Intervista a Carpano

Intervista a Carpano

di Tony Puma e Francesco Tomacelli.

Al termine dell’incontro tra Milano-Fassa abbiamo incontrato il forte portiere della squadra ospite: Andrea Carpano.
Sfortunatamente Andrea si è inforunato al termine del secondo periodo. Molto gentilmente ci ha accolti nonostante la vistosa fasciatura con ghiaccio alla coscia destra e le stampelle.

Hockeytime: «Prima di tutto: come stai?»

Carpano: «Si tratta di strappo o stiramento dell’adduttore, aspettiamo l’ecografia per saperne di più».

HT: «Una tua analisi sull’incotro terminato da poco?»

Carpano: «Nel primo periodo abbiamo giocato con troppa timidezza, paura e rispetto verso il Milano così abbiamo subito due gol. Nel secondo eravamo più determinati, ma la penalità di cinque minuti ci è costata altri due gol. Il terzo non l’ho visto ma recuperare tre gol contro i Vipers a Milano è praticamente impossibile».

HT: «Tutti i portieri avversari, a Milano, vengono presi di mira dalla curva, come influisce sul tuo rendimento?»

Carpano: «A me fa piacere perchè sei al centro dell’ attenzione quindi mi esalto. Anche se stasera è andata diversamente».

HT: «Il Fassa ad ogni stagione risulta la quarta forza del campionato, pensi possa essere una outsider durante i play-off?»

Carpano: «Abbiamo una buona squadra, giovane, abbiamo commesso alcuni errori di inesperienza, ma fino adesso ci siamo comportati bene. Pattiniamo e lavoriamo duro, ci aspettiamo molto per il proseguimento del campionato anche se stasera oltre a me si è infortunato anche Stefano Margoni, importantissimo per noi. Comunque da qua alla fine miglioreremo ancora».

HT: «In nazionale da quest’anno c’è Goulet. Un tuo commento sul nuovo coach e su come sta impostando la squadra?»

Carpano: «Gli ultimi tre tornei sono stati di prova, l’allenatore non conosce ancora il movimento quindi si sta facendo una sua idea. Sta lavorando nella maniera giusta».

HT «Per quanto riguarda il ritorno degli oriundi?»

Carpano: «Gli oriundi ben vengano in nazionale, ma devono avere una certa esperienza cosa che manca agli ultimi arrivati, sono giovani e hanno giocato solo al collegge. Si rischia di danneggiare il movimento e togliere posti a giocatori più bravi di scuola italiana».

HT: «C’è un giocatore che ogni anno ti dà filo da torcere e quindi vorresti avere in squadra?»

Carpano: «I giocatori che soffro di più sono il fratello minore degli Omicioli, Drew. Del Milano sono Beattie e Lefebvre.Sono giocatori completi che farebbero comodo ad ogni squadra».

Grazie e un grande augurio di pronta guarigione a Carpano.
Un ringramento alla squadra del S.H.C. Fassa in particolare al team manager Sergio Liberatore.

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