Anni 90

Anni 90

Decenni: 20 | 30 | 40 | 50 | 60 | 70 | 80 | 90 | 2000intro

Di Tony Puma

1990/91 MILANO

(Saima Milano)

Il format del campionato per questa stagione non prevede la disputa dei Play Off, ma una prima fase con un girone all’italiana con doppio turno di andata e ritorno, che serve a determinare quali saranno le sei formazioni che accederanno al girone scudetto e quali al girone salvezza (le ultime quattro) .

Durante la stagione, il Milano (nella foto) si trasferisce dallo storico Piranesi al Forum di Assago.

La squadra milanese, targata Saima, termina la prima parte del torneo in testa alla classifica con 61 punti, seguita dal Bolzano (50 p.ti), poi Varese (49 p.ti), Devils Milano (47 p.ti), Alleghe (42 p.ti), Fassa (38 p.ti), Asiago (34 p.ti), Brunico (18 p.ti), Fiemme Cavalese (16 p.ti) e Cortina (5 p.ti).

Nella seconda fase, in ogni raggruppamento, le squadre ricevono un bonus in base alla posizione acquisita nel turno precedente.

Il Girone salvezza viene vinto dall’Asiago con 27 punti, seguito dal Fiemme Cavalese (14 p.ti), Brunico (12 p.ti) e Cortina (7 p.ti) che viene retrocesso nella serie cadetta.

Nel Girone scudetto, Milano, dopo aver dominato il torneo per tutta la stagione, deve vincere o pareggiare l’ultima gara contro Bolzano. In caso di sconfitta è previsto lo spareggio. Davanti a 11.000 spettatori (record nazionale per l’hockey su ghiaccio), al 5’52” del primo periodo, gli ospiti passano in vantaggio con il canadese Perry John Turnbull e raddoppiano al 18’19” con Martin Crepaz. Nel secondo drittel, quando ormai le speranza di riaprire la gara si sta affievolendo, Kevin Lavallee al 17’40” e Richard Bragnalo al 18’38” riportano la situazione in parità. Ma chi pensa che Bolzano si sia rassegnato a lasciare il tricolore a Milano, viene smentito da Martin Pavlu, che al 10’33” del terzo periodo, porta in vantaggio gli alto atesini. I rossoblu non ci stanno e al 15’45” , su assist di Paul Beraldo, Richard Bragnalo segna la rete del 3-3. I tifosi saimini possono festeggiare il loro primo scudetto. Con il punto conquistato, Milano chiude il campionato a 20 punti. Al secondo posto Bolzano (18 p.ti) seguito dai Devils Milano (15 p.ti), Varese (11 p.ti), Fassa (6 p.ti) e Alleghe (5 p.ti).

Robert Mark Napier si riconferma, questa volta con la maglia del Varese, top scorer stagionale con 118 punti (45 assist e 73 gol), seguito da Bruno Zarrillo (Bolzano, 96 p.ti, 39 + 57), Bob Ginnetti (Alleghe, 96 p.ti, 31 + 65), Pat Micheletti (Varese, 92 p.ti, 34 + 58) e Mario Chitarroni (Alleghe, 85 p.ti, 37 + 48).

Formazione Campione d’Italia: Paul Berardo – Richard Bragnalo – Andrea Brega – Marco Capone – Gerarld Ciarcia – Anthony Fiore – Daniel Fascinato – Marco Favalli – Joseph Foglietta – Fabio Frison – Mark Johnson – Kevin Lavallee – John Robert Manno – Gianfranco Odino – Rico Rossi – Andrea Spiriti – William Stewart – Dave Tomassoni – Maurizio Vacca – John Vecchiarelli – Joseph Michael Zanier. Allenatore: Lou Vairo.

1991/92 DEVILS MILANO

(Orlando – Chabot, la sfida ha inizio)

Dopo la rinuncia del Merano, vincitore nella stagione precedente del campionato di serie B, e la retrocessione del Cortina, debutta in serie A, in veste di matricola, lo Zoldo, su decisione del Comitato Tecnico della F.I.S.G..

Il torneo di questa edizione prevede un girone di qualificazione ai Play off, che tornano dopo una stagione d’assenza, con la disputa di un solo girone di andata e ritorno. Le prime otto squadre della classifica finale accedono alla seconda fase ad eliminazione. L’ultima retrocede in Serie B.

I Devils Milano chiudono al comando con 32 punti, seguiti dal sorprendente Alleghe (26 p.ti), Milano (25 p.ti), Bolzano (23 p.ti), Asiago (20 p.ti), Varese (19 p.ti), Fassa (17 p.ti), Brunico (11 p.ti), Fiemme Cavalese (6 p.ti) e Zoldo (1 p.to).

Nei quarti di finale, che si disputano al meglio delle cinque partite, i Devils Milano superano agevolmente il Brunico (14-0; 8-2; 11-3), l’Alleghe ed Asiago regolano rispettivamente Fassa (7-6; 7-2; 9-2) e Bolzano (7-2; 3-0; 6-5) in tre gare. Milano ha la meglio sul Varese di Jim Corsi solo alla quinta gara (3-2; 3-4; 4-1; 5-7; 4-1), nonostante i bosini non avessero disputato una stagione esaltante.

Le perdenti dei quarti di finale disputano delle partite di piazzamento, al meglio delle tre gare, per la conquista del quinto e settimo posto.

Bolzano batte il Brunico 9-5 e 13-2, mentre Varese ha la meglio sul Fassa (5-3; 6-2).

Il settimo posto viene conquistato dal Fassa con una doppia vittoria sui pusteresi (8-3; 7-2) mentre il quinto è ad appannaggio di Bolzano che supera Varese per 7-4 in casa e 10-4 al Palalbani.

Nelle semifinali, Milano elimina in tre gare l’Alleghe (4-3; 8-5; 7-2). I Devils Milano, inaspettatamente trovano un avversario più ostico del previsto. L’Asiago, perso Gara 1 al PalaCandy per 6-4, riesce a portare in pareggio la serie vincendo all’Odegar per 4-2. In Gara 3 i Devils impongono il fattore campo vincendo 6-1, ma i vicentini non sono ancora domi e in Gara 4 pareggiano di nuovo i conti, vincendo 9-5. In Gara 5 i rossoneri milanesi conquistano, per la prima volta, l’accesso alle finale vincendo per 5-3.

Il terzo posto viene conquistato dall’Asiago, nonostante in Gara 1, l’Alleghe vince per 8-5. Nelle successive due gare i giallorossi salgono sul gradino più basso del podio, battendo le civette per 7-1 e 6-3.

Mai, prima di questo torneo, si era disputato un derby per la conquista del tricolore.

I Devils Milano sono favoriti, oltre che nei pronostici, anche nel fattore campo, ma in Gara 1, arbitrata da Giorgio Moschen e davanti a 4.000 spettatori, questo salta e vede la vittoria della Saima per 3-2 (1-1; 2-1; 0-0). Le reti dei Devils sono di Bruno Baseotto e Vito D’Angelo; per la Saima vanno a rete Kevin Lavallee, Constant Priondolo e John Vecchiarelli. In questa prima gara si segnala un’ottima prestazione del portiere dei padroni di casa Roberto Romano, che rende meno ampio il risultato finale.

Al Forum, davanti a 10.800 spettatori, i Devils ristabiliscono l’equilibrio nella Serie vincendo Gara 2 per 7-2 (2-1; 3-0; 2-1). L’arbitro è Ruggero Savaris. Le reti dei padroni di casa sono segnate da Reed David Larson e John Chabot, mentre per i rossoneri vanno in gol Santino Pellegrino (2), Mike Richard (2), Gaetano Orlando, Ivano Zanatta e Robert Mark Napier.

Al termine di Gara 3, al PalaCandy davanti a 4.000 spettatori, i Devils guidano la Serie per 2-1, dopo aver vinto per 9-7 (3-2; 3-2; 3-3) un match combattuto arbitrato da Serafino Pisoni. Le reti rossonere sono realizzate da Robert Mark Napier (3), Maurizio Catenacci (2), Ivano Zanatta, Vito D’Angelo, Gaetano Orlando e Bruno Baseotto, mentre per i rossoblu segnano Paul Beraldo (2), Tony Fiore, John Foglietta, Kevin Lavallee, John Chabot e Reed David Larson.

A causa delle intemperanze dei tifosi saimini in Gara 2 e 3, Gara 4, giocata al Forum e arbitrata da Giorgio Moschen, viene disputata a porte chiuse. In un clima surreale, la partita termina in parità sul 3-3 (3-2; 0-0; 0-0), ma ai tiri di rigore, i rossoneri hanno la meglio e conquistano il loro primo scudetto. Nei tempi regolamentari, per i rossoblu segnano Constant Priondolo, John Vecchiarelli e John Foglietta, mentre per i Devils realizzano Maurizio Scudier, Gaetano Orlando e Tom Tilley.

Il capocannoniere del torneo è Gaetano Orlando dei Devils Milano con 71 punti (32 gol e 39 assist), seguito da John Vecchiarelli (Milano, 67 p.ti, 32 + 35), Maurizio Mansi (Brunico, 65 p.ti, 23 + 42), Michael Richard (Devils Milano, 64 p.ti, 27 + 37) e John Chabot (Milano, 62 p.ti, 13 + 49).

Formazione Campione d’Italia: Bruno Baseotto – Maurizio Catenacci – Anthony Circelli – Alessandro Cintori – Vito D’Angelo – Michael De Angelis – Massimiliano Durante – Doug McCarthy – Rick Anthony Morocco – Mark Robert Napier – Gaetano Orlando – Santino Pellegrino – Michael Richard – Roberto Romano – Nicolino Sanza – Maurizio Scudier – Riccardo Tessari – Thomas Tilley – Ivano Zanatta. Allenatore: Ted Sator.

1992/93 DEVILS MILANO

(Mark Robert Napier)

Per questa stagione, si decide che le squadre partono con un bonus ottenuto in base alla posizione acquisita nella classifica finale dell’Alpenliga, torneo che vede coinvolte squadre di Austria, Italia e Slovenia.

A causa di questo torneo, la formula del campionato prevede un solo girone di andata e di ritorno e vede la mancata partecipazione del Saima Milano, nonostante le manifestazioni dei tifosi rossoblu a sostegno della Società e nessuna promozione dalla Serie B.

La prima fase viene vinta dai Devils Milano con 33 punti (di cui 5 di bonus), poi Bolzano (31 p.ti, 4 di bonus), Alleghe (23 p.ti, 4 di bonus), Gardena (19 p.ti, 2 di bonus), Asiago (18 p.ti, 3 di bonus), Brunico (16 p.ti, 3 di bonus), Varese (15 p.ti, 2 di bonus), Fassa (8 p.ti, 0 di bonus) e Fiemme Cavalese (5 p.ti, 1 di bonus).

Nei quarti di finale i Devils Milano hanno la meglio sul Fassa (7-2; 4-2; 6-1). Bolzano supera Varese (5-1; 5-4; 6-1), l’Alleghe batte il Brunico (9-3; 5-4; 5-3) e l’Asiago elimina Gardena (4-5; 8-3; 3-2).

Le semifinali vengono chiuse entrambe in tre gare. I Devils Milano contro Asiago (5-3; 3-0; 4-1) e Bolzano contro Alleghe (3-2; 8-5; 3-1).

Il terzo posto è conquistato dall’Alleghe (2-5; 6-4; 8-2) contro Asiago.

Nelle finali scudetto, in Gara 1 al PalaCandy, il Bolzano espugna il campo dei Devils, vincendo per 3-2. Ma, in Gara 2, i rossoneri pareggiano la serie, vincendo per 8-2 in Alto Adige.Il fattore campo viene fatto rispettare in Gara 3 e i Devils Milano s’impongono per 7-6 dopo i tiri di rigore. In Gara 4, Bolzano torna alla vittoria (3-1) e costringe la formazione milanese a giocare Gara 5 per la conquista dello scudetto. Nell’ultimo match stagionale, i padroni di casa hanno la meglio sui bolzanini vincendo di misura (2-1) e confermandosi Campioni d’Italia.

Le partite casalinghe dei Devils sono contraddistinte dai cori ostili cantati dai tifosi saimini, rimasti orfani della loro squadra, che per l’occasione si uniscono ai tifosi del Bolzano.

Il top scorer del campionato è Murray Eaves dei Devils Milano con 56 p.ti (17 gol e 39 assist), poi Mark Robert Napier (Devils Milano, 51 p.ti, 19 + 32), Sergei Vostrikov (Bolzano, 48 p.ti, 22 + 26), Martin Pavlu (Bolzano, 48 p.ti, 20 + 28) e Igor Maslennikov (Bolzano, 46 p.ti, 17 + 29).

Formazione Campione d’Italia: Bruno Baseotto – Paul Beraldo – Bruno Campese – Paolo Casciaro – Anthony Circelli – Vito D’Angelo – Michael De Angelis – Murray Eaves – Joseph Foglietta – Mark Robert Napier – Gaetano Orlando – Santino Pellegrino – Roland Ramoser – Roberto Romano – Lawrence Rucchin – Maurizio Scudier – William Stewart – Thomas Tilley – Marco Vaccani – John Vecchiarelli – Giovanni Volante – Ivano Zanatta. Allenatore: Ted Sator.

1993/94 MILAN

(Anthony Circelli)

Il campionato inizia dopo la disputa dell’Alpenliga. Anche in questa stagione, le squadre ricevono un bonus pari alla metà dei punti (arrotondati per difetto) conquistati nella manifestazione internazionale. La formula prevede che venga giocata una sola andata e ritorno. Si qualificano ai Play off le prime otto. I quarti e le semifinali vengono giocate al meglio delle tre gare, mentre le finali al meglio delle cinque.

Dopo un anno di assenza, ritorna nella massima serie il Milano, targato Saima, con presidente Massimo Moretti. Da segnalare anche un nuovo debutto. Quello del Courmaosta; le formazioni iscritte, così, diventano undici.

Con la creazione della Polisportiva Milan, che comprende le squadre di calcio, hockey, pallavolo, rugby e baseball, i Devils Milano cambiano nome e diventano Milan Hockey.

Il Bolzano, dopo quarant’anni, si trasferisce dal vecchio Palaghiaccio al nuovo Palaonda che può contenere fino a 7.000 spettatori.

La prima fase è vinta dai Campioni d’Italia in carica con 54 punti, seguiti da Bolzano (52 p.ti), Varese (45 p.ti), Milano (39 p.ti), Courmaosta (39 p.ti), Alleghe (34 p.ti), Fassa (26 p.ti), Gardena (23 p.ti), Fiemme (22 p.ti), Asiago (17 p.ti) e Brunico (3 p.ti).

Nei quarti di finale, il Milan surclassa Gardena in due gare (11-1; 6-2), il Courmaosta elimina Milano vincendo ai rigori Gara 1 (5-4) al Palagorà e 7-3 in casa. Varese è l’unica a ricorrere a Gara 3 per sbarazzarsi dell’Alleghe (2-1; 0-4; 3-2), vincendola ai supplementari. Il Bolzano supera agevolmente il Fassa in due gare (7-2; 8-5).

In semifinale il Milan, favorito alla vittoria finale, supera il Courmaosta (11-1; 3-2), mentre Bolzano accede alla finale battendo il Varese (7-3; 10-3).

Il terzo posto è aggiudicato dalla rivelazione del torneo: il Courmaosta, che batte Varese in due gare (6-2; 9-5)

Le finali iniziano con la vittoria ai supplementari di Bolzano (5-4), ma i rossoneri in Gara 2 riportano la serie in parità vincendo per 7-4. In Gara 3, Bolzano s’impone ancora con lo stesso risultato di Gara 1 (5-4). Il fattore campo salta anche in Gara 4 e il Milan vince per 8-5.

L’ultima gara vede prevalere per 5-3 il Milan, che si riconferma per il terzo anno consecutivo, Campione d’Italia.

La testa della classifica dei cannonieri è conquistata da Gates Orlando del Milan con 78 punti (24 gol e 54 assist), seguito da Bruno Zarrillo (Bolzano, 72 p.ti, 40 + 32), Sergei Vostrikov (Bolzano, 64 p.ti, 31 + 33), Lucio Topatigh (Milan, 61 p.ti, 34 + 27) e Igor Maslennikov (Bolzano, 59 p.ti, 23 + 36).

Formazione Campione d’Italia: Paul Beraldo – Mario Brunetta – Bruno Campese – Mario Brian Chitarroni – Anthony Circelli – Michael De Angelis – Mario De Benedictis – Frank Di Muzio – Shawn Evans – Dmitri Frolov – Anthony Iob – Emilio Iovio – Gaetano Orlando – Christophe Pouget – Frantisek Prochazka – Roland Ramoser – Lawrence Rucchin – Lucio Topatigh – Marco Vaccani – John Vecchiarelli – Christophe Ville – Giovanni Volante – Ivano Zanatta. Allenatore: Dan Hober.

1994/95 BOLZANO

Il campionato torna a dieci squadre. Al termine della prima fase le prime otto classificate accedono ai Play off, mentre le ultime due disputano uno spareggio, al meglio delle tre gare, per non retrocedere.

Il Milan cambia ancora denominazione e torna a chiamarsi Devils Milano.

Il Bolzano (53 p.ti) si aggiudica la prima fase, al secondo posto si classifica il Varese (49 p.ti), poi Courmaosta (41 p.ti), Milano (36 p.ti), Gardena (34 p.ti), Devils Milano (34 p.ti), Alleghe (34 p.ti), Brunico (32 p.ti), Fassa (28 p.ti) ed Asiago (19 p.ti).

Negli spareggi retrocessione, In Gara 1, Fassa ha la meglio sull’Asiago per 9-4, ma i vicentini all’Odegar, in Gara 2, riportano la serie in parità vincendo 5-4. Il Fassa raggiunge la salvezza in Gara 3 regolando gli avversari per 9-5.

Nei quarti di finale, Bolzano (8-1; 4-2) e Varese (6-1; 4-2) si qualificano superando in due gare Brunico ed Alleghe, mentre Milano (5-6; 3-2; 5-3) e Courmaosta (6-3; 1-2; 12-5) devono ricorrere alla terza gara per avere la meglio su i Devils Milano e Gardena.

In semifinale, che vengono giocate al meglio delle 5 gare, Varese elimina il Courmaosta in tre gare (4-3; 5-1; 3-2). Bolzano, invece, disputa una serie molto tirata. Infatti, dopo aver vinto di misura le prime due gare contro Milano (7-6; 5-4), non riesce a chiudere i conti in Gara 3, perdendo al Palagorà per 6-5. I milanesi si arrendono solo in Gara 4 e vengono travolti per 10-4.

Le finali iniziano con la vittoria, in Gara 1, di Bolzano per 5-2; i gol bolzanini sono messi a segno da Bruno Zarrillo, che realizza una doppietta, David Pasin, Igor Maslennikov e Sergei Vostrikov, mentre le reti bosine sono di Alexander Thaler e Maurizio Mansi.

In Gara 2, giocata a Varese, i gialloneri vincono per 7-3. Le reti dei padroni di casa sono segnate da Stefano Figliuzzi, Ivano Zanatta, che realizza un hat-trick, Chad Biafore, doppietta per lui e Vezio Sacratini. Per Bolzano le reti sono di Mario Doyon (doppietta) e Reinhard Wieser. La gara è agguerita; vengono assegnate dagli arbitri due penalità partita a Giancarlo Merzario per Varese e a Ruggero Rossi De Mio per il Bolzano, e numerose altre penalità.

In Gara 3, Bolzano realizza in power play la rete del momentaneo vantaggio con Sergei Votrikov, ma Stefano Figliuzzi riporta la gara in parità; anche per lui il gol è realizzato in superiorità numerica. Varese prova a far sua la gara, portandosi di nuovo in vantaggio con Maurizio Mansi, ma Bruno Zarrillo pareggia i conti. Angelo Catenaro prova a far volare i Mastini e alla sua rete seguono quelle di Maurizio Mansi e Mario Nobili, senza che gli alto atesini riescano più a reagire. Con questa vittoria a Bolzano, Varese è ad un passo dallo scudetto.

In Gara 4, però i biancorossi non sono ancora domi e s’impongono con un schiacciante 10-2 che porta la Serie in parità sul 2-2. Le reti bolzanine sone messe a segno da Sergei Vostrikov (2), Igor Maslennikov, Bruno Zarrillo (2), David Pasin, Martin Pavlu, Roland Ramoser, Mario Doyon e Christian Timpone. Per il Varese segnano Ivano Zanatta e Vezio Sacratini.

A Bolzano, in Gara 5, Varese vuole dimenticare l’incolore prestazione di qualche giorno prima e passa in vantaggio con Ivano Zanatta; i biancorossi, dal canto loro, non vogliono lasciarsi sfuggire la possibilità di conquistare il tricolore in casa propria e pareggiano con Sergei Vostrikov. Altro vantaggio giallonero con John Massara e altro pareggio di Sergei Vostrikov. Maurizio Mansi, in power play, riporta Varese sul 3-2. Questa volta a riportare la situazione in parità è Bruno Zarrillo; il nuovo vantaggio, questa volta è del Bolzano che con il cecchino Sergei Vostrikov si porta sul 4-3. Igor Maslennikov mette il sigillo ad un’avvincente gara, segnando la rete del 5-3.

Bolzano torna a vincere il tricolore dopo 5 anni e spezza il dominio delle squadre milanesi.

Gli alto atesini monopolizzano i primi quattro posti della classifica dei marcatori; il top scorer è David Pasin con 108 punti (43 gol e 65 assist), seguono Bruno Zarrillo (107 p.ti, 42 + 65), Sergei Vostrikov (89 p.ti, 49 + 40), Roland Ramoser (89 p.ti, 41 + 48). Al quinto posto Maurizio Mansi (Varese, 84 p.ti, 40 + 44).

Formazione Campione d’Italia: Igor Alberti – Christian Alderucci – Alex Badiani – Manuel Bergamo – Mario Doyon – Daniele Giacomin – Ingemar Gruber – Kim Issel – Paolo Lasca – Enrico Laurati – Igor Maslennikov – Roberto Oberrauch – Dave Pasin – Martin Pavlu – Roland Ramoser – Michael Anthony Rosati – Ruggero Rossi De Mio – Michael Spalla – Roberto Stefani – Christian Timpone – Sergei Vostrikov – Reinhard Wieser – Bruno Zarrillo – Harald Zingerle. Allenatore: John Robert Manno.

1995/96 BOLZANO

La stagione inizia con diverse novità. Il Milano e il Varese cambiano proprietà. La squadra milanese passa da Massimo Moretti ad Umberto Quintavalle, il quale cambia denominazione alla squadra che diventa Milano24. Nella Società bosina la nuova proprietaria è la Sig.ra Caterina Colombo, che fino ad allora sponsorizzò i Mastini.

Il Courmaosta non si iscrive alla Serie A per protesta contro gli arbitraggi della stagione precedente.

Le squadre partecipanti sono nove che per accedere ai Play off devono disputare un girone con doppia andata e ritorno.

La prima fase è vinta dal Bolzano (55 p.ti), seguito dal Milano24 (42 p.ti), Gardena (42 p.ti), Varese (41 p.ti), Fassa (27 p.ti), Asiago (25 p.ti), Brunico (24 p.ti), Alleghe (24 p.ti) e Devils Milano (8 p.ti).

Nei quarti di finale, Bolzano supera l’Alleghe (12-1; 6-3; 7-4), Varese batte il Fassa (4-0; 3-2; 10-1), il Gardena ha la meglio sull’Asiago (5-4; 5-4; 3-2) e il Milano24 elimina Brunico (1-3; 9-3; 7-1; 8-1).

In semifinale, il Milano24 si sbarazza del Gardena (3-2; 1-6; 7-2; 3-0) abbastanza agevolmente, nonostante debba concedere una gara agli avversari.

Tra Bolzano e Varese, in Gara 1, è una vera e propria guerra in campo, al termine della gara i minuti di penalità sono 109 per Bolzano e 111 per Varese. Gli alto atesini s’impongono per 4-2. Il Giudice Sportivo infligge un anno di squalifica a Joe Busillo e nove mesi a Maurizio Bortolussi. Altre squalifiche vengono comminate a tre giocatori bolzanini e ad un bosino. Questi fatti porteranno, a fine stagione, alle dimissioni della Presidentessa Colombo e il ritiro del Varese dalla Serie A.

In Gara 2, Varese reagisce e vince 7-4, portando la Serie sull’1-1.

Gara 3 è ad appannaggio del Bolzano che vince 6-1, mentre Gara 4 vede la vittoria dei Mastini per 5-2. Nell’ultimo match della Serie i biancorossi regolano i bosini per 5-2 ed accedono alla finale.

La novità delle finali sono gli arbitri stranieri a dirigere le gare.

In Gara 1, arbitro Peter Slapke, il Milano24 vince per 6-3 al Palaonda. Dopo il vantaggio di Bolzano con Scott Beattie, il periodo centrale si chiude in parità sul 2-2; la rete per Bolzano è segnata da Roberto Oberrauch, per i milanesi realizzano Marco Pietroniro e Massimo Ansoldi. Nel terzo drittel i rossoblu dilagano con le marcature di John Massara, Aldo Iaquinta, Joe Ferraccioli e Chris Bartolone. Il terzo gol bolzanino è opera di Ruggero Rossi De Mio.

Gara 2, con arbitro Peter Quartal, vede imporsi il Bolzano per 3-2. Il primo tempo si chiude 2-1 per i bolzanini che segnano con Roberto Oberrauch e Sergei Vostrikov, mentre per i rossoblu realizza Maurizio Scudier. Nel periodo centrale, Igor Maslennikov porta a 3 le reti dei biancorossi. Nel terzo drittel, Tony Fiore prova a riaprire la partita, ma a tre secondi dal termine, la gara viene sospesa poiché il portiere del Milano24, Mike Zanier, colpisce con un pugno uno degli arbitri (o lo sposta per entrare in panchina, le versioni risultano essere contrastanti) e Anthony Iob tenta di dar fuoco a Roberto Oberrauch con un accendino. Il Giudice Sportivo dà partita vinta per 5-0 al Bolzano e 24 mesi di squalifica a Mike Zanier.

A Peter Slapke tocca arbitrare Gara 3; dopo il primo periodo, il match si chiude sul 2-2 con le reti di Bruno Zarrillo e Martin Pavlu per Bolzano e una doppietta di Anthony Iob per i milanesi. Nel secondo periodo una doppietta di Scott Beattie porta il punteggio sul 4-2 e nel terzo drittel Roberto Oberrauch arrotonda il punteggio sul 5-2.

In Gara 4, diretta da Reto Bortolotti e giocata sul campo neutro di Varese, Bolzano s’impone in tutti i drittel (2-1; 3-2; 3-2), andando in rete con Sergei Vostrikov, Lucio Topatigh (2), Scott Beattie (4) e Andrei Zukov, mentre per il Milano24 segnano Massimo Ansoldi, Lawrence Rucchin e Joe Ferraccioli (3).

A dirigere Gara 5 viene chiamato ancora Reto Bortolotti; al termine del primo drittel, i biancorossi sono in vantaggio per 2-0 grazie alle reti messe a segno da Bruno Zarrillo e Markus Brunner. Nel periodo centrale per Bolzano segnano Vostrikov (2) e Daniele Giacomin, mentre per il Milano24 realizzano Harald Oberrauch e Massimo Ansoldi. Nel terzo periodo Maslennikov e Lucio Topatigh per Bolzano e Anthony Iob per i rossoblu, fissano il risultato sul 7-3 per gli alto atesini che si riconfermano Campioni d’Italia.

A fine stagione il capocannoniere della Serie A è Igor Maslennikov del Bolzano con 99 punti (36 gol e 63 assist), al secondo posto Sergei Vostrikov (Bolzano, 95 p.ti, 50 + 45), al terzo Bruno Zarrillo (Bolzano, 90 p.ti, 39 + 51), al quarto Lucio Topatigh (Bolzano, 86 p.ti, 35 + 51) e al quinto Scott Beattie (Bolzano, 85 p.ti, 38 + 47).

Formazione Campione d’Italia: Christian Alderucci – Alex Badiani – Gianluca Baggio – Scott Beattie – Markus Brunner – Paolo Casciaro – Daniele Giacomin – Paolo Lasca – Igor Loro – Igor Maslennikov – Roberto Oberrauch – Martin Pavlu – Michael Anthony Rosati – Ruggero Rossi De Mio – Marco Sbironi – Roberto Stefani – Christian Timpone – Lucio Topatigh – Sergei Vostrikov – Reinhard Wieser – Bruno Zarrillo – Andrei Zukov – Harald Zingerle. Allenatore: John Robert Manno.

1996/97 BOLZANO

In questa stagione in Serie A s’iscrivono Bolzano e Milano24. Tutte le altre formazioni si autoretrocedono in A2. Il Presidente Seeber decide che lo scudetto venga conteso tra le iscritte al massimo campionato e le migliori quattro formazioni di A2.

La prima fase serve a determinare la composizione dei gironi della fase successiva e vede anche la pertecipazione del Bolzano.

La classifica finale si chude con i biancorossi Campioni d’Italia a 68 punti, poi Gardena (61 p.ti), Merano (50 p.ti), Courmaosta (50 p.ti), Alleghe (46 p.ti), Brunico (44 p.ti), Feltre (35 p.ti), Cortina (33 p.ti), Asiago (32 p.ti), Renon (32 p.ti), Zoldo (27 p.ti), Como (26 p.ti), Vipiteno (20 p.ti) e Laces Val Venosta (17 p.ti)

Mentre Bolzano (Alpenliga) e Milano24 (Ehl e Alpenliga) sono impegnate nelle manifestazioni internazionali, successivamente l’A2 è divisa in due gruppi che hanno il compito di determinare le quattro formazioni che accedono al girone di qualificazione ai Play off.

Il Gruppo A è vinto dal Fassa con 37 punti, seguito dal Merano (31 p.ti), Alleghe (26 p.ti), Asiago (20 p.ti), Feltreghiaccio (17 p.ti), Zoldo (11 p.ti) e Vipiteno (4 p.ti).

Nel Gruppo B, Gardena (34 p.ti) e Brunico (28 p.ti) si qualificano alla seconda fase. Al terzo posto si piazza il Courmaosta (22 p.ti), poi Laces (20 p.ti), Renon (18 p.ti), Cortina (12 p.ti) e Como (11 p.ti).

Nella finale per la conquista del titolo di Campione di A2, Gardena supera Fassa in tre Gare (5-3; 4-6; 3-2 ai rigori).

Nella terza fase, dal girone di qualificazione per i Play off vengono eliminate le ultime due, mentre le prime quattro accedono alle semifinali. In testa alla classifica si piazza il Milano24 (24 p.ti), grazie alla differenza reti (+ 51 a + 25), ai danni di Bolzano (24 p.ti). Poi Fassa (19 p.ti), Merano (11 p.ti), Brunico (10 p.ti) e Gardena (0 p.ti).

Nelle semifinali Playoff sia il Milano 24 (6-3; 7-3) che Bolzano (6-3; 3-2) eliminano Merano e Fassa in due gare.

Nella finale annunciata, in Gara 1, il Milano24 vince 3-1, ma Bolzano riporta subito la Serie in parità, vincendo Gara 2 per 7-1. In Gara 3 (5-1) e Gara 4 (5-3), i milanesi non hanno la forza necessaria per ribaltare la situazione e consegnano il tricolore alla squadra biancorossa.

La classifica dei marcatori è aggiudicata da Sergei Vostrikov del Bolzano con 44 punti (15 gol + 29 assist), poi Igor Maslennikov (Bolzano, 39 p.ti, 18 + 21), Mario Nobili (Milano24, 31 p.ti, 14 + 17), Marco Pietroniro (Milano24, 29 p.ti, 14 + 15) e Santino Pellegrino (Milano24, 28 p.ti, 12 + 16).

Formazione Campione d’Italia: Christian Alderucci – Peter Andersson – Sean Basilio – Scott Beattie – Manuel Bergamo – Paolo Casciaro – Joe Cicarello – Mario De Benedictis – Lino De Toni – Daniele Giacomin – Günther Hell – Paolo Lasca – Igor Loro – Igor Maslennikov – David Mella – Roberto Oberrauch – Martin Pavlu – Frank Pietrangelo – Ruggero Rossi De Mio – Tommy Sjödin – Christian Timpone – Lucio Topatigh – Carmine Vani – Mikhail Vassilev – Sergei Vostrikov – Bruno Zarrillo – Andrei Zukov. Allenatore: Adolf Insam.

1997/98 BOLZANO

Dopo le polemiche esplose alla fine della stagione precedente sui torti arbitrali subiti dal Milano24 e sul discusso “gentlement agreement” che prevede non più di quattro transfert-card per squadra, il campionato parte senza l’iscrizione della formazione milanese, che viene dirottata dal suo Presidente Umberto Quintavalle nell’hockey inline.

Il Varese torna nella massima Serie, ma i problemi di organico la danno tra le possibili retrocesse.

La formula del torneo prevede la Regular Season, dalla quale le prime sei della classifica finale accedono al Master Round, mentre le altre otto disputano un girone intermedio che determina le quattro formazioni che devono giocarsi l’accesso ai Play off. Le formazioni perdenti e quelle non qualificate formano il Relegation Round, al termine del quale, vengono decise le tre formazioni che devono retrocedere.

La prima fase termina con il Bolzano (64 p.ti) in vetta, seguito dall’Asiago (57 p.ti), Brunico (56 p.ti), Fassa (52 p.ti), Merano (51 p.ti), Gardena (49 p.ti), Vipiteno (48 p.ti), Cortina (38 p.ti), Alleghe (35 p.ti), Courmaosta (28 p.ti), Renon (28 p.ti), Feltreghiaccio (19 p.ti), Laces Val Venosta (9 p.ti) e Varese (5 p.ti).

Nella seconda fase, sia per il Master Round che per il girone intermedio, le squadre mantengono metà dei punti acquisiti nella prima fase. Quest’ultimo è vinto dal Vipiteno (59 p.ti), al secondo posto si classifica l’Alleghe (53 p.ti), poi Cortina (43 p.ti), Courmaosta (38 p.ti), Renon (32 p.ti), Feltreghiaccio (22 p.ti), Varese (15 p.ti) e Laces Val Venosta (6 p.ti).

Le qualificazioni, al meglio delle tre Gare, mettono di fronte Vipiteno-Courmaosta e Alleghe-Cortina.

Gli ampezzani superano le civette con un doppio 5-4; entrambe le gare sono vinte ai rigori.

Il Vipiteno, invece, elimina il Courmaosta alla terza gara (5-2; 2-3; 5-4).

Vipiteno e Cortina accedono ai Play off.

Il Relegation Round vede imporsi il Courmaosta (24 p.ti), poi l’Alleghe (17 p.ti), Feltreghiaccio (15 p.ti), Laces Val Venosta (14 p.ti), Varese (11 p.ti) e Renon (7 p.ti).

Nel Master Round comanda ancora Bolzano (79 p.ti), seguito dall’Asiago (68 p.ti), Fassa (60 p.ti), Merano (54 p.ti), Gardena (48 p.ti) e Brunico (34 p.ti).

All’inizio dei Play off, il Vipiteno rompe il patto di “gentlemen agreement” e inizia con dieci transfert-card.

Nei quarti di finale Bolzano (3-2; 6-3) e Merano (5-4 ai rigori; 7-3) superano Cortina e Gardena in due Gare; invece, Fassa (2-3 ai rigori; 4-2; 4-2) e Vipiteno (5-1; 1-5; 3-2) hanno la meglio contro Brunico e Asiago.

Nelle semifinali al meglio delle cinque Gare, Bolzano elimina Merano (7-6; 6-5; 10-4) e Vipiteno batte Fassa (6-8; 6-4; 6-4; 7-5).

Le finali sono giocate al meglio delle sette Gare, ma Bolzano (5-3; 5-1; 9-7; 6-2) chiude la pratica Vipiteno alla quarta, senza lasciare scampo agli avversari.

Il Top scorer stagionale è Igor Maslennikov del Bolzano con 145 punti (52 gol e 93 assist), seguito da Sergei Vostrikov (Bolzano, 142 p.ti, 71 + 71), Danny Gravelle (Vipiteno, 136 p.ti, 63 + 73), Kevin Riehl (Alleghe, 123 p.ti, 63 + 60) e Denis Chalifoux (Vipiteno, 117 p.ti, 59 + 58).

Formazione Campione d’Italia: Christian Alderucci – Sean Basilio – Trevor Burgess – Armando Chelodi – Luigi Da Corte – Stephan Figliuzzi – Davide Giacomin – Günther Hell – Paolo Lasca – Stefan Mair – Igor Maslennikov – Mario Nobili – Roberto Oberrauch – Martin Pavlu – Kai Rautio – Ruggero Rossi De Mio – Christian Timpone – Lucio Topatigh – Carmine Vani – Mikhail Vassilev – Sergei Vostrikov – Harald Zingerle – Rheinard Wieser. Allenatore: Jan Czeslav Panek.

1998/99 MERANO

(HC Merano)

Il campionato parte a 9 squadre contrariamente a quanto stabilito nella stagione precedente.

Ritorna la piazza di Milano con il Cortina-Milano, formazione nata dall’accordo tra Alvise Di Canossa (sponsor negli anni precedenti con la Saima Avandero) e la dirigenza del Cortina. Tutto ciò è reso possibile dalla mancanza, da parte della squadra ampezzana, di un palaghiaccio coperto.

In campionato le squadre partono con un bonus pari alla metà dei punti conquistati in Alpenliga. La Regular Season è giocata con un’andata e un ritorno. Viene abolito il pareggio e in caso di parità al termine della gara, vengono tirati i rigori per decretare la vincente.

La prima fase è vinta dal Bolzano (37 p.ti), seguito da Merano (36 p.ti), Cortina-Milano (33 p.ti), Asiago (32 p.ti), Vipiteno (30 p.ti), Fassa (25 p.ti), Alleghe (17 p.ti), Brunico (13 p.ti) e Courmaosta (8 p.ti).

Nei quarti di finale Bolzano ha la meglio sul Brunico (6-2; 11-4; 8-1), Merano supera l’Alleghe (9-1; 4-3 ai supplementari; 4-2), Vipiteno elimina l’Asiago (4-0; 4-3; 4-3) e Milano-Cortina in quattro gare elimina Fassa (3-4; 2-1 ai rigori; 5-2; 4-5; 2-0).

In semifinale Bolzano (5-4 ai supplementari; 3-2; 5-1) regola il Vipiteno in tre Gare, mentre Merano (4-1; 6-3; 6-7 ai supplementari; 7-2) deve ricorrere a Gara 4 per aver la meglio sul Cortina/Milano.

In sole due Gare Vipiteno conquista la terza piazza ai danni del Cortina/Milano (8-4; 11-7).

In Gara 1 di finale, al Palaonda, Merano vince contro ogni pronostico per 6-3. Si porta in vantaggio con Brian McColgan, ma Bolzano pareggia con Doug Derraugh e si porta sul 2-1 con Sergei Vostrikov. Paul Di Francesco porta a 3 le marcature dei padroni di casa.A questo punto c’è il crollo bolzanino. In sequenza per gli ospiti segnano Pierangelo Cibien, Jens Nordin, doppietta di Ryan Duthie e Jari Torkki.

Merano ribadisce la propria supremazia in Gara 2, vincendo al MeranArena per 3-2, in una gara nervosa nella quale viene assegnata a Massimo Ansoldi e a Lucio Topatigh una penalità partita.

Al vantaggio biancorosso di Brian Loney, risponde Ryan Duthie con una doppietta che porta le Aquile sul 2-1. Nuovo pareggio bolzanino con Doug Derraugh e definitivo gol vittoria dei padroni di casa con Markus Brunner. Rete a lungo contestata da Bolzano perché il disco non sembra entrato nella gabbia.

Si ritorna nel capoluogo alto atesino. Gara 3 non risparmia emozioni; dopo il vantaggio del Merano con Dmitri Gogolev, Bolzano recupera e si porta sul momentaneo 2-1 grazie alle reti di Brian Loney e Georg Comploi. Ma i meranesi pareggiano con Dmitri Gogolev. Lucio Topatigh riporta in vantaggio i biancorossi, ma Ryan Duthie e Markus Brunner capovolgono la situazione fissando momentaneamente il risultato sul 4-3 per gli ospiti. Bolzano non si perde d’animo e con i gol di Doug Derraugh e Igor Maslennikov ribalta di nuovo la situazione portandosi sul 5-4. Merano non vuole farsi sfuggire la ghiotta occasione di conquistare il tricolore e torna a segnare con Richard Laplante. Al termine dei tempi regolamentari la gara si conclude 5-5. Ai supplementari Merano trova il gol decisivo del 6-5 con Jari Torkki, che chiude la Serie e permette alle Aquile di conquistare per la seconda volta il loro secondo scudetto.

La testa della classifica marcatori è conquistata da Lucio Topatigh del Bolzano con 52 punti (22 gol e 30 assist), poi Richard Laplante (Merano, 45 p.ti, 24 + 21), Martin Pavlu (Bolzano, 45 p.ti, 14 + 31), Sergei Vostrikov (Bolzano, 45 p.ti, 19 + 26) e Dmitri Gogolev (Merano, 41 p.ti, 18 + 23).

Formazione Campione d’Italia: Massimo Ansoldi – Cristiano Borgatello – Massimiliano Boriero – Markus Brunner – Scott Campbell – Christian Campeau – Pierangelo Cibien – Luigi Da Corte Zandatina – Ryan Duthie – Harald Egger – Martin Götsch – Dimitri Gogolev – Ingemar Gruber – Jason Jennings – Richard Laplante – Åke Lillebjörn – Brian McColgan – Karel Metelka – Willy Niederegger – Jens Nordin – Roland Pircher – Christian Timpone – Jari Torkki – Mikhail Volkov. Allenatore: Miroslav Frycer.

1999/2000 BOLZANO

Il Torneo parte con la defezione di Courmaosta che cessa l’attività e Milano che s’iscrive al campionato francese, in quanto, quello italiano è ritenuto di basso livello.

Il campionato prevede la disputa di tre fasi. La prima, di Regular Season, serve a determinare le posizioni delle squadre iscritte. Nella seconda, invece, le participanti vengono suddivise in tre gironi. Il primo, nel quale partecipano le migliori cinque della classifica finale della fase precedente, determina le posizioni nei Play off (terza fase); il secondo e il terzo hanno il compito di qualificare direttamente ai Play off le prime classificate e di mandare allo spareggio le seconde per completare il quadro dei quarti di finale.

Nella Regular Season, l’assegnazione dei punti è la seguente: 3 punti per la vittoria nei tempi regolamentari, 2 punti per la vittoria ai suplementari o ai rigori, 1 punto per la sconfitta ai supplementari o ai rigori e 0 punti per la sconfitta subita nei tempi regolamentari.

La prima fase è dominata dall’Asiago con 80 punti, seguito dal Merano (67 p.ti), Fassa (65 p.ti), Bolzano (64 p.ti), Vipiteno (59 p.ti), Alleghe (56 p.ti), Brunico (53 p.ti), Valpellice (42 p.ti), Como (38 p.ti), Renon (31 p.ti), Auronzo (26 p.ti), Appiano (23 p.ti), Varese (11 p.ti), Laces Val Venosta (9 p.ti) e Zoldo (6 p.ti).

Nella seconda parte del torneo le squadre partono con un terzo dei punti acquisiti nella fase precedente.

Il girone A è vinto dall’Asiago con 49 punti, poi Bolzano (35 p.ti), Merano (32 p.ti), Fassa (28 p.ti) e Vipiteno (25 p.ti).

Il girone B vede imporsi l’Alleghe, con 42 punti, che si qualifica ai Play off, mentre Valpellice, con 25 punti, accede allo spareggio, seguono Appiano (22 p.ti), Renon (17 .ti) e Laces Val Venosta (6 p.ti).

In testa al girone C si piazza Brunico con 37 p.ti, poi Como, con 27 punti, va allo spareggio; concludono la classifica Zoldo (13 p.ti), Varese (11 p.ti) e Auronzo (6 p.ti) penalizzato dalla FISG di otto punti.

Lo spareggio è vinto dal Valpellce che in gara unica, supera Como per 4-0.

I Play off vengono giocati al meglio delle cinque gare.

Nei quarti di finale, solo l’Alleghe fatica a superare il Merano, eliminandolo dalla corsa scudetto alla quinta gara (4-5; 5-2; 7-8; 3-1; 4-0). Asiago (8-2; 8-1; 7-0 al Valpellice), Fassa (4-1; 3-2 ai supplementari; 8-2 al Vipiteno) e Bolzano (9-1; 6-3; 6-5 ai rigori al Brunico) passano il turno dopo tre gare.

Oramai l’Asiago è la formazione favorita per la vittoria finale e in semifinale ribadisce la propria supremazia superando il Fassa (6-2; 3-0; 3-2 ai supplementari).

Nell’altra semifinale, Alleghe, spreca il doppio vantaggio, permettendo al Bolzano di capovolgere la Serie (4-5 ai supplementari; 1-2; 7-1; 1-0 ai rigori; 10-3) e di accedere alla finale.

In Gara 1, i vice campioni alto atesini, sorprendono i giallo rossi vicentini, vincendo all’Odegar per 2-1. Gara 2 al Palaonda riconferma Bolzano vincitore (3-2 ai supplementari) che porta la Serie sul 2-0, ma Gara 3 è senza storia. 10-0 per Asiago e i giochi sono riaperti. In gara 4, il Bolzano non vuole più essere surclassato come nella gara precedente e chiude i giochi, imponendosi per 5-2 e conquistando il sedicesimo scudetto.

La classifica marcatori è conquistata da Lucio Topatigh dell’Asiago con 127 punti (58 gol e 69 assist), seguito da Alexander Galchenyuk (Asiago, 121 p.ti, 37 + 84), Lino De Toni (Alleghe, 102 p.ti, 46 + 56), Daniele Veggiato (Alleghe, 97 p.ti, 53 + 44) e Armando Chelodi (Bolzano, 92 p.ti, 37 + 55).

Formazione Campione d’Italia: Christian Alderucci – Alex Avancini – Gianluca Baggio – Manuel Bergamo – Armando Chelodi – Giorgio Comploi – Alex Egger – Philipp Eheim – Samuel Ermantraud – Michael Forer – Davide Giacomin – Günther Hell – Paolo Lasca – Brian Loney – David Mattevi – Martin Mayr – Mario Nobili – Martin Pavlu – Marco Poulsen – Ruggero Rossi De Mio – Christian Rottensteiner – Roberto Stefani – Christian Timpone – Enrico Turetta – Mikhail Vassilev – Christian Walcher – Harald Zingerle – Stefan Zisser – Demian Zucal. Allenatore: Bernd Haake.

Per utilizzare i commenti alla storia del campionato o parte di essi, è necessario chiedere l’autorizzazione con una email a info@hockeytime.net e citare la fonte. Grazie.

Si ringrazia il Sig. Edoardo Ranzoni dell’Ufficio Stampa FISG e Claudio Nicoletti (www.milanosiamonoi.com) per la gentile collaborazione.

Le foto appaiono per gentile concessione di:

IIHF – SIHSS Swedish Icehockey Historical and Statistical Society – Società laPavoni S.p.A. – HC Bolzano – Mastini Varese Hockey – SG Cortina – Alex del Fanclub Fanatics HCM – HC Gherdeina – Asiago Hockey AS – HC Merano – HCJ Milano Vipers – Ritten Sport Hockey – Pete Walch (www.panthershistory.co.uk).

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