Hockey svizzero: “Lugano sorpreso in casa, il Berna ad un passo dalla finale.”
Il Lugano viene inaspettatamente sconfitto in casa dagli ZSC Lions che, grazie ad una rete nel supplementare di capitan Streit, compiono un vero e proprio blitz ai danni dei bianconeri.
Il Berna, con la facile vittoria contro il GE Servette, potrebbe già chiudere domani alle Vernets qualificandosi per la finale, dove la squadra bernese manca del lontano 1997.
Il Lugano, senza Maneluk (squalificato) e Guyaz (botta al ginocchio), presenta il franco-canadese, ex-Asiago da due stagioni in DNB nel Langenthal, Lecompte (non gioca una partita dal 1 febbraio), che affiancherà Peltonen e Gardner in prima linea, Sannitz con Jeannin e Peer comporrà una quarta linea inedita, per i Lions, rispetto alla partita vittoriosa di giovedì sera all’Hallenstadion, il difensore canadese Heward occupa il posto dell’ex-Devils Richard, e mancano i soliti infortunati “cronici” Kout, Claudio Moggi e Ouimet.
Ottima l’affluenza di pubblico (6.833 spettatori circa con diversi zurighesi al seguito) alla Resega per una sfida che, secondo l’opinione mia personale, sarà decisiva per l’esito finale della serie.
Arbitri dell’incontro, come le precedenti due sfide, e di regola per i play-offs svizzeri, il signor Reto Bertolotti, come capo-arbitro, coadiuvato dai signori Simmen, e Sommer.
Inizio buono del Lugano, che solletica Sulander con un paio di tiri, invece i Lions, per il momento, non si scoprono per paura di lasciare degli spazi, dove i bianconeri potrebbero approfittare.
Al 8:35’ arriva a sorpresa la rete dei Lions con Della Rossa in short-hand per un grave errore del difensore Patrick Sutter sulla blu d’attacco.
L’inerzia della partita passa nelle mani degli zurighesi, che mettono diverse volte in difficoltà il Lugano, e Rüeger ha il suo bel da fare per fermare gli avanti zurighesi, che tirano da tutte le posizioni possibili.
Il nervosismo è palpabile in pista, e i bianconeri, forse, sono ancora con la mente alla sconfitta dell’Hallenstadion, e devono darsi un equilibrio con gli obbligati cambi di linea imposti dalle assenze di Maneluk, e Guyaz.
Il tempo finisce con una ghiotta occasione non sfruttata da Peltonen, che a pochi secondi dalla fine va vicino al pareggio, ma Sulander è pronto, e respinge la minaccia, facendo andare al riposo i suoi con l’importante vantaggio.
Nel secondo ci si aspetta una reazione dei campioni in carica, e infatti i luganesi provano a premere con una certa convinzione, ma gli zurighesi sono pericolosi nelle ripartenze.
I Lions sono sulla corda, e al 29:51’ è Nummelin con una saetta a trafiggere l’ottimo Sulander, facendo scoppiare la Resega in un urlo liberatorio.
I luganesi capiscono l’importanza del momento, perché la compagine di coach Weber subisce il contraccolpo del pareggio.
Al 33:38’, infatti, il ribaltamento del punteggio è cosa fatta, Nummelin tira, Lecompte è sulla traiettoria, e devia di quel poco, che mette fuori causa Sulander.
Terzo periodo con la presumibile controffensiva dei Lions, e al cinquantanovesimo secondo, colpevole l’estremo del Lugano Rüeger che non trattiene, Raffainer “il giustiziere dei bianconeri” pareggia.
I luganesi, colpiti a “freddo”, ci mettono qualche istante per riprendersi dallo shock, ma vogliono la vittoria, e riprendono la buona pressione dei venti minuti centrali sollecitando più volte Sulander.
Le squadre, sul pareggio, si difendono più che ad offendere, i bianconeri, tuttavia, fino alla fine vorrebbero realizzare la marcatura decisiva, ma anche una penalità ai danni di Alston non riusciva a far pendere l’ago della bilancia a favore dei luganesi.
Supplementare, quindi, di venti minuti con la regola del “sudden-death” (morte improvvisa) per chi segnerà per primo in qualsiasi momento.
Già dai primi minuti si capisce, che i Lions hanno ancora qualcosa in più rispetto al Lugano, e dopo diverse occasioni mancate, pervengono alla tutto sommata meritata vittoria con un tiro sottomisura di capitan Streit al 78:46’.
Con questa importante affermazione i Lions, non solo passano sul due a uno a loro favore, ma avranno la possibilità di giocare l’eventuale decisivo incontro all’Hallenstadion, e sappiamo tutti quanti come i bianconeri mal digeriscono giocare a Zurigo.
Il Berna, dal canto suo, con la netta vittoria su un GE Servette, che sembra aver mollato dopo la sconfitta di giovedì, è oramai ad un passo dalla finale, e crediamo che possa chiudere già lunedì alle Vernets di Ginevra senza grosse sofferenze.
Le reti della partita, in ordine cronologico, sono state del canadese Bordeleau, autore anche della terza, Rüthemann, e le ultime due una doppietta di C. Dubè ritornato protagonista dopo l’infortunio di dicembre, per i ginevrini Crameri, e doppietta di D. Meier.
Ricordiamo, inoltre, che gli incontri di gara-4 si giocheranno lunedì 22 marzo inizio ore 20 per evitare la concomitanza con i quarti di finale della Champions League di calcio europeo.
Nel girone dei play-out il Basilea, vincendo a Kloten, s’avvicina in modo minaccioso al Losanna, che perdendo a Langnau ha di fatto lasciato la strada libera ai Tigers per l’agognata salvezza.
La finale dei play-offs di DNB vede, in questo momento, il Bienne avanti per due ad uno nella serie sul sorprendente Sierre grazie alla vittoria di venerdì sera per cinque ad uno casalinga con doppietta e ottima prestazione personale del ticinese ex-Ambrì Omar Tognini, e oggi nel tardo pomeriggio i seeländer cercheranno di portarsi sul tre ad uno per poi chiudere in casa martedì.
Per tutti coloro, infine, che volessero vedere il Lugano in diretta integrale c’è la possibilità della TSI2, altrimenti la società bianconera trasmetterà l’incontro sugli schermi giganti della Resega con entrata gratuita (vedi per ulteriori informazioni il sito www.hockeyin.com nella sezione Hockeyin pillole).