FISG: Presidente Gios, subito al lavoro per la prossima stagione

FISG: Presidente Gios, subito al lavoro per la prossima stagione

Andrea Gios è stato confermato per altri quattro anni alla guida della Federazione Italiana Hockey Ghiaccio ed è già tempo di programmi, idee e progetti per rilanciare lo sport dell’hockey italiano:

Sono ampliamente soddisfatto della mia conferma alla Presidenza della Fisg: analizzando il voto, devo ringraziare particolarmente le società dell’hockey, anche quelle altoatesine, che mi hanno ridato fiducia e hanno apprezzato il lavoro che è stato fatto fin ora. Devo ammettere che anche quelle del pattinaggio e del curling mi hanno supportato nei voti. In questo modo mi sento sicuro di avere l’appoggio anche delle società dell’hockey: ciò vuol dire che hanno gradito le idee di innovazione che abbiamo inserito all’interno del settore. La Fisg potrà puntare ancora di più in alto se vedrà crescere tutte le squadre di club collegate migliorando l’attività svolta e ascoltare tutte le problematiche dei comitati e delle società per cercare assieme le possibili soluzioni.  Ora bisogna rimettersi al lavoro con tutto il Consiglio Federale (con il vice presidente Zublasing e il responsabile hockey Teofoli nella foto). In primis l’Agenda 2022 che andrà riveduta e perfezionata mantenendo la stessa filosofia. Si continuerà collaborare con in comitati per quanto riguarda lo sviluppo dell’attività di base degli atleti fino ai 14-15 anni. Si è rivelato un progetto ben strutturato che andrà sicuramente implementato. Ci si dovrà focalizzare sull’allenamento specifico per i portieri, i corsi per gli allenatori, e aumentare la preparazione atletica a secco soprattutto per quelle società che hanno a disposizione poche ore di ghiaccio. I ragazzi dovranno aumentare anche l’attività fisica anche fuori dal ghiaccio utilizzando strutture alternative, (tipo le palestre) come fanno in tutti gli altri paesi. Inoltre i club devono comprendere che l’attività non deve limitarsi nel periodo di tempo da settembre ad aprile: l’hockey ha bisogno di un costante allenamento da maggio ad aprile con la preparazione sia a secco che sul ghiaccio, quando disponibile, senza aver dei costi altissimi: un ora di ghiaccio viene pagata circa 200 euro, un ora in palestra forse non arriva ai 20 euro. I ragazzi devono lavorare sei giorni a settimana e per undici mesi all’anno. Ci sono già delle società che si sono organizzate in questo modo: per esempio Aosta, che ha creato una accademia ben strutturata.

Importantissimo anche il lavoro svolto dalle cinque commissioni tecniche (attività giovanile, junior, allenatori, nazionali,  campionati serie A):

A breve il consiglio federale assegnerà le nuove nomine e i relativi nuovi mandati. Queste commissioni hanno dato una spinta positiva a tutto il movimento grazie all’impegno di di professionisti del settore, come Stefan Zisser e Michael Mair.

Con la promozione della Nazionale Senior in Top Division, i programmi per le Nazionali dovranno esser riveduti ed perfezionati:

La Fisg cercherà di sviluppare maggiormente l’attività con le nazionali (maschile e femminile) con dei camp estitivi e con una preparazione atletica ad hoc: e per fare tutto ciò dovremo avere la capacità di trovare più risorse finanziarie che purtroppo sono sempre troppo poche.

Se ne parla ormai da tantissimi anni, ma forse solo ora si può iniziare a discutere del distacco dalla Fisg,  tanto desiderato dalla IIHF:

Finalmente posso affermare che i tempi sono maturi perché si valuti di avere una federazione di hockey autonoma rispetto alla Fisg. Dobbiamo capire se il CONI ci potrà dare l’autorizzazione. I vertici del Coni dovranno comprendere che l’hockey ha delle esigenze ben diverse dagli altri settori e se lo si vuol far crescere dovrà diventare indipendente ed autonomo. Sarà uno dei miei punti fondamentali che condivido con tutto il Consiglio e  cercheremo di  portare avanti questo progetto. L’hockey ha una gestione e una struttura completamente diversa: le società, i presidenti investono molti soldi perché si tratta di un’attività capillare, i giovani da gestire sono numerosi e numerose sono le attività e le spese legate all’hockey. Quindi obbligatoriamente la gestione deve esser diversa dagli altri sport. Spero di riuscire nel mio intento: sicuramente mi impegnerò a fondo per arrivare all’obiettivo. E’ plausibile che il Coni ci ostacoli nel nostro cammino: ne ho già anche parlato con il presidente IIHF Fasel il quale mi ha confermato il  suo sostegno sulla mia proposta perché da anni si parla di creare la federazione hockey che potrebbe farci fare un salto di qualità. Tutto dipende dalla decisione finale del CONI.

Per quanto riguarda la copertura televisiva la Fisg sta già lavorando in vista della prossima stagione:

Di sicuro continuerà la collaborazione con alcune emittenti che già ci hanno spazio per gli ultimi eventi sportivi di nicchia nella scorsa stagione. Stiamo già mettendo le basi anche per il prossimo campionato del Mondo di Top Division in Slovacchia: i costi di produzione dei video sono altissimi e non è facile per la Fisg reperire i fondi necessari. E’ importante continuare a individuare eventuali sponsor che possono aiutarci in questo obiettivo e sono certo che i tifosi non rimarranno senza tv.

Non resta che augurare un buon lavoro a tutto il Consiglio della Fisg…

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