Milano – Asiago; gara2 intervista a Giulio Scandella

Milano – Asiago; gara2 intervista a Giulio Scandella

di Gianpaolo, Ste’ e Francesco T., foto di Carola:

Le tue impressioni sulla sfida terminata da poco?

Bella partita ma anche molto dura e grintosa, tutti gli spazi sul ghiaccio erano occupati perciò costruire il gioco è stato difficile, ogni volta che un giocatore aveva il disco c’era sempre un avversario a contrastarlo, è stato un incontro combattuto fino alla fine.

Per voi è stato importante vincere in trasferta e così pareggiare la serie, anche per il morale.

La prima gara è stata dura, abbiamo risentito della settimana senza giocare, questa la dovevamo vincere per forza anche perché andare in doppio svantaggio sulla serie sarebbe stato molto difficile da recuperare.

Prima di venire in Italia cosa sapevi del nostro hockey?

Qualcosa già sapevo infatti mio cugino, Diego Scandella, è stato coach assistant qui a Milano, poi anni fa mio zio Sergio Momesso ha giocato qui, loro mi hanno informato.

In Italia i campi da gioco sono più grandi rispetto a quelli canadesi, hai avuto difficoltà ad adattarti?

In Canada la mia forza è sempre stato il pattinaggio quindi qui ho trovato più spazio per i miei inserimenti però come schemi di gioco è differente, ci ho messo due settimane per capirli e adattarmi.

Venendo in Italia praticamente hai perso l’opportunità di essere draftato per l’NHL, hai tenuto conto di ciò?

Il draft in NHL avviene quando hai circa 18 anni, per me quello è stato un anno difficile perché giocavo in una squadra con tanti giocatori più vecchi per i junior quindi non mi hanno preso. L’anno scorso sono stato invitato al camp estivo dei Chicago Blackhawks ho fatto bene ma cercavano pochi giocatori quindi mi hanno scartato, a volte non basta essere bravi ma bisogna avere anche fortuna trovandoti al posto giusto nel momento giusto, nel complesso è stato una bella esperienza.

Ci pensi alla nazionale italiana e ai giochi olimpici?

Si, ci penso, giocare alle olimpiadi per me sarebbe una cosa straordinaria, un sogno, la metto al pari con il giocare in NHL.

Ringraziamo Giulio Scandella e l’Asiago Hockey A.S. per la loro disponibilità.

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