Asiago – Milano: intervista a Michele Strazzabosco

Asiago – Milano: intervista a Michele Strazzabosco

di Tony Puma

Hockeytime: Iniziamo analizzando la partita. Nel primo tempo avete subito un gol a freddo su un infortunio di Gravel e gli attacchi dell’Asiago sono sembrati sterili.
Michele Strazzabosco: Sì, siamo partiti male. Forse abbiamo risentito più di loro della settimana senza partite, poi abbiamo giocato meglio il terzo tempo, ma forse era un po’ tardi.

HT: Nel secondo tempo avete avuto un black out. Avete subito tre gol in cinque minuti.
MS: Sì, abbiamo dato tre occasioni che sono state trasformate in gol. Purtroppo contro di loro bisogna essere perfetti e di ciò abbiamo esperienze passate.

HT: Passiamo alle domande dei tifosi del nostro Forum.
Come si trova, la squadra, quest’anno, con il nuovo coach?
MS: Molto bene. All’inizio c’era molto scetticismo in giro, perchè Benoit Laporte aveva lasciato un’eredità piuttosto pesante, ma alla fine siamo riusciti ad arrivare dove eravamo l’anno scorso. Sicuramente sono due tecnici completamente diversi. Benoit era una persona che badava più al tatticismo, tecnica e soprattutto molti schemi. Bordeleau, in più, è un allenatore che prima di tutto vuole farti stare bene mentalmente.

HT: Per i prossimi mondiali, quali sono secondo te le aspettative dell’Italia?
MS: Si punta sempre a vincere. Sicuramente sappiamo che è dura. Comunque penso che sia più importante lavorare in prospettiva Torino 2006, perchè riuscire ad avere una promozione senza far crescere la squadra che andrà alle Olimpiadi, penso, sia un ottimo risultato, però non è quello che ha bisogno l’hockey italiano adesso.

HT: L’estate scorsa girava voce di un tuo possibile trasferimento in Germania. Come mai non è stato possibile?
MS: Avevo parlato con Benoit Laporte e voleva portarmi con sè, poi alla fine non se n’è fatto niente, ma sono contento di stare ad Asiago.

HT: Prossimo anno dove giocherai?
MS: Adesso è presto per decidere. La prospettiva mia è quella di farmi un’esperienza per un anno da qualche parte, comunque bisogna vedere cosa viene offerto e che tipo di esperienza è. Perchè se ne vale la pena, ha un senso andare, se no conviene stare qua, perchè Asiago è una piazza che negli ultimi anni ha sempre ottenuto grossi risultati. E’ un ambiente ideale per poter lavorare bene.

HT: L’esperienza, dove la vorresti fare? In Italia o all’estero?
MS: Mi piacerebbe più all’estero. Anche perchè in Italia non ci sono molte alternative…o vengo a Milano….(e va via ridendo)

Si ringrazia Michele Strazzabosco e la società Supermercati A&O Asiago Hockey per la disponibilità

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