Asiago-Milano 2003/04

Asiago-Milano 2003/04

Il campionato 2003/04 è disputato da ben 15 squadre, molte delle quali composte da giocatori non all’altezza di una massima divisione. E’ logico a questo punto che i club più titolati decidano di investire di meno durante la regular season. Non fanno eccezione Milano ed Asiago: il club stellato acquista due giocatori lettoni, Galuzo e Romanovski, e conferma solo Cirone e Gravel rispetto ai transferd card della stagione precedente. Il Milano non ha confermato per il momento Cowie e Sjoegren ed ha acquistato solo un terzino canadese con passaporto portoghese, Marc Andrè Sarazin. Sul mercato italiano, il trasferimento più clamoroso ed impensabile alla vigilia coinvolge proprio queste due squadre: Maurizio Bortolussi all’Asiago. L’ex capitano del Milano gioca la sua prima partita ufficiale con i giallorossi proprio al Palagorà dove è in palio la Supercoppa italiana. In una gara monotona e di basso contenuto tecnico, una rete del lettone Galuzo a tre minuti e 43 secondi dalla fine regala all’Asiago il primo successo in questa competizione.
L’ultima sfida in ordine di tempo è quella del 6 dicembre 2003. Si gioca al Palaonda di Bolzano ed è valevole per la semifinale di Coppa Italia. L’Asiago deve rinunciare a Francois Gravel sostituito tra i pali da Nicola Lobbia, il quale si troverà ad affrontare un compito per lui troppo gravoso. In difesa rispetto all’incontro di supercoppa è arrivato il canadese Descoteaux, in attacco c’è il finlandese Kuikka il cui contratto con il Torino è stato rescisso. Il Milano ha ripreso Rob Cowie e Thomas Sjoegren ed ingaggiato Bruno Zarrillo, ma quest’ultimo non può essere della partita (così come Lefebvre) per infortunio. L’Asiago parte subito bene e va in gol con un tiro di Florian Ramoser dalla blu, ma il Milano reagisce e va in gol tre volte con Wells, Busillo e Felicetti nel giro di due minuti. Fabio Armani riduce le distanze con un gol dalla blu che fissa il parziale del primo tempo sul 3-2. Nel secondo drittel Sjoegren riporta a due le lunghezze di svantaggio, ma un Asiago mai domo va ancora in rete in inferiorità con Kuikka. Felicetti e Beattie imprimono la svolta decisiva a cavallo tra la fine del secondo e l’inizio del terzo tempo e gli stellati non riescono più a rialzare la testa. In finale ci va il Milano che però uscirà sconfitto dal Bolzano.
Così si conclude la nostra storia delle sfide Milano-Asiago. Partite vibranti e tese, incerte fino all’ultimo. La speranza è che sia così di quest’anno, perchè l’hockey italiano ha bisogno di match spettacolari per riportare il grande pubblico allo stadio.

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