Hockey svizzero: Lugano e Berna vincono il primo round

Hockey svizzero:  Lugano e Berna vincono il primo round

di Alberto Possieri (www.hockeyin.com):

Lugano, e Berna vincono gara-1 delle semifinali play-offs per il titolo, e si portano entrambe sull’uno a zero nella serie al meglio delle sette partite, giovedì si replica a campi invertiti.
Il Lugano, ieri sera alla Resega, si è presentato con una novità in pista, Sandy Jeannin al posto di Ryan Gardner in prima linea, per i Lions stessa formazione vittoriosa sabato all’Hallenstadion contro il Davos coi soliti infortunati Kout, Moggi Claudio, e Ouimet, fuori fino a fine stagione con la speranza di vederlo la prossima a causa del grave infortunio subito alla testa è in pericolo la sua carriera.
Buona l’affluenza di pubblico (4.873 spettatori) alla Resega per una sfida, che si ripresenta da cinque stagioni consecutive, ed è stata ribattezzata il “Derby dei play-offs”.
Prima della partita sono state premiate dal presidente Kaufmann le Ladies Team del Lugano per l’ottimo secondo posto nel campionato femminile di DNA.
Le formazioni, sotto la direzione del capo-arbitro Bertolotti, iniziano l’incontro guardinghe nell’intento di non scoprirsi per non far sì d’essere colpite a freddo.
Al 4’ i primi fuochi d’artificio con Raffainer, che prende due minuti, ma la superiorità numerica non sortisce nulla, anzi sono i Lions, che trovano qualche sortita in contropiede per saggiare la condizione del portiere Rüeger.
Qualche timido tentativo, ma i due portieri, per il momento, non eseguono difficili interventi.
Al 8’ è Hirschi ad accomodarsi in panca-puniti, e i Lions giocano un buon cinque contro quattro, ma la retroguardia bianconera chiude ogni spazio, e il vantaggio dell’uomo in più finisce nel nulla.
Al 13:16’, come un fulmine a ciel sereno, arriva il vantaggio bianconero col difensore P. Sutter smarcato abilmente dal duo Jeannin-Maneluk, è l’uno a zero per i padroni di casa, e la Resega scoppia in un urlo liberatorio.
Il Lugano, da questo momento, comincia a premere, e Sulander ha il suo bel da fare per fermare i tiri in rapida sequenza di Hirschi, Astley, e Gardner.
I Lions sono statici, e incapaci di una replica alla rete del vantaggio bianconero, invece i luganesi sono disciplinati, concentrati, e riescono con successo a non dar spazio agli avanti zurighesi.
L’ex-Devils Richard cerca di dare una scossa ai suoi compagni, e Rüeger deve intervenire in modo deciso per fermare il tiro scoccato dal canadese da buona posizione, il tempo finisce qui, e si va al primo riposo col Lugano in vantaggio.
Secondo periodo, che inizia come il primo con le formazioni guardinghe, e tutto questo a vantaggio dei campioni bianconeri.
Al 22’ Maneluk, rientrato dalla penalità, si trova a tu per tu con Sulander, ma il portierone finlandese lo ipnotizza, l’attaccante bianconero sbaglia il due a zero, e come dice il detto “gol sbagliato, gol subito” lo Zurigo, sul rovescio di fronte, pareggia in modo fortunoso col difensore Streit, che con un tiro non irresistibile, depone alle spalle di Rüeger l’uno ad uno.
L’incontro, finalmente, si velocizza, e cominciano a fioccare delle occasioni per entrambe le formazioni, soprattutto Sulander al 28’ si supera su Maneluk, che stava già alzando le mani in segno di giubilo.
I Lions sornioni aspettano il miglior momento per colpire i bianconeri, e l’occasione arriva al 32’ con Peltonen, che è spedito fuori per una dubbia trattenuta, ma il Lugano regge bene l’urto degli zurighesi, e il risultato rimane ancorato sull’uno ad uno.
Al 36’ bell’azione di Jeannin, che altruista passa al top scorer Peltonen tiro al volo, Sulander risponde a suo modo confermando il suo ottimo periodo di forma.
Al 37:26’ però non può nulla ad una staffilata di Fuchs, forse coperto l’estremo finlandese vede il disco infilarsi sulla sua destra, e così arriva il nuovo vantaggio per i bianconeri.
I Lions non ci stanno, e si buttano subito all’attacco, al 38’ su una mischia sottoporta scoppia la prima rissa sul ghiaccio protagonisti Gardner, e Lindemann, alla fine entrambi si accomoderanno fuori dalla pista per quattro minuti.
L’incontro sta entrando nella sua fase più calda, e, infatti, al 39:29’ gran discesa del finlandese Peltonen, che porge il disco all’accorrente Astley, che infila l’incolpevole Sulander.
Il tempo finisce col tripudio sugli spalti del pubblico presente di casa, perché questa terza marcatura potrebbe essere decisiva per le sorti della contesa, e portare il primo punto nel paniere bianconero.
Nel primo minuto del terzo periodo Jeannin, e Peltonen sbagliano il colpo del KO sottoporta con la retroguardia zurighese, ancora, col pensiero alla terza rete subita alla fine del tempo precedente.
Della Rossa riceve due minuti di penalità, e il Lugano vorrebbe fortemente la quarta realizzazione per cominciare a pensare a giovedì per il retour-match dell’Hallenstadion, e la marcatura, infatti, arriva a pochi secondi dal termine della penalità con un forte tiro di Wichser al 43:53’, che non lascia scampo a Sulander.
L’incontro, anche se manca ancora parecchio tempo da giocare, è virtualmente chiuso, e anche la compagine di Weber ammaina bandiera bianca per rifarsi davanti al proprio pubblico tra due giorni.
Per la cronaca il Lugano ha segnato al 51:21’, ancora una quinta rete opera di Conne, che ha ribattuto in porta un tiro di Wichser non trattenuto colpevolmente da Sulander.
L’incontro negli ultimi minuti è un allenamento per il Lugano, che offre ai suoi tifosi scampoli di “hockey-spettacolo”, la partita finisce tra gli applausi, e adesso i bianconeri vanno alla conquista di Zurigo, ma non sarà una facile impresa.
Nell’altro incontro della serata, il Berna ha piegato la resistenza di un buon GE Servette solamente al sessantesimo, quando Dubé ha realizzato la decisiva rete a porta vuota fissando il punteggio finale sul quattro a due per la compagine della capitale.
Le altre realizzazioni sono state del ticinese Cereda, primo vantaggio bernese, cui ha risposto dopo poco più di due minuti il difensore Hauer ancora nel primo periodo terminato sul pari, Sarault ha riportato in vantaggio i suoi dopo la metà partita, e al 35’ il difensore Jobin ha siglato il tre ad uno ma i ginevrini non si sono demoralizzati, e con lo svizzero-canadese Cadieux, hanno riaperto la partita di nuovo, ma gli orsi trascinati dal loro “caldo” pubblico (12.488 spettatori !) sono riusciti, seppur soffrendo, a vincere la partita, e a portarsi sull’uno a zero nella serie.
Nel girone dei play-out il Basilea, quasi spacciato, ha sconfitto il Losanna di misura, inguaiandolo sempre di più, mentre il Rapperswil, con la vittoria alla Schlufweg contro il Kloten, ha staccato il biglietto-salvezza matematico per la permanenza del posto in DNA.
Nella finale dei play-offs di DNB, infine, il Sierre vincendo gara-2 tra le mura amiche per quattro a due sul Bienne (in rete il ticinese Tognini per gli ospiti) ha impattato la serie.
Ricordiamo il nuovo appuntamento di giovedì con l’hockey svizzero con gara-2 dei play-offs, il settimo turno dei play-out, e gara-3 della finale della DNB.

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