Cortina: Intervista ad Alberto Scapinello

Cortina: Intervista ad Alberto Scapinello

di Luca Zardini Lacedelli e Alberto Manaigo

HT: Ciao Scapi… credo sia d’obbligo iniziare questa intervista con un commento sulla partita di sabato col Milano…
AS: Beh era una partita difficilissima, davvero dura anche perché a noi mancava Menardi. Noi in casa avevamo gia vinto: ci speri sempre ma non ci credevamo tantissimo all’inizio… Poi abbiamo visto che, dopo essere passati in vantaggio, le cose si mettevano bene. Arrivati al 2-4, però, abbiamo iniziato a fare più fatica. Non abbiamo smesso di crederci e sono venuti i 3 gol in 7 minuti che ci hanno permesso di vincere. E’ andato tutto bene e siamo stati bravi a non mollare. In altre partite, invece, nonostante gli stimoli non siano mai mancati, si è fatta sentire di più la stanchezza sia fisica che mentale. E’ un periodo che le cose sembrano girare per il verso giusto e sicuramente certi risultati ti danno morale.

HT: Il Cortina, nato all’ultimo momento con la salvezza come obbiettivo, ha centrato in maniera molto convincente il Master Round e si sta togliendo ulteriori soddisfazioni… Cosa ne pensi? Come reputi il livello di questo campionato?
AS: Io sono davvero contentissimo. Era anche una sfida non solo per la squadra ma anche a livello personale per vedere se riuscivo ancora a dare qualcosa in un campionato di Serie A, dopo gli anni passati in B, coi risultati che non venivano, con la copertura dello stadio che ci ha tenuti forzatamente fermi. In questo campionato sto giocando molto e sicuramente sono migliorato dal punto di vista dell’esperienza. Per quanto riguarda il livello del gioco, ammetto che tornando nel massimo campionato dopo alcune stagioni di assenza all’inizio mi sembrava calato. Le squadre erano tante e le partite con le squadre che hanno terminato la regular season in fondo alla classifica non erano certo esaltanti… Ora invece che siamo rimasti solo in 8 il livello è decisamente alto e ci si diverte veramente a giocare.

HT: Dove può arrivare ora questo Cortina?
AS: Mah sai… ora siamo in ballo e balliamo! Arrivare sesti e cercare di pescare il Bolzano per noi sarebbe perfetto. E’ ovvio che dipende molto anche dai movimenti di classifica delle prime quattro e non solo da ciò che facciamo noi. Dico Bolzano perché tra quelle che ora sono le prime tre squadre è quella che reputo un po’ più alla portata e poi, comunque, è anche la trasferta più vicina.

HT: Chi vedi come favorito per questo campionato? Qual è la squadra che reputi più forte?
AS: Secondo me quest’anno vince l’Asiago. Hanno tutto: un portiere bravissimo, in difesa sono tanti e forti, in attacco hanno tre linee che girano bene e anche dal punto di vista fisico sono quelli che giocano più duro. Il Milano lo vedo più forte tecnicamente, ma a mio avviso quando le partite sono tirate tendono a cedere verso fine partita.

HT: Hai iniziato la stagione in difesa… per poi giocare in seconda linea coi due lettoni. Ora hai giocato le ultime partite in terza linea mettendo la tua esperienza al servizio di una linea giovane… A cosa sono dovuti tutti questi cambiamenti? Come ti trovi?
AS: Beh all’inizio mancavano difensori e avendo giocato negli ultimi anni in difesa in Serie B sono stato schierato dietro, anche se non ero molto d’accordo: in Serie A c’è un altro livello… se non sei difensore di ruolo ti mancano fondamentali come l’uno contro uno, i tempi per anticipare l’avversario… In seconda linea coi lettoni mi sono trovato benissimo. E’ chiaro che tendono a cercarsi di più tra loro, ma giocando a volte un po’ più dietro o facendosi trovare pronto davanti alla porta arrivano un sacco di dischi giocabili… Per quanto riguarda, poi, la terza linea è come hai detto tu: la scelta è stata fatta sicuramente per portare un po’ di esperienza ad una linea giovane e per dare un po’ di equilibrio in più. Anche in questo caso mi trovo molto bene.

HT: Ne abbiamo parlato anche con Jörgen (ndr: Rickmo): è indubbio che da quando è arrivato Nilsson la squadra ha subito un cambiamento notevole e i risultati si sono visti… pare che questo allenatore arrivato in corsa e come sconosciuto ci sappia fare…
AS: In effetti questo è evidente. Con l’allenatore precedente (ndr. Korol, bielorusso) a mio avviso il problema maggiore era la lingua: non parlava inglese e l’allenamento veniva molto spezzettato per consentire all’interprete di tradurre in inglese ciò che diceva e generalmente a me e Bernardi di tradurre in italiano. Con Nilsson questi problemi non ci sono e ci troviamo benissimo con lui.

HT: Alcuni sostengono che i troppi stranieri tolgano tanto spazio ai giovani… a Cortina quest’anno obbiettivamente non era possibile fare altrimenti… e, comunque, mi pare che di giovani promettenti ce ne siano, non credi?
AS: Hai ragione. Non c’erano altre soluzioni quest’anno, ma in ogni caso i nostri giovani stanno giocando e bene. In effetti gli stranieri nel campionato sono troppi, ma è vero anche con loro il livello si alza. Il livello degli italiani comunque mi pare buono.

HT: In prospettiva futura si inizia già a parlare di come potrà essere l’assetto della squadra il prossimo anno? Conferme… partenze…
AS: Per quanto mi riguarda vedremo a fine stagione. Fino a che giochi in Serie B gli impegni sono minori e ti consentono di avere più tempo da dedicare al tuo lavoro. Nel massimo campionato i ritmi sono più serrati anche come allenamenti… A livello di squadra ovviamente è presto per poter dire qualcosa, certo è che se si vuole proseguire col progetto iniziato quest’anno i più forti dovrebbero rimanere… Abbiamo anche parecchi giovani pronti a fare il salto e iniziare a giocare in serie A. C’è anche da dire, però, che è difficile per una squadra organizzarsi senza un programma preciso da parte la Federazione… di anno in anno non sai mai che tipo di campionato andrai ad affrontare… c’è da calcolare anche questo…

Ringraziamo Alberto Scapinello e la SG Cortina Segafredo Zanetti per la disponibilità.

Ultime notizie
error: Content is protected !!