di Arturo Bragagna
Con un terzo periodo degno del grande Milano Saima Campione d’Italia 1990-91 di coach Vairo, il Milano sbanca l’Odegar per la seconda portandosi in vantaggio tre a due nella serie.
L’Asiago si presenta a questo match al gran completo, compreso Tuzzolino inspiegabilmente graziato dal procuratore federale, che ha respinto il ricorso milanese escludendo la validità della prova televisiva ai fini della valutazione della possibile squalifica di un giocatore. Sull’altro fronte l’unica assente è Wells, non ancora ristabilitosi dalla distorsione alla caviglia subita in gara tre.
Dopo un tiro di Smith al primo minuto, è la squadra di casa a confezionare le due prime occasioni da rete con un tiro di Cirone e un’azione personale di Galuzo, ma in entrambi i casi, il Milano si salva grazie alla respinta di Muzzatti e all’imprecisione dell’attaccante lettone. A metà tempo la squadra di coach Bordeleau ha una doppia superiorità numerica che non riesce a sfruttare e, prima della conclusione del periodo, Patrice Lefebvre ha l’occasione buona per portare in vantaggio gli ospiti, ma Gravel è bravo a sventare la minaccia.
Sul finire del tempo i Vipers hanno un doppio powerplay, ma Gravel e compagni fanno buona guardia e l’occasione sfuma.
L’inizio del terzo tempo è dominato dal Milano, che crea occasioni a ripetizione con Cowie, Zarrillo (palo esterno) e Smith prima di trovare il gol del pareggio con Busillo dopo un incredibile errore di Gravel dietro la propria gabbia e sfiorando il vantaggio poco dopo con un tiro di Peca dalla blu. Dopo non aver sfruttato un powerplay al 55esimo minuto (fuori Cirone), la squadra di coach Insam realizza il gol del vantaggio a poco più di due minuti dalla fine con Sjogren che, con un tiro dalla blu assistito da Dino Felicetti, infila Gravel all’incrocio dei pali. Il finale si gioca in quattro contro quattro per una doppia penalità alle panchine per ritardo del gioco e, dopo che Zarrillo divora una grande occasione davanti a Gravel, Bordeleau inserisce il sesto uomo di movimento per l’assalto finale, ma il risultato non cambierà più per il tripudio dei tifosi rossoblu presenti.