A Pechino 2022 torneo femminile a dieci squadre?

A Pechino 2022 torneo femminile a dieci squadre?

A causa della netta superiorità di Canada e Stati Uniti nel torneo di hockey femminile, in anni recenti, al CIO era balenata l’idea di cancellare la disciplina dai Giochi Olimpici invernali che, fortunatamente, non prese mai corpo; anzi, nella conferenza stampa tenuta oggi a PyeongChang, René Fasel, Presidente della IIHF, prospetta un possibile ampliamento della kermesse da otto a dieci squadre: una richiesta sottoposta dal comitato organizzazione delle Olimpiadi di Pechino 2022, rafforzata dal migliorato livello di gioco visto in Corea e dall’interesse degli spettatori che hanno raggiunto le 60.000 presenze al Kwandong Hockey Center.

“Le atlete olimpiche russe stanno mostrando grandi progressi e giocheranno per la prima volta nella storia una medaglia olimpica – afferma Zsuzsanna Kolbenheyer – Presidente del torneo e membro del Consiglio IIHF –. La vittoria del Giappone sulla Svezia rappresenta la sua prima vittoria su una nazione europea ai Giochi Olimpici”.

Il disco ora passa al Congresso della Federazione Internazionale: qualora dovesse essere approvata, l’ampliamento prenderà piede dai Mondiali di Top Division del 2019 in programma in Finlandia.

Nell’incontro coi media ha tenuto banco anche la squadra della Corea unita, che sta attirando le simpatie dei tifosi; Fasel, che ha espresso la volontà di continuare in ottica Pechino 2022, la considera una buona operazione con la quale trasmettere un messaggio di pace, ma è necessario discuterne con il CIO e il Governo della Corea del Nord.

Lo svizzero sottolinea che la decisione di partecipare a PyeongChang con la squadra unificata, ratificata nella seconda parte di gennaio, è stato il culmine di enormi sforzi e di un lungo lavoro svolto dietro le quinte, durante il quale lo stesso Fasel si è recato a Pyeongyang per incontrare gli alti funzionari nordcoreani e preparare una strategia per rendere l’idea fattibile di fronte a notevoli ostacoli politici, oltre allo strappo della regola IIHF riguardante il numero di giocatrici convocabili (37 anziché 25) per evitare di tagliarne dodici della Nazionale sudcoreana che per quattro anni hanno lavorato per partecipare alla manifestazione a cinque cerchi.

“Più di 15.000 persone sono venute a vedere la Corea unificata nei loro giochi, – sottolinea la Kolbenheyer – . Questi sono numeri fantastici, perché la Corea non è un paese a tradizione hockeistica, ma qui ha tifosi. Spero che dopo le Olimpiadi, la gente tornerà a seguire l’hockey in futuro”.

 

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