisfazione più grossa che mi ha assolutamente ripagato di tanti sacrifici. Una cosa a cui tengo particolarmente, però, è il fatto di aver riportato ad un buon livello il settore giovanile. Fino ad un po’ di anni fa facevamo fatica ad allestire squadre come la U19, la U16. Da alcuni anni lavorando bene siamo riusciti non solo a ricreare tutte le squadre giovanili, ma anche a portarle ad un buon livello. Questo sicuramente è dovuto anche alla scelta degli allenatori professionisti provenienti dalla scuola dell’est, e dopo alcuni anni si stanno vedendo i frutti di questo lavoro.

HT: Spostando l’attenzione sul Campionato prossimo, un tassello importante per la creazione della prossima squadra è stata la riconferma di coach Nilsson…
SM: Beh si. Come abbiamo sempre dichiarato dovevamo partire dall’allenatore. Ovviamente la precedenza è stata data a Nilsson, il quale ci aveva chiesto tempo per problemi familiari; alla fine questi problemi sono stati risolti e noi abbiamo ancora Nilsson che, tra le altre cose, è stato recentemente eletto miglior allenatore dell’anno. E’ chiaro che ora toccherà a lui riconfermarsi, cosa che, comunque, non è mai semplice. Io ho sempre creduto nella continuità dell’allenatore per cui puntavamo proprio sulla sua riconferma e ora possiamo partire per costruire la squadra coi nostri mezzi e le sue idee.

HT: Iniziando quindi a parlare della squadra, cosa ci dice della trattativa con Gravel?
SM: Questo è un argomento molto difficile da affrontare per noi a livello societario, in quanto abbiamo un portiere a buon livello come Canei, abbiamo un secondo portiere come Alberti che è bravo anch’esso, però l’allenatore aveva messo nelle sue condizioni per ritornare l’arrivo di un portiere forte. E’ chiaro che quando c’è una richiesta così precisa da parte dell’allenatore la società deve analizzare bene il problema e cercare di assecondarlo. Abbiamo, infatti, contatti con Gravel il quale darebbe una certa garanzia a tutti conoscendo le sue qualità e che ci ha contattato dopo non essere stato riconfermato ad Asiago. Ci sono stati, poi, contatti con altri portieri in Svezia e in Svizzera. Al momento, quindi, ci stiamo guardando attorno per un portiere straniero, ma per il momento siamo fermi perché vogliamo parlare innanzitutto con Canei e vedere che intenzioni avrebbe Gianluca in questo caso. Io credo che nel giro di una decina di giorni dovremo prendere una decisione in merito al portiere, sia per noi che, eventualmente, per Canei stesso. Ci sono evidentemente molte variabili da valutare in quanto il portiere è l’elemento più importante della squadra, ma in questo momento anche il punto più difficile da risolvere.

HT: Parlando ancora di stranieri il Cortina ha ingaggiato degli ottimi giocatori per il Campionato appena concluso. Ci sono buone possibilità che rimangano? Qual è la situazione attuale?
SM: Come ho sempre detto da fine Campionato i giocatori sui quali puntavamo maggiormente per la riconferma erano e sono quattro: fino ad ora il solo Mosnar ha firmato. Gli altri tre sono Rickmo, Sirokovs e Ahxner. Per quanto riguarda Ahxner c’è da dire che lui ha espresso la volontà di rimanere qui, ma al momento la situazione è ferma per una questione di carattere economico. Con Rickmo ci siamo dati appuntamento dopo i Mondiali gruppo A al termine dei quali Jörgen ha detto che prenderà una decisione. Il suo desiderio sarebbe quello di giocare in DEL dove fanno delle buone offerte, ma dove non è sicuro di essere preso. Ci ha detto testualmente che se torna in Italia torna a Cortina. Noi abbiamo comunque buone speranze di tenerlo. Per quanto riguarda Sirokovs io sono appena tornato da Praga dove l’ho incontrato e l’ho trovato un po’ demoralizzato perché non sta giocando molto con la nazionale Lettone. Gioca in terza linea, ma loro la terza linea è usata poco e all’interno di questa ruotano quattro o cinque giocatori. Lui avrebbe ambizioni di andare a giocare in Elite Lega in Russia, ma pare un po’ difficile sia per la giovane età che per questa mancata vetrina ai Mondiali che questo suo desiderio possa concretizzarsi. Anche con lui ci sentiamo tra una quindicina di giorni ed, eventualmente, ci sarebbe un suo compagno di Nazionale con cui ha parlato lui personalmente che sarebbe interessato a venire a Cortina. Tra le altre cose ho parlato anche con Romanovskis a Praga. In ogni caso come l’anno scorso puntiamo ad avere ancora una coppia lettone in squadra. Ovviamente la condizione perché questo si verifichi è il ritorno di Sirokovs, altrimenti cambiamo obbiettivi. Per il resto stiamo cercando un centro forte per la prima linea al posto di Karlsson. Per quanto Daniel (ndr: Karlsson) stia stato criticato in effetti alla fine si è rivelato un giocatore da non sottovalutare, che nei playoff ha fatto 5 gol, che è fisicamente a posto, che sa vincere gli ingaggi e che passa bene. Nel suo caso non sappiamo ancora se sarà disponibile a ritornare in quanto dovrebbe nascere suo figlio all’incirca ad agosto. Abbiamo alcuni nomi che stiamo vagliando e poi vedremo. Alta trattativa è quella che riguarda De Bettin che si è dichiarato pronto a venire e che volevamo a Cortina già l’anno scorso e quest’anno ancora di più. Ed infine c’è un certo interessamento per portare qui anche un difensore italiano che potrebbe essere Armani o Gigi da Corte, però con loro non ci siamo incontrati anche se gli abbiamo fatto sapere del nostro interessamento.

HT: Sono piani decisamente interessanti.. quali sono gli obbiettivi del Cortina per il prossimo anno dunque?
SM: Noi vorremmo proporci come risultato minimo l’entrata nei playoff e stare, quindi, nelle otto… però sotto sotto bisogna dire che tentiamo di riconfermare la stagione appena finita. Si sa che ogni anno è diverso dall’altro perché ci sono gli anni in cui magari ti va tutto bene e gli anni in cui magari lo spogliatoio non è buono… Quest’anno ad esempio lo spogliatoio era ottimo: abbiamo avuto tutti ragazzi veramente in gamba. Non bisogna fare l’errore di partire con grosse ambizioni come hanno fatto altre squadre. E’ meglio partire con calma perché sappiamo che ci sono molte squadre più attrezzate di noi, anche se a differenza dell’anno passato avremo il vantaggio di partire in anticipo e non all’ultimo momento.

HT: Un’ultima curiosità riguarda il “caso Bernardi”.. ci sono novità?
SM: Questa è una cosa che ci ha fatto arrabbiare perché i giornali sono subito pronti a scrivere per due giorni di un caso di doping quando era stato spiegato benissimo che quello dell’asma era un problema che Bernardi si trascinava da tempo. Abbiamo spedito alla Federazione tutti i certificati per provare che lui usa questa cura da sempre e attendiamo gli esiti. Probabilmente per questo difetto “di forma” ci potrebbe essere una squalifica che, però, verrebbe scontata subito. Sinceramente siamo molto più scocciati per l’immagine che ne è uscita del giocatore che per la sua eventuale squalifica. Sul doping bisogna certamente porre una grande attenzione, ed è sicuramente giusto punire chi ne faccia uso, ma questo discorso sta diventando quasi esasperato al punto che, per esempio, alcuni nostri stranieri quest’anno si sono trascinati un’influenza per 15 o 20 giorni pur di non prendere nessun medicinale proprio per questo motivo.

Si ringrazia il Presidente della Sportivi Ghiaccio Cortina Segafredo Zanetti Sandro Moser per la disponibilità.

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